Le fermò le gambe con la sua prendendo quell'oggetto con il retro piatto e rigido tra le mani
Le afferrò i polsi , sapendo che adesso non farebbe riuscita a trattenersi e prima di colpirla la riguardò assicurandosi che non la stesse distruggendo emotivamente
Decise di anticiparle la cosa , non era né un gesto gentile né altro visto dal suo punto di vista di lei , invece da quello del ragazzo era per renderla consapevole
L " saranno altre venti , sempre se non fai cazzate " lei perse il fiato , se ne aspettava la metà , cioè solitamente ne riceveva una trentina ma a mano , l'istinto fú quello di muoversi , ma il buonsenso glielo impedì , per salvarsi quel minimo
Il ragazzo la colpì , forte e lentamente , facendole percepire fino in fondo il dolore di ogni colpo , già dal primo la ragazza urlò dal dolore , essendosi scordata la sensazione che si provava con quell'affare
Al decimo , non riuscì a resistere , tentando di persuadere il fratello
G " l..lu " lui sbuffò , si era ripromesso di arrivare infondo alla cosa , non era nulla di tutto questo dolore , lei era solo spaventata dalla situazione insolita , di solito lui la coccolava un po' anche durante la punizione , usando talvolta il tono più dolce e più pacato , le toglieva quattro o cinque colpi , usava qualche nomignolo per farla rimanere calma , o le accarezzava la schiena , i capelli , le gambe o le teneva strette le mani accarezzando il dorso per tranquillizzarla
Mentre in quel momento era distante e freddo , era una cosa emotiva , lui voleva colpirla psicologicamente , lei non stava così per il dolore fisico , quella era solo una maschera
L " prossima parola ne aggiungo cinque " voleva sembrare più distante , ma in realtà la colpì un po' più piano , lei non aprì bocca se non per cacciare qualche urletto di dolore soffocato da qualche singhiozzo , una volta finito la tirò sú , non dandole neanche una coccola o un conforto " altri dieci minuti a riflettere , se torno e non ti trovo come sai ripetiamo quello che è appena successo " le alzò i pantaloni guardando attentamente i suoi occhi
Una volta fuori dalla camera ed aver chiuso la porta si portò la mano in visto stropicciandosi gli occhi , sospirò , e scese le scale sedendosi in cucina
E " dai manco ti fosse morto il criceto , e sú Lu , non mi fare sta faccia , lo hai fatto per lei " il più grande alzò lo sguardo sul ragazzo alle prese con i fornelli
L " è che tu non l'hai vista , mi sento veramente un mostro te lo giuro , anche se praticamente ne ha prese quaranta in totale , non questo numero così tanto preoccupante , solo che più che altro sono stato molto distante da lei , un conto è prenderle e trovare comunque una specie di conforto , un conto è prenderle e trovare lo stronzo di turno che mentre chiedi aiuto ti dice di non parlare sennò aumenta " l'altro si allontanò dalla padella dando una pacca affettuosa sulla spalla all'altro
E " ora tu vai e le spieghi le cose , lo sa che noi lo facciamo per lei , capisco che comunque vedere tua sorella in questo stato è destabilizzante , però non hai fatto nulla di male , vai a parlarle , sono certo che dopo questa chiacchierata , oltre ad averle messo la testa apposto sarai soddisfatto nel vedere che tra di voi è tutto com'è sempre stato " lui parlava , ma era il primo a non essere capace di fare una cosa del genere , non riusciva , lui era il tipo di persona che certo , si incazzava come a che , ti gonfiava il culo di botte ma poi non riusciva a vederti star male , ti sclerava addosso e mentre te le dava era capace di essere la persona più severa del mondo , ma dopo non sarebbe riuscito ad essere così distante e freddo come il fratello
L " okay vado , quando arrivano gli altri tieniteli giù così dopo la paternale me la tengo un po' tranquilla " disse lasciando il ragazzo in cucina e salendo a due scalini alla volta la scalinata , arrivato in camera la richiuse , stavolta a chiave perché a breve sarebbero tornati i più piccoli
La ragazza era lì , come le aveva detto , un po' tremante
Il maggiore andò vicino la scrivania per spostare la sedia difronte la poltrona , sedendosi appunto sulla sedia di legno , per ovvie ragioni
L " vieni qui dai , che parliamo un po' " ci tenne a specificare per non spaventarla ulteriormente , così lei raggiunse il fratello , sorpresa che lui le avesse lasciato la poltrona
Sentiva il castano cercare il suo sguardo , mentre lei guardava in basso , lui guardava ogni minimo particolare della sua espressione , postura , del respiro e dei movimenti un po' goffi ed affrettati
L " credo tu sappia che questa non è stata perché hai saltato un giorno di scuola , o almeno non solo questo , sbaglio? " Si poggiò con i gomiti sulle ginocchia tendendosi in avanti
G " lo so , certo che lo so " rispose subito , neanche fosse un interrogatorio
L " e allora dimmi un po' per cosa pensi che sia stata , visto che dovresti averci riflettuto abbastanza " disse alzandole la testa da sotto il mento con l'indice
G " u..ultimamente non vi sto ascoltando , soprattutto con la scuola mi sto lasciando andare , anche con le uscite e con le risposte che vi dò " lui annuì " e poi perché forse sto osando a prescindere con voi , come prima quando..quando ho cercato di spingerti " il più grande addolcì lo sguardo accennando un sorriso
L " brava , ci hai riflettuto , si vede , ma anche io ho riflettuto un po' su di te e cambieremo un po' metodo , non ti spaventare , con te è un dato di fatto che la cintura non ha effetto , ma non la cintura in sé , ma proprio il metodo , per spiegarti meglio con la cintura con te si può arrivare massimo ad una quindicina di colpi , e non và , non hai ancora la maturità giusta per questo , perché la cinta funziona che , le prendi , senti il dolore nel tempo e ragioni per conto tuo in questo tempo , e tu non lo fai , te ne freghi se fa male , una volta finito senti il dolore ma non rifletti , tu da sola non ci pensi alle cose e quindi , visto che non hai ancora questa maturità torniamo un po' indietro , quindi questa " disse indicando la spazzola poco distante " tu la vedrai spesso , perché posso dedicarti più tempo , non facendo una cosa veloce , e soprattutto quello " le indicò l'angolo della camera " perché è lì che tu capisci , per questo non riesci a starci e per questo ti dico che di solito questi ragionamenti non li fai , perché l'ho visto , non riesci a stare da sola con te stessa a riflettere , ed è una cosa che devi imparare a fare , quindi da un lato per te quella che ti ho dato non è tanto una buona notizia , perché la punizione durerà di più , i colpi saranno di più rispetto alla cintura , però alla fine nel complesso farà ugualmente male , e ti insegnerà a riflettere su te stessa " lei non gli tolse gli occhi di dosso , sentendo parola per parola quello che le stava spiegando " ovviamente ti ho accennato la cintura perché la usiamo nei casi più gravi , qui è diverso , la spazzola la vedrai molto più spesso , e l'angolo più o meno sempre " non vedendo alcuna espressione sul suo viso pensò di aver detto qualcosa di spaventoso per lei " non vederla come una cosa spaventosa , so che per te è complicato , sia l'uno che l'altra , ma cinque o sei colpetti più dolorosi non ti uccideranno , e neanche stare a riflettere da sola per una quindicina di minuti , fidati che ti serve , ti renderà più sicura di te , sennò non te lo farei fare , non voglio farti del male " era ancora un po' scossa , ma capì la decisione del maggiore , aveva ragione , per lei la cosa finiva lì dopo l'ultimo colpo, non ci pensava , lasciava correre
G " lo capisco , so che lo fai per migliorarmi " il ventisettenne si sciolse un po', prendendola da sotto le braccia e portandosela in braccio sulle sue gambe
L " io non ti voglio migliorare , non cerco di cambiarti , io voglio farti solo maturare , e tu puoi prenderti tutto il tempo che vuoi per farlo , non ci sono problemi " quelle parole furono come un via libera per lei , accompagnate dal tono dolce usato dal ragazzo , così si avvinghiò al suo petto richiedendo attenzioni su attenzioni
L " di coccole te ne faccio quante ne vuoi , però prima mettiamo la crema che sennò ti si irrita troppo " disse alzandosi e tenendola in collo raggiunse il letto , prendendo dal cassetto l'arnica e rimettendo la ragazzina stesa sulle sue gambe , abbassandola gli indumenti " e comunque questa specie di filo interdentale non mi quadra e non mi piace " lei lo ignorò , rilassandosi sotto il suo tocco e rimanendo lì anche una volta che il ragazzo finì di stendere la crema , come richiesta di continuare i movimenti circolari e delicati
L " io continuo ma sei proprio una faccia da culo " rise alzandole un po' la felpa sulla schiena per fare passare la mano anche lì
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solo se tu sei con me
Casuale-dal capitolo 13- Mio fratello una volta mi disse , quando sei in difficoltà , quando hai paura , quando pensi di star affondando e di non riuscire a ritornare a galla , conta fino a dieci , io sarò lì prima che l'ultimo numero esca dalle tue labbra...