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Quattro giorni dopo 

Ore 7:45

Valentina pov's

Mi svegliai ed andai in cucina dove mi preparai la colazione e la preparai anche per Gonzalo. Dopo aver fatto colazione mi diressi verso il bagno, però prima di entrare in bagno mi fermai, davanti all'entrata della camera appoggiandomi allo stipite e rimasi lì a guardare per qualche istante Gonzalo mentre dormiva. Successivamente entrai in bagno e mi feci una doccia veloce,dopodiché andai in camera ed aprì l'armadio e scelsi i vestiti da indossare, la mia scelta ricadde su  una maglia brillantinata color cipria ed un paio di pantaloni bianchi e scelsi  delle sneakers nere,poi presi la borsa ed uscì. Arrivai al lavoro e scesi nellasala per la fisioterapia ed iniziai la seduta con un ragazzo dell'under 23. Dopo circa un ora terminai la seduta salutai il ragazzo e subito dopo rimisi in ordine la sala e risalì nel mio ufficio e scrissi sulla mia agenda il prossimo appuntamento per la seduta di fisioterapia. Poco dopo vidi la porta del mio ufficio aprirsi ed entrare Federico. "Ciao"mi disse "Ciao,scusa ma il bussare e chiedere il permesso per entrare,oggi non sono pervenuti per caso?" Chiesi  "Si scusa"mi disse "Comunque sono entrato perché devo parlarti"aggiunse "Ok dimmi"dissi "Non riesco a togliermi dalla testa quel bacio che ti ho dato pochi giorni fa,credimi ho provato a dimenticarlo ma non riesco" "Federico dovresti invece,lo sai che  io sto con Gonzalo"dissi io "vediamo se dopo averti detto questa parola riesco a farti cambiare idea" mi disse "Federico allora le scuse che mi hai fatto era false"dissi io "Diciamo che oltre ad essere un bravo calciatore sono anche un bravo attore"disse Io non dissi nulla ma iniziavo ad essere sempre più confusa. "La parola magazzino non ti dice niente, Valentina" mi disse "No,non so a cosa tu ti riferisca"dissi anche se sapevo perfettamente a cosa si riferisse. "Vediamo se con quest'altra parola che ti sto per dire ti rinfresca la memoria" disse "In disuso,magazzino in disuso tutto,chiaro adesso?" Aggiunse "ok ok, ho capito"dissi "quello che faccio o che non faccio con Gonzalo sono affari miei chiaro?" Sbottai "Si certo,però al lavoro queste cose non si fanno" disse "Ma che vuoi da me e Gonzalo?"Chiesi "Voglio te,voglio che tu stia con me"aggiunse "Scordatelo"dissi "Allora, mettiamola cosi: se tu continuerai a stare insieme a Gonzalo io dirò al presidente quello che avete fatto in quel magazzino ed inoltre ho scoperto che non sarebbe la prima volta che verreste richiamati dal presidente,mentre se lascerai Gonzalo e inizierai a stare con me io non dirò niente al presidente" aggiunse. Io rimasi inerme a guardarlo "allora dipende tutto da te,che cosa scegli"aggiunse beffardo. Io non risposi subito ma capì ben presto di non avere altre alternative,"ok va bene lascerò Gonzalo ed inizierò a stare con te "dissi abbassando lo sguardo. "Perfetto"mi disse orgoglioso" "Quando hai fatto quello che ti ho detto mandami un messaggio" disse "A che ora finisci il lavoro"chiese " alle 17:30" dissi io "Ok io l'allenamento lo finisco alle 17:00,così quando ho finito andiamo a casa mia" io annuì con la testa. "Ah ovviamente non dovrai dirgli che sono io che ti chiedo di fare sta cosa" disse e subito dopo mi salutò ed usci.

Ore 10:30  

Dopo circa un ora entrò Gonzalo. "Ciao, to ho portato il tuo caffè per la pausa"disse io non lo guardai neppure. "Amor non hai sentito ti ho portato il caffè se non lo bevi subito si raffredda" aggiunse "Non vedi sto lavorando e tu vieni a portarmi uno stupido caffè?"dissi "Scusami non pensavo che fossi così impegnata se vuoi ripasso più tardi" io lo guardai occhi per alcuni istanti. "Forse noi due è meglio che smettiamo di stare insieme"dissi io "Cosa, perché mi dici questo?" Disse "È meglio per entrambi fidati"dissi io " stiamo costruendo qualcosa di importante insieme perché vuoi troncare tutto ?"dise "Perché un rapporto va costruito su basi solide, non su basi fatte di sabbia,che alla prima folata folata vento crolla tutto" dissi "Io ti amo, se ho sbagliato qualcosa ti chiedo scusa" disse "Gonzalo mi sono innamorata di un altra persona" dissi io "posso sapere chi è? "Mi chiese "È un tuo compagno di squadra" dissi io "E te l'ha detto il mio compagno di squadra di lasciarmi" chiese "No, è stata una mia decisione"dissi io " Ripensaci ti prego" mi disse "Gonzalo ormai ho preso questa decisione non posso più tornare indietro" dissi "Perché non puoi più chi te lo impedisce?"chiese "Gonzalo basta smettila ti prego" dissi io "voglio sapere chi te lo impedisce" disse "Gonzalo esci immediatamente dal mio ufficio" ribattei io " No prima voglio sapere chi è" "vattene se non vuoi che chiami il presidente dicendogli che mi stai importunando" dissi " cosa davvero chiamerai il presidente per dirgli che ti sto importunando?" Chiese "Si, se fosse necessario"risposi "Io non ti riconosco più" disse  "Ma non ti preoccupare perché lo so che non sarà un addio" disse e subito dopo uscì dall' ufficio sbattendo la porta. Io pochi istanti dopo mandai un messaggio a Federico scrivendo che avevo fatto come mi aveva detto. 

Ore 18:30 

Dopo essere passata a casa per prendere alcune cose personali salì in macchina con Federico è dopo circa mezz'ora di viaggio arrivammo a casa sua. Scendemmo dalla macchina ed entrammo in casa. "Benvenuta nella mia casa,certo non è lussuosa come quella di Gonzalo però è abitabile"disse Federico "Mettiamo in chiaro una cosa, io ho lasciato Gonzalo per evitare che tu faccia la spia al presidente raccontando quello che è successo in quel magazzino" dissi "Ma da me non riceverai ne amore né affetto" aggiunsi "questo lo vedremo perché all'inizio anche Gonzalo lo odiavi ma alla fine ci sei andata a letto "Disse  io non risposi ma  gli diedi una sberla sulla guancia "Prima di sparare cazzate collega il cervello idiota" "Aspetta non ho finito" disse io mi fermai e lo ascoltai "Ovviamente ora  Gonzalo per te è  come un estraneo non dovrai piu dargli nessun tipo di confidenza chiaro" aggiunse io annui con la testa dissi e mi diressi verso la camera da letto entrai,chiusi la porta e subito dopo  mi sdraiai sul letto. Due ore dopo sentì bussare alla porta "Che vuoi?'chiesi "È pronta la cena"mi disse "Non ho fame"risposi "Vah beh come vuoi, peggio per te"mi disse e lo sentì allontanarsi. 

Ore 2:30 

Mi svegliai perché la morsa della fame iniziava a farsi sentire,così uscì dalla camera e mi diressi verso la cucina,una volta entrata aprì  il frigo per dervare qualcosa da mangiare,ma appena alzai lo sguardo vifi Federico"che fai qua?"michiese "sto cercando qualcosa da mangiare"dissi "Avevi detto che non avevi fame giusto,allora chiudi immediatamente il frigo e torna a  letto"disse  io richiuso il frigo e tornai a letto e prima di addormentarmi pensai ad una cosa sola:alla mia felicità ormai perduta.

insegnami ad amare// Gonzalo HiguainDove le storie prendono vita. Scoprilo ora