Se c'era un talento che avevo, era quello di rovinare tutto ogni volta!
Ancora non mi capacitavo di essermi spinta così.Quella fù forse una delle sensazioni più belle che avessi mai provato: assaporare il suo corpo, la sua pelle liscia. Vedere tutti i suoi particolari che noti solo se impari a conoscere ogni millimetro del suo corpo. Volevo scoprirla ancora di più.
(Venerdi, 80 giorni, 17 giugno)
La settimana sullo yatch passò in un battibaleno, nonostante io e Applejack non ci rivolgevamo neanche più una parola. C'era un disagio tale quando ci trovavamo nello stesso posto che una delle due doveva per forza dileguarsi. Per poco non riuscivo neanche più a guardarla in faccia.. Quelle poche volte che avevo raccolto il coraggio per farlo i nostri occhi si incrociavano. Anche lei mi stava osservando, ma poi il suo sguardo poi si distoglieva subito.
C'era solo un forte imbarazzo fra noi. Non potevo credere di essermi ritrovata nella stessa situazione di un mese prima. Quel distacco da lei mi provocava un enorme fastidio.
Non riuscivo a credere che per colpa di una stronzata fatta da me, adesso ci stavamo allontanando di nuovo!Riuscivo a divertirmi tranquillamente e a non far emergere quella sensazione di disagio e fastidio, mi tenevo le mie emozioni solo per me. Nessuna delle ragazze lo aveva notato infatti.
Anche Applejack, per quelle volte dove non ci lanciavamo occhiatacce, sembrava divertirsi davvero. A volte sembrava quasi come se non le importasse cosa era accaduto fra noi."Cazzo!" urlai appena entrai in camera, sbattendo la porta. Pensai che prima o poi quella porta si sarebbe distrutta per quante volte l'avevo sbattuta.
"la odio, cazzo. Mi senti?" iniziai ad alzare il tono della mia voce. "NON TI SOPPORTO!"
Sbuffai, mi sedetti con violenza sul letto.
"sto seriamente perdendo la testa per una contadina?"Mi misi le mani nei capelli ed iniziai ad imprecare. Solo dopo cinque minuti notai che c'era in camera Scootaloo, insieme ad Applebloom e Sweetie belle.
Mi guardavano tutte stupite e spaventate allo stesso tempo." Che c'è, perché quelle facce?" chiesi alle ragazzine come se non fosse accaduto nulla."Beh.. Non ti abbiamo mai visto così.. Ci sembravi abbastanza turbata, ecco.." disse piano Scootaloo.
"Ma che dici Scootaloo, io sto benissimo! Non c'è niente che non vada"
"È mia sorella, vero?" mi chiese Applebloom guardandomi come se sapesse già la risposta.
"No, no. Io ho detto parole a caso. Non sapevo cosa stavo dicendo Applebloom! Anzi, sinceramente neanche mi ricordo cosa ho detto! " mentii alle piccole.
"Puoi smetterla di mentirci! Si vede lontano un miglio che ti piace Applejack!
Non è un dramma se ce lo dici, non siamo mica delle spie!" mi disse Sweetie Belle con tono di rimprovero."Ho detto che non mi piace. Adesso tornare a giocare o a fare quello che stavate facendo."
Iniziai ad ignorare le ragazzine che però erano ancora titubanti sulle mie risposte.
Andai in bagno a cambiarmi per mettermi il costume. Ci voleva proprio un bel bagno nell'idromassaggio.
Dopo essermi cambiata uscii e salii al piano superiore. Fuori l'aria era rinfrescante e il caldo non ti opprimeva in modo esagerato.
Mi buttai in una delle vasche idromassaggio libere, e rimasi lì per un bel po' di tempo.*Mi svegliai in un campo di fiori. Erano margherite. Ero sicura di esserci già stata lì. Come al solito mi alzai incamminandomi, senza sapere dove dovevo arrivare.
Ormai mi sembrava di camminare da ore, stavo iniziando a stancarmi, in più l'aria era così calda che sembrava di stare in mezzo al deserto. Stavo iniziando a sudare infatti.
Dopo tutto quel tragitto mi ero scocciata di star lì.
Dopo un po' mi diedi la forza per correre.
Correvo alla velocità della luce, non riuscivo più a fermarmi ormai. Ad un tratto inciampai in qualcosa, mi sembrava un masso di medie dimensioni, e caddi con la faccia per terra dopo aver fatto un volo che mi fece completamente ribaltare.
Appena alzai il volto la vidi.
Lunghissimi capelli dorati le ricoprivano la schiena nuda, era girata di spalle. Mi rimisi in piedi e avanzai piano piano verso di lei.
Appena mi trovai ad un passo da Applejack, mi inginocchiai e la abbracciai da dietro. Aveva lo stesso profumo di quella sera in camera mia. Le mie braccia la avvolsero sulle spalle. Le scostai leggermente i capelli biondi e le lasciai leggeri baci sul collo. Salii fino alla guancia mentre le mie labbra si appoggiavano ancora sulla sua pelle. Lei sì girò verso di me, mi strinse e così facendo sì avvinghiò a me. Con le mani le accarezzavo la schiena nuda. Attorno a noi i fiori iniziarono a crescere a dismisura, nascondendoci lì in mezzo. Le presi il volto fra le mani, stavo per baciarla.
"Rainbow, Rainbow! Svegliati!"
Chi era? Chi era che urlava?
"Svegliati!" sentii urlare di nuovo ,mentre quella frase si dissolveva come se ci fosse l'eco.*
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"Non potrebbe mai piacermi una come lei!"
Fanfiction(Prima parte di due storie) (Appledash) (Fanfiction) Storia dedicata a due delle protagoniste della serie "My little pony". Applejack e Rainbow Dash vivono la loro adolescenza, in momenti di spensieratezza e periodi di forte tensione generale. Col...