DYLAN
-Senti, ne riparliamo un'altra volta. Ok? Devo andare da lei. Ciao-
Attacco la chiamata e sospiro lentamente.
Proprio non ci voleva.
Mentre mi avvicino alla porta della stanza mi accorgo che era rimasta leggermente aperta. Spero che non mi abbia sentito nessuno, non vorrei che qualcuno mi fraintendesse. Afferro la maniglia per aprire la porta ma mi fermo di scatto perchè sento degli scricchiolii del legno. C'è qualcuno. Apro di scatto la porta e improvvisamente Noah cade davanti a me. Evidentemente aveva appoggiato il suo orecchio alla porta.
-Stavi origliando per caso? - lo afferro per la maglia e lo tiro su di peso.
-No amico, stavo solo...- balbetta guardando la mia faccia -Si, ho ascoltato tutto- dice, arrendendosi.
-Noah non è come sembra. Non sai nulla- lascio il colletto della sua maglia
-Tu dici? E secondo te che dovrei fare? -
-Stare zitto- ribatto quasi subito
-Era una domanda retorica Dyl. Ovviamente dirò tutto ad Ella perchè è mia sorella e non permetto a nessuno di ferirla. Non me l'aspettavo Dyl, sei il mio migliore amico-
-No, ti prego Noah- lo imploro, semplicemente perchè non ha ascoltato tutta la conversazione e soprattutto non sa niente a riguardo.
-Oh, sì amico- e corre giù per le scale
-NOAH, FERMO! - sento la sua risatina mentre scende, come se fosse contento di dire tutto ad Ella.
Forse non sopporta il fatto che io ed Ella ci amiamo, mentre lui fa fatica a dimenticare Sarah. Non lo so cosa pensa Noah in questo momento, so solo che non è sempre stato così. L'incidente l'ha cambiato molto.
-ELLA!- urliamo quasi in contemporanea il suo nome.
-Dimmi Dyl... Volevo dire, ditemi ragazzi-
Noah arriva prima di me per poco e inizia a spiegare.
ELLA
Sento qualcuno che mi chiama. Mi giro pensando che sia Dylan, invece c'è anche Noah.
-Ella, devo parlarti- mi dice Noah col fiatone.
-Si dimmi-
-Dopo essermi svegliato sono salito su perchè mamma mi ha detto che Dylan era in chiamata con qualcuno e ho sentito tutta la conversazione-
Mentre Noah riprende fiato arriva Dylan.
-Ella non ascoltarlo. Posso spiegarti tutto. Lui non sa nulla-
-No Ella, ascolta me. Lui ti dirà una scusa, io ho sentito tutto e non ti mentirei mai- ribatte Noah
- Noah, hai ascoltato solo quello che dicevo io. Non sai nemmeno con chi parlassi-
-Lo so benissimo, il mio istinto non sbaglia-
-Ti posso assicurare che...- dice Dyl riferendosi a Noah
-ORA BASTA! Non ci capisco più nulla! State sbraitando da mezz'ora-
-Scusa- mi dicono entrambi
-Entriamo in casa e mi spiegate tutto. Uno alla volta e senza urlare-
Dev'essere una cosa grave per fare tutto questo casino. Dopo aver chiuso la porta principale io e Noah ci sediamo. Nel frattempo, vedo Dylan che fa avanti e indietro per il corridoio strofinandosi con una mano i capelli. Stiamo per qualche minuto in silenzio.
-Bene, visto che ho dato tutto il tempo a Dyl per dirtelo, parlerò io-
Ascolto Noah interessata. Noah volta il suo sguardo verso di me.
-Ella... Dylan ti tradisce-
È come se il tempo si fosse fermato in quel momento, come il mio cuore. Non riesco a crederci. Come può Dylan fare una cosa del genere, non è da lui. Le lacrime iniziano a scendere dai miei occhi ininterrottamente.
Sento i passi di Dylan avvicinarsi a me frettolosamente. Non aspetto un secondo che corro fuori di casa mentre sento che grida il mio nome. Non mi interessa più ormai, non riesco a pensare a niente tranne che ad allontanarmi da lui.
Penso sia finita.
DYLAN
Non ci posso credere. Noah l'ha fatto davvero. Come ha potuto. Stronzo. Vorrei picchiarlo per aver rovinato tutto. Ma ora la mia preoccupazione è Ella.
Corro verso di lei urlando il suo nome sperando si giri.
Lei corre verso la macchina e parte. Per poco non riesco a fermarla.
Come ho potuto lasciarla andare via così. Sono un perfetto idiota.
Con le lacrime agli occhi torno dentro casa e mi dirigo verso Noah.
-Tu- gli dico puntando il mio indice in faccia
-Brutto stronzo che non sei altro. Avevi pianificato tutto, stavi solo aspettando il momento giusto, vero?-
Non si degna di rispondere, rimane lì in silenzio con un leggero sorriso sulla faccia.
-Eh amico mio, la verità fa male-
Lo guardo intensamente negli occhi
-Da cosa hai capito che sto tradendo Ella?-
-Semplice, appena ho sentito "Non puoi venire là, c'è Ella" mi è scattata la scintilla. Non sono stupido-
-Ma dai non mi dire. Senti un po' questa... E se ti dicessi che era Jackson a telefono? Mi crederesti?-
La sua faccia cambia aspetto, sembra incuriosito ma allo stesso tempo incazzato.
-Aspetta, intendi Jackson il suo ex ragazzo tossico?-
-Già-
-Quel pezzo di merda... Ma tu come lo conosci-
-Abbiamo fatto le elementari insieme... Ora che ci penso mi deve ancora rendere la mia carta preferita dei Pokemon...-
-Dylan, che vuole Jackson?- mi blocca Noah, irritato.
-Ha saputo della sorpresa che ho preparato per Ella, ma che per colpa tua è andata in fumo-
-Quale sorpresa? Come ha fatto a saperlo?-
-Uno: una settimana bianca. Due: non lo so, ma non voglio saperlo... Ormai l'ha scoperto-
-Non mi sembra poi così grave-
-Certo, tralasciando il fatto che sa in quale albergo andiamo, dove andremo a sciare, fino a quando staremo lì...-
-E in chiamata che ti ha detto?-
-Che ha preso la stanza accanto alla nostra... E non è tutto... Vuole riprendersi Ella a tutti i costi-
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Siamo vive? Si, siamo vive.
Vi lasciamo un po' di suspense e torniamo presto con il prossimo capitolo...Lasciate una 🌟 se vi è piaciuto...
Lucrezia e Viviana <3
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Best friends... maybe || Dylan O'Brien
ChickLit-Sarah, non c'è niente tra me e Dyl, te l'avrei detto. Non mi piace neanche- O almeno così credo. Non so se mi piace Dyl... Nah!! Però quando lo vedo sento una sensazione allo stomaco, come se avessi delle farfalle che svolazzano. No El, non ti pia...