Capitolo 14

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Calum mi aveva appena scritto che stava per venire a casa mia e io avevo un mal di testa assurdo per tutti i pensieri che avevo.

Camminavo nervosamente da una parte all'altra della mia camera pensando a cosa dirgli.

Luke aprì la porta e quando vide il mio comportamento piuttosto 'strano' inizió a ridere.

«Cosa c'è di ridere Luke?Calum sarà qui tra poco e non so che dirgli»
Mi sedetti sul letto e mio fratello fece lo stesso.

«Alison,secondo me dovresti semplicemente spiegargli la situazione..e poi dovresti spiegarla anche a me visto che non ho capito cosa è successo ieri» mi abbracciò,facendomi calmare.

Allora gli raccontai velocemente quello che era successo il giorno prima e proprio quando ebbi finito la porta si aprì e il ragazzo moro entró.

«Luke,amico,potresti andartene?» Calum disse appena entró nella stanza,senza neanche salutare.

Luke uscì lasciandoci soli con i miei pensieri confusi.

«Cosa vuoi sapere?» chiesi con un tono calmo.

«Tante cose Alison..e anche io devo spiegarti delle cose.» io annuii e lui continuó «ora per piacere puoi dirmi perchè ieri eri da Michael?»

Non volevo rispondere a quella domanda per vari motivi:
-non gli doveva interessare cosa io stessi facendo ieri da Michael;
-non sapevo neanche io perchè ero andata lì,ma pensavo di aver fatto un bel gesto andando a trovarlo,invece mi ero solo cacciata in un altro casino.

Tuttavia sapevo che Calum voleva una risposta quindi risposi «Allora Calum,non ho capito perchè ti interessa questa cosa,ma okay..ieri sono andata a trovarlo perchè non avevo niente da fare e poi dopo l'incidente volevo fargli compagnia visto che non puó uscire e-»

«Prima vi odiavate ora perchè parlate come due amici?» Calum mi interruppe.

«Non ci odiavamo (o forse ),ma ieri sono andata lì anche per fare pace e magari diventare amici,ma poi..beh sei arrivato te e sai cosa è successo.»

Calum sbuffó sedendosi sul letto,sembrava arrabbiato ed era abbastanza difficile che lui si arrabbiasse davvero visto che l'unica volta che l'avevo visto veramente arrabbiato,prima di quella,era quando al decimo compleanno di Luke non volevano che Calum giocasse a calcio con gli altri.

Comunque io non sapevo,ancora una volta,cosa dire o fare e non ricordavo neanche quel che avevo detto pochi minuti prima.

Ero convinta che la fine della nostra relazione non era colpa mia,era lui che mi aveva tradita con una delle mie migliori amiche.

«hai ragione Alison,non dovrebbe importarmi cosa fate tu e Michael..tanto a te piace lui,ti è sempre piaciuto,tu mi hai solo usato..» Calum finalmente parló interrompendo quell'imbarazzante silenzio che si era creato.

Ma le sue parole,in un modo o nell'altro,mi fecero male.
Ció che aveva detto non era vero,Calum mi piaceva davvero,ma provavo anche qualcosina per l'altro ragazzo.
Peró non era assolutamente vero che io avevo usato Calum,io tenevo a lui e non avrei mai potuto fare una cosa del genere.

«Io non ti ho usato Calum,tu mi piacevi davvero,sei tu che mi hai tradito con Scarlett se non ricordi.» le lacrime di frustrazione iniziarono a scendere.

«Alison ancora con questa storia..ti ho detto che ero ubriaco e non ricordo niente di quella serata.» disse cercando di avevere un tono di voce abbastanza calmo.

«va bene Calum ora smettiamola,abbiamo sbagliato entrambi» dissi,anche se io,in quel momento,non capivo in cosa avessi sbagliato. «ti va di continuare- o meglio iniziare di nuovo ad essere amici,come prima?» chiesi sperando in una risposta positiva.

In quel momento sarei voluta tornare indietro nel tempo,a poco tempo prima,quando io e Calum eravamo ancora amici e quando Michael non mi cagava,forse era meglio cosí.

«Ally,vorrei dirti di sí,ma sai che io provo qualcosa in più dell'amicizia per te» il ragazzo abbassò lo sguardo mentre con una mano mi accarezzava dolcemente la schiena.

Mi allontai dal suo tocco leggermente imbarazzata.
«Cal,io direi di aspettare..poi si vedrà..ma per ora possiamo essere amici?» cercai di dire qualcosa.

«Okay.» rispose sorridendo per poi alzarsi dal mio letto.

«ciao,amica» mi abbracció salutandomi.

«Ciao Cal» sorrisi e mi stesi sul letto.

Con Calum avevo chiarito,più o meno, mi mancava solo di parlare con Michael e poi,forse,sarei uscita da quella brutta situazione.

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