È DIFFICILE STARTI ACCANTO SENZA BACIARTI

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⚠️ IMPORTANTE ⚠️
in questo capitolo ci sarà una parte abbastanza hot. Ovviamente essendo una storia romantica ma non a bollino rosso, non ci saranno parti troppo descrittive. Detto ciò, se non gradite passate avanti *senza segnalare la storia*. Grazie, scusate per lo spoiler :):

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DYLAN

Paradiso.

Lei è il mio paradiso, quando siamo insieme non penso ad altro, solo a El.

-Si vede che non siamo dei ballerini provetti- dice lei ridacchiando

-Te balli divinamente- sempre per rimanere in tema paradiso.

-Scemo- ridacchia

La prendo per i fianchi e la bacio. Usciamo mano per la mano, nuovamente commentando il film.

-Non so te ma io non c'ho capito niente-

-Ci credo, non hai guardato lo schermo neanche un'attimo- 

-Perché il mio film preferito sei tu- le dico mentre sorrido.

Continuiamo a commentare per tutto il tragitto fino alla macchina.

-Dai piccola, ti riporto a casa che poi devo raggiungere gli altri al campino-

Lei fa il broncino e risponde con un "ok" triste.

Arrivati davanti a casa le do un ultimo bacio e lei entra.

Mi cambio di corsa e raggiungo gli altri. 

ELLA

Una serata lunga ed infinita, senza di lui. È diventato come una droga, ne vuoi sempre di più.

Un rumore secco mi fa tornare alla realtà. Mi tolgo le cuffiette e guardo in giro. Un altro rumore uguale, proviene dalla finestra. Mi spavento e prendo una ciabatta, a mali estremi, estremi rimedi. Passa qualche secondo poi sento un rumore come se qualcuno volesse scassinare la finestra. Si apre lentamente, io stringo sempre di più la ciabatta. Appare una mano, con delle vene, riconosco quella mano. Poi ne vedo un'altra ed infine un ciuffo. Riconosco quel ciuffo. Sento dei respiri affannosi.

-Oddio, che fatica-

-Dyl, ma mi vuoi far prendere un infarto?!-

-Scusa amore, volevo farti una sorpresa, ma è stata un'impresa-

-Eh vorrei vedere, hai fatto due piani arrampicandoti sulla grondaia-

-Mi fai entrare o aspetti che cada definitivamente?-

-mm... Non lo so, quasi quasi...-

-Dai El, mi sto spaccando le braccia-

-Ok, ti aiuto-

Entra in camera e si sdraia sul letto, stanco. Io lo raggiungo e mi sdraio accanto a lui. Ci abbracciamo e appoggio la mia faccia al suo petto. Sento il suo cuore che va a mille.

-Non credo che rallenti, sei accanto a me-

-Scemo-

-El, sono serio- alza la testa e mi sposta delicatamente in modo tale da potermi guardare in faccia.

-Ti amo come non ho mai amato nessuna. Sei diventata come ossigeno. Per più di tre ore non riesco a stare lontano da te. Sei la cosa più bella che mi sia capitata, la persona più importante della mia vita...-

Gli salto addosso gettandogli le mani alla nuca e mettendomi a cavalcioni su di lui. Lo bacio e mi sposto sul collo. 

-El, non avevi detto di voler aspettare?- mi dice lui, con voce provocante. 

-Aspettare...Fino a ora. Dyl, è difficile starti seduta accanto, senza baciarti-

-Sicura?- 

-Te?-

Mi sorride e rigira la situazione. Mi lascia sul letto e si alza per andare a chiudere a chiave la porta. 

Torna a baciarmi e con le mani percorre i lati del mio corpo fino alle caviglie. Si abbassa fino all'ombelico e mi sfila lentamente la maglietta. 

Un brivido mi percorre la schiena e sorrido, inarcando la schiena. Lui si alza di nuovo dal mio corpo per togliersi maglietta e pantaloni, rimanendo in intimo. 

Improvvisamente, mi viene in mente un importante particolare: il preservativo. 

-Cazzo, Dyl. Ce l'hai un preservativo?-

Lui si immobilizza e corre a controllare nel portafogli. 

-Porca troia, il portafogli! L'ho lasciato a casa!-

-Noah! Speriamo...-

Corro fuori dalla stanza, in intimo, mentre Dyl controlla i cassetti della scrivania. Entro in bagno e apro tutte le ante. Sposto velocemente, cercando di fare meno rumore possibile, tutti le boccette e i contenitori e infine trovo un pacchetto semi vuoto in fondo all'ultima mensola. 

Torno in camera e alzo in pacchetto, in segno di vittoria, verso Dylan. Lui accenna un sorriso e mi afferra dai fianchi, riportandomi sul letto. 

-Per l'ennesima volta dobbiamo ringraziare Sarah...- dico, indicando i preservativi

Ridacchia, tristemente. 

-Siamo soli, vero?- mi dice

-Si, i miei sono a cena fuori e Noah è uscito con Miriam. Facciamo comunque attenzione, potrebbero tornare da un momento all'altro.-

Mi sfila i pantaloni insieme agli slip e io gli tolgo i boxer. 

Torna su di me e si sporge a spegnere la luce. 

-Luce spenta?- chiedo.

-Rigorosamente- mi sorride.

Afferra un preservativo e se lo infila.

Si abbassa fino al mio orecchio e mi sussurra -Dimmi se ti faccio male-

Annuisco e lui mi lascia dei piccoli succhiotti sul collo.

Arrivato alla pancia, alza lo sguardo come a chiedere il permesso e poi da una lenta spinta con i fianchi. 

Gli afferro le spalle e chiudo gli occhi. 

Continuiamo così per quella che sembra essere un'infinità e poi si stende, sudato, accanto a me. 

-Sei bellissima- mi dice, posandomi un leggero bacio sulla fronte. -Ti amo Ella Scott-

-Ti amo, Dylan O'Brien. Ora e per sempre.- lo avvicino a me e lo abbraccio forte. 

Mi addormento con lui accanto e non voglio più muovermi da lì.


Best friends... maybe || Dylan O'BrienDove le storie prendono vita. Scoprilo ora