Capitolo quindici.

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(Martedì, 37 giorni, 5 maggio)

Quando aprii gli occhi era tutto bianco.

"Ahh, che dolore!" esclamai, toccandomi la testa.

"Si è svegliata!" sentii urlare da lontano.

Le mie amiche erano lì e alzarono il capo verso di me, mi sorrisero tutte. Però non vedevo Applejack, non che non me l'aspettassi.

"Ra.. Ragazze? Cosa ci faccio qui?"

"Sei in ospedale, Rainbow.." disse Twilight.

"A quanto pare hai un osso rotto" guardai la mia gamba, era ingessata. Non potevo crederci.

"Oh no, e ora come faccio! E per la partita di domani?"

"La partita è già passata Rainbow.."

"Cosa?"

"Oggi è martedì, hai dormito per due giorni. È stato orribile. Credevamo non ti svegliassi più" disse Sunset.

"Hai preso una brutta botta in testa" esclamò Pinkie Pie, incrociando le braccia.

"E la partita ditemi, com'è andata?"

"Non ci siamo state! Non abbiamo visto nulla! La preside Celestia voleva persino annullarla quando ha saputo del tuo infortunio. Lei è stata qui sai" esclamò Rarity.

"Ah, che umiliazione! Non ho partecipato la partita e in più ho anche un osso rotto! Che vergogna!"

"Non provare vergogna.. Anche ai giocatori più bravi può succedere una cosa simile" mi rassicurò Sunset, dedicandomi un sorriso.

"Ho appena finito di parlare col dottore, ha detto che dovrai stare qui per un'altro po'. Se fosse stato per solo la gamba ti avrebbero dimesso subito, ma hai battuto la testa. Ti terranno qui per qualche altro giorno.." mi disse Applejack che spuntò da dietro la porta. Avrei riconosciuto quella voce fra mille.

Fu un colpo per me capire che ci fosse anche lei.

"No, non starò qui un minuto di più!" mi dimenavo nelle lenzuola ma la verità era che non potevo andare da nessuna parte, non avevo neanche delle stampelle.

"Uffa!"

Sunset corse a casa mia per portarmi il mio zaino, i miei libri di Daring Do e tutto ciò che servisse per non annoiarmi. Mi prese anche qualche cambio. Mi dissero che Tank era già al rifugio per gli animali.

Provai a camminare sulle stampelle e non era così complicato. Sentii un forte colpo alla testa, stavo perdendo di nuovo i sensi.

"Rainbow!" le ragazze mi presero al volo prima di cadere per terra e riuscirono ad appoggiarmi sul letto. Non ero svenuta del tutto, ero ancora cosciente. Mi portarono dell'acqua e dopo un po' entrò il dottore: "Buongiorno Rainbow Dash! Buongiorno a voi, ragazze!

Carissima cerca di non muoverti troppo e di non fare movimenti bruschi, in ospedale ti servirai di questa per ogni necessità!" disse il dottore mentre entrava affianco a lui un medico che trasportava una sedia a rotelle.

"Oh no, la sedia a rotelle! Ora tutti mi prenderanno per una stupida!"

Il dottore scosse la testa, poi riferii alle ragazze che l'orario delle visite era concluso già da un po', però una di loro poteva rimanere per farmi compagnia.

Si bisticciarono per decidere su chi rimanere, fin quando non rimase con me Sunset.

Lei mi aiutò a salire sulla sedia a rotelle e mi spinse per andare in bagno. Poi iniziammo a correre per tutto l'atrio fin quando un medico non ci sgridò, quindi tornammo in camera.

"Non potrebbe mai piacermi una come lei!" Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora