Quella notte vagai lontano, con la mente e col corpo. La mia moto mi portava in una meta senza destinazione. Non sapevo dove volevo arrivare, volevo solo fuggire dalla città di Canterlot per un po'. Qualsiasi posto sarebbe stato più conveniente di rimanere ancora lì.
Prima di "fuggire", avevo affidato a Fluttershy Tank, senza dare spiegazioni troppo dettagliate.
"Credo che andrò per un po' fuori città, voglio provare qualcosa di nuovo", le avevo detto quando le accennai il mio piano.
Fluttershy era l'unica che sapeva cosa avevo in mente. Forse l'avrebbe riferito alle altre, o forse no. Fatto sta che non mi importava.
Il cielo era scuro, l'aria era buia. Arrivai su un'autostrada. Non era così deserta per essere in piena notte.
La luna in pieno cielo spendeva, il suo bianco era ammaliante. In quella cecità, l'unico chiarore era diffuso dalla luna piena e dai monotoni e ripetitivi fari delle macchine.
Viaggiai sulla mia moto fino all'alba del giorno successivo, ma nonostante ciò non avevo neanche un filo di sonno.
(domenica)
La mattina dopo mi fermai in un motel. Erano le 11:25. Non avevo molti bagagli con me, anche perché la moto non disponeva di uno spazio illimitato. Avevo con me i soldi che mia madre mi inviava, che mi bastavano per quella "fuga dalla monotonia".
(lunedì)
Il mio viaggio continuò per oltre un giorno. Ogni tanto mi fermavo per qualche sosta. Non ero poi così stanca, quindi non capitava mai di fermarmi per più di un'ora e subito dopo ripartivo per il mio" obbiettivo indefinito". Mi dirigevo sempre più nel Sud-Est degli Stati Uniti. Mi ritrovai in Louisiana.
Mi fermai in un Hotel nella via St Charles Ave, ci sostai tutto il tempo di cui ne avevo bisogno.
"Una settimana va bene, grazie" dissi alla segretaria.
Era un semplice hotel a due stelle, nulla di così particolare e stravagante. Non potevo permettermi il massimo.
"Chiedo scusa, le potrei chiedere dove mi trovo?" la mia ignoranza in geografia si faceva sentire, così chiesi per una conferma.
"New Orleans, signorina" mi rispose la donna dietro il bancone dell'hotel.
New Orleans era strepitosa. Una città senza precedenti. Era il fiore della Louisiana. Le strade erano sempre colme di gente, nei locali padroneggiava la cosiddetta musica "Jazz".
La città era illuminata da una moltitudine di lampioni. Entrai in un bar non così vicino all'hotel dove sostavo, in effetti si trovava molto più nel centro città. Mi sedetti al bancone e ordinai un cocktail con all'interno whisky e amaretto.
In fondo alla sala c'era un palco, cui sopra un gruppo musicale intratteneva il pubblico. Mi guardavo attorno, nonostante l'ambiente fosse nuovo e io non appartenevo a tutto ciò, non mi sentivo di troppo. Ero tranquilla con me stessa, stavo trovando un attimo di riappacificazione dagli ultimi eventi successi a Canterlot.
Era strano, mollare tutto all'improvviso ed essere scappata, come se non avessi responsabilità, o impegni, come se non avessi concluso mai nulla e ciò era l'unico modo per soddisfarmi moralmente. Pensai che forse avrei dovuto riaprire il telefono che tenevo spento dall'inizio di quel viaggio, avvertire le altre che era tutto apposto e di non preoccuparsi. Ma non lo feci. Rimasi in silenzio con me stessa, aspettando l'arrivo di quel cocktail e godendomi la musica di sottofondo.
Davanti a me il barista posò il cocktail e iniziai a sorseggiarlo lentamente.
"Ciao." mi girai di scatto sulla mia destra per vedere chi mi avesse salutato. Non conoscevo nessuno, né avevo parenti lì, quindi l'ultima cosa che mi sarei immaginata era che qualcuno si degnasse di rivolgermi la parola. Non notai proprio quella figura che si sedette sullo sgabello affianco al mio, forse perché ero troppo presa dai miei pensieri.
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"Non potrebbe mai piacermi una come lei!"
Fanfiction(Prima parte di due storie) (Appledash) (Fanfiction) Storia dedicata a due delle protagoniste della serie "My little pony". Applejack e Rainbow Dash vivono la loro adolescenza, in momenti di spensieratezza e periodi di forte tensione generale. Col...