ORA E PER SEMPRE, TI VOGLIO BENE

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Un raggio ci sole che attraversa la home dell'ospedale mi sveglia. Sveglio Noah e insieme andiamo a prendere un caffè macchiato alle macchinette che ci sono in fondo alla stanza. Rose e Peter stanno parlando con la segretaria della reception, si saranno svegliati prima per l'ansia oppure non hanno dormito affatto. 

Si fanno le nove di mattina e vediamo tornare l'infermiera di ieri sera. Ci alziamo di scatto e ci avviciniamo.

-Il ragazzo può ricevere visite...- ci dice.

-E la ragazza? Come sta?- chiede impaziente Peter.

-La ragazza ce l'ha fatta. Si deve riprendere, per lei ci vorrà un po' di più-

Mio fratello trattiene un urlo di gioia e mi stringe forte il braccio. Peter guarda Rose e si sorridono a vicenda. Prendiamo la roba e io mi dirigo verso la stanza di Dylan, mentre Noah va da Sarah.
-Rose, Peter, voi non venite?- chiedo io mentre vedo che non ci stanno seguendo.
-Andate pure ragazzi, io e Rose compiliamo dei moduli e vi raggiungiamo fra un po'-

Entro nella stanza. Mi sembra spoglia, triste: le pareti sono bianche con delle strisce di azzurro chiaro, al centro della stanza c'è un lettino dove lui è sdraiato, da una parte c'è un comodino, dall'altra una flebo.

Apre gli occhi, mi vede. Ha uno sguardo pallido e triste.

-Hey, El- mi dice mentre cerca di alzarsi dal lettino.

-No no Dyl, sta tranquillo. Riposati- mi avvicino e mi siedo sul letto accanto a lui.

-Mi mancava il tuo faccino- mi accarezza la guancia e mi sorride. Una lacrima gli solca il viso.

-Anche il tuo sorriso mi mancava. Mi hai fatto prendere uno spavento-

-Lo so, mi dispiace. Come sta Sarah, dov'è?-

-Sarah non era in buone condizioni, l'hanno dovuta operare ma ora sta meglio-

-Cavolo, mi sento una merda-

-Dyl, tranquillo. Mi devi spiegare cosa è successo-

-Si, hai ragione. Non mi ricordo tutto, ma a pezzi. Allora noi stavamo...-

-Non importa adesso, non ti sforzare troppo-

-Tranquilla, ce la faccio.- mi dice, quasi arrabbiato. Come se si sentisse obbligato a liberarsi dell'enorme peso che lo schiaccia.
-Noi stavamo cantando la sua canzone preferita mentre tornavamo a casa. Eravamo in una stradina ad una corsia, era buio e ad un certo punto vidi una luce in lontananza. Poi vuoto. Mi ricordo solo Sarah urlare "DYL, IL CAMION!!". Poi nero, vedo tutto nero. Dopo... dopo... dopo non ricordo più cosa sia successo" si mette a piangere e si gira dall'altro lato, per non farsi vedere. 

-Dopo mi hai chiamata e io e Noah siamo venuti di corsa per salvarvi-

-Ci siete riusciti allora- mi si avvicina piano piano e per non farlo sforzare mi abbasso io.

Ci abbracciamo, lui mi da un bacio fugace, poi ci stacchiamo.

-Riposati ora, devi rimetterti-

-Dopo ripassi?-

-Certo- gli do un altro bacio in fronte.

Prima di uscire gli dico che all'ospedale ci sono anche Rose e Peter e che stanno compilando dei moduli, ma che sarebbero venuti a salutare.

Esco dalla stanza e mi dirigo da Sarah. Nella stanza c'è Noah che le tiene la mano, si gira e mi vede, così da un bacio sul suo palmo e mi lascia il posto.

-Ella- dice lei quasi sorpresa

-Sarah, come stai?-

-Stavo meglio prima-

-Credo sia normale dopo un'inciden...-

-No sono seria- dice con un filo di voce
-Stavo bene prima. Ora no, mi scoppia la testa. Non mi sento bene- dice chiudendo sempre di più gli occhi.

-Noah, vai a chiamare l'infermiera. Ora-

-Sarah, mi senti? Stiamo chiamando l'infermiera-

-El, non ce la faccio- dice con gli occhi socchiusi e la voce strozzata.

-Cosa stai dicendo, non è il momento di scherzare- le lacrime mi riempono gli occhi ma mi impongo di non farle scendere.

-El, sto morendo- sembra seria, come se sapesse già la fine. 

-Non pensavo potesse succedere così in fretta. Pensavo di vivere più tempo. Ma in fondo la vita può finire così in un secondo. Non credo mi rimanga molto tempo ormai, ti dirò quello che ho sempre voluto dire. Di a Noah che lo amo, più di qualunque altra cosa al mondo. Di a Dyl di non preoccuparsi e che non lo odio per quello che è successo. E a te, El... dico che sei la migliore amica che si possa avere, la migliore sorella. Ricordati che ti voglio bene; ricorda a Dyl che gli voglio bene e ricorda a Noah che lo amo...-

Piiiii

Il suono della macchina che Sarah ha accanto suona e lei chiude gli occhi. Definitivamente. 

Mi alzo, ormai non riesco a trattenere le lacrime che scendono senza ritegno e mi alzo per dare qualche botta alla macchina che però continua a farmi vedere la stessa linea retta continua. Niente battito.
Mi sento morire. Inizio a scuoterla urlando il suo nome per cercare di svegliarla.
Ma niente, lei non c'è più. Mi manca il respiro.

Anche tu Sarah, sei la migliore amica che si possa avere.


Questa è la seconda parte del 12 cap.

Speriamo vi sia piaciuto il capitolo. Dovremmo ricominciare a pubblicare, ora che è finita la scuola. Come state passando l'estate? Noi speriamo bene, ovviamente. Scrivete nei commenti se vi immaginate un finale diverso o se è proprio come ve lo aspettavate. Per domande, dubbi e perplessità non esitate a scriverci!

Bacini <3

Best friends... maybe || Dylan O'BrienDove le storie prendono vita. Scoprilo ora