chapter nineteen

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prima di iniziare a leggere,volevo avvisare ai lettori di questa storia che in questo capitolo userò parole come
"sangue."
non penso possa dare fastidio,ma nel caso,ho messo dei segni prima della frase,ad esempio il trattino alto (-) per avvisare che nella frase successiva,ci sarà quella parola.
grazie per la lettura,vi lascio al capitolo<3

"hai ragione,ho sbagliato io." si scusò chishiya.

"non è colpa tua,sta tranquillo chishiya!" rassicurò kuina.

sorridemmo,ero felice,eravamo felici.
avevo trovato un bel gruppo di amici,con cui mi sentivo a mio agio,delle persone di cui fidarmi,con cui divertirmi,adoravo la mia nuova vita.

"adesso però,andatevene a dormire.
è tardissimo e dormire vi fa bene.
so che di sonno non ne avete proprio,e per questo vi consiglio di andare a bere il latte del bar.
spesso lo prendo per problemi di insomnia,e mi funziona sempre,dovrebbe funzionare di sicuro anche a voi." consigliò lui.

"kuina,fa' vedere a t/n la strada per il bar,non penso se la ricordi,ci è stata una volta sola." le disse.

"così almeno se qualche volta vorrà andarci,il luogo già ce l'avrà a mente e non dovrà chiedere a nessuno di essere accompagnata,grazie." concluse lui,e kuina annuí.

demmo la buonanotte a lui e ci avviamo verso il bar.

bevemmo tanto latte,ma di sonno non ne avevamo proprio.

qualcuno iniziò ad urlare,il bicchiere mi cadde per terra per lo spavento,il vetro mi finì sui piedi.

"t/n.."kuina mi guardò terrorizzata.

"lo so,non ho voglia di guardare,ma ho già capito,portami dell'acqua,per favore." chiesi dolorante.

annuì.

intanto mi andai a sedere su una di quelle sedie del bar.

kuina mi raggiunse con l'acqua e decisi di guardare la condizione dei piedi.

fortunatamente,il dolore era parecchio solo al piede destro,il vetro aveva colpito solo una piccola parte del sinistro,almeno riuscivo a camminare,almeno un po'.

tolsi il vetro,intanto kuina andò a cercare delle medicazioni.

intanto,ero sempre più curiosa di sapere da dove provenisse l'urlo che mi aveva provocato le ferite.
mi incuriosiva chi avesse urlato e soprattutto,perché?

kuina mi portò anche le medicazioni.

dopo aver medicato e disinfettato il tutto,decidemmo di andare a scoprire qualcosa in più su quell'urlo.

zoppicante,con il braccio di kuina che mi avvolgeva in vita,trovammo un corpo per terra.
-
"stasera non è proprio serata,prima il tuo sangue e poi il sangue di questa povera ragazza." disse kuina.

mi scappò una risata,nel momento più inopportuno.

"se restiamo qui,daranno la colpa a noi dell'omicidio,direi di andare via." dissi.

non feci in tempo a finire la frase perché qualcuno ci interruppe.

"chi siete? siete voi le assassine? voltatevi!" obbligò qualcuno.

kuina si girò,dimenticandosi delle mie ferite.

"e perché tu non ti giri?" mi chiese qualcuno.

"kuina,aiutami!" sussurrai.

"oh,giusto!" si ricordò.

"e quindi? ti serv-" cercò di finire,ma..
"t/n?" mi chiesero.

"aguni?" lo riconubbi.

"siete state voi ad uccidere questa ragazza? e poi perché t/n ha i piedi fasciati?" chiese squadrandomi.

spiegammo tutta la vicenda,fortunatamente aguni non fece storie e credette subito alle nostre parole.

spazio autrice!
hey hey hey,ecco un altro capitolo.
no niente,momento sfogo perché tra un po' si torna a scuola e devo trovare il tempo per continuare a scrivere,anche perché a me piace,ma il punto sono gli impegni a togliere molto tempo.
cercherò di finire la storia in questi ultimi giorni che rimangono,anche se non penso di farcela,ma ci proverò lo stesso.
notte notte🤍

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