Capitolo 12

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Il mio viso e quello di Michael erano davvero molto vicini,troppo vicini.
In quel momento non sapevo cosa fare e non riuscivo a capire niente.
Eravamo immobili senza dire una parola,l'unico rumore era quello dei nostri respiri che si alternavano.

Non so per quanto tempo restammo cosí,ma dopo un pó decisi di alzarmi da lui e mettermi vicino a lui,dove ero pochi minuti prima.

Michael restó in silenzio continuando a giocare,mentre la mia mente vagava nei pensieri piú strani e insensati.

Quel silenzio era diventato fottutamente imbarazzante,ma poco dopo fu interrotto quando qualcuno bussó alla porta.

«Avanti» disse distrattamente Michael.

Sua madre entrò sorridendo.
«volete qualcosa da mangiare?»
Io scossi la testa un pò intimidita.
«un panino» rispose Michael,il quale si voltò verso di me.
«sicura di non aver fame,Ally?» mi chiese il ragazzo dai capelli colorati,mentre io arrossivo leggermente per il soprannome che mi aveva dato.

Io annuii,ma fu inutile perchè sua madre «okay faccio un panino anche per te» disse,sempre sorridendo.

Quel panino era buono e Michael,stranamente,spense l'XBox e iniziò a mangiare il suo panino e a parlare con me.

«tu e Calum quindi non state più insieme»

«te l'ho già detto Michael,tra noi è finita»risposi leggermente irritata,non volendo pensare a lui.

«quindi ora posso anche provarci con te?» sorrise.

«ah ah ah no» risposi io.

«quando te lo levano il gesso?» domandai riferendomi alla sua gamba.

«tra un mese,non vedo l'ora-addentò il panino-quando me lo tolgo,andiamo alle giostre?» disse masticando.

«va bene piccolo Mikey» risi.

Rise anche lui.
«stai attenta piccola Ally che ti porterò sulle montagne russe»
Risi un pò imbarazzata.

Restammo ancora un pó a parlare e mi faceva strano questa cosa,visto che fino a poco tempo prima ci odiavamo.

Non mi ero neanche accorta di aver passato più di 4 bellissime ora con il ragazzo piú strano della scuola.

«devo andare Mikey» mi alzai dal letto e gli toccai la spalla per salutarlo.

«hey,un giorno puoi anche tornare»mi disse.
Io annuii sorridendo e chiusi la porta della sua stanza.
Ma mi immobilizai appena sentii le parole della mamma di Michael
«Michael!è arrivato Calum.» e dei passi.

Non sapevo che fare,sapevo che se l'avessi incontrato lui avrebbe voluto parlarmi per chiarire,ma per me non c'era niente da chiarire quindi non volevo vederlo.
E in piú se avrebbe visto che io ero andata a trovare Michael si sarebbe arrabbiato ancora di piú e si sarebbe ingelosito.

Ma non avevo tempo per pensare a cosa fare.
Non sapevo se andarmene o restare ancora un pó lì,ma in tutti e due i casi l'avrei visto e ci avrei dovuto parlare..
Quindi rientrai velocemente in camera di Michael,che sobbalzó.

«ma non dovev-»
Fu interrotto da Calum che aprì la porta e ci guardó con un espressione interrogativa.

In quel momento volevo scomparire.

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