1

1.3K 36 6
                                    

Per tutti quel giorno poteva sembrare normalissimo e senza nessun particolare evento, ma per gli studenti del Villaggio della Foglia non era così. A malapena due settimane prima si erano diplomati all'accademia, ottenendo il coprifronte con il simbolo del paese e il grado più basso dei ninja, genin

Quello sarebbe stato l'inizio della loro carriera e sarebbe cominciato insieme ad altri due membri, per formare così una squadra capitanata da un jonin, il maestro che li supervisionerà e provvederá a insegnargli delle tecniche per diventare più forti. Emozionante

"Mah, che seccatura! Non vedo l'ora che finisca di parlare, così potrò andare a farmi un riposino" sbadigliò un alunno della classe di Iruka, l'insegnante che in quel momento stava iniziando il discorso di addio dall'accademia dei Ninja. Lui era Shikamaru, l'esempio perfetto dello stereotipo "è bravo ma non si applica". Si annoiava a fare tutto, ma c'è da ammettere che era divertente batterlo a Shōgi

"...da questo momento inizieranno ad assegnarvi delle missioni e, mi raccomando, state attenti. Detto questo, le squadre con cui collaborerete le abbiamo scelte noi insegnanti in modo da equilibrare le vostre capacità. Iniziamo!" E così il maestro Iruka, che altro non era se non un giovane uomo sulle ventina con una vistosa cicatrice in faccia e l'aria sempre gentile, iniziò a elencare le varie persone in modo equilibrato rispetto alle capacità e i voti che i ragazzi avevano ottenuto

Intanto tra i posti si intravedeva una testolina distratta dai rumori esterni che dalla finestra si poteva dedurre provenissero. Non era minimamente interessata a voler stare in classe e non vedeva l'ora di andarsene. Come biasimarla, tutto quel chiasso era davvero insopportabile

Stessa cosa valeva per un ragazzino seduto qualche posto avanti a lei, che in questo momento stava sonnecchiando visibilmente scocciato. Combinava sempre guai per attirare l'attenzione, ottenendo però l'effetto opposto siccome tutto il villaggio l'odiava per ragioni a Arisa sconosciute

Anche alla ragazza non stava simpatico, era incredibilmente fastidioso il modo in cui interrompeva ogni discorso e non ne voleva sapere di studiare nonostante ambisse a diventare Hokage

"..poi il team 7 formato da Uzumaki Naruto, Uchiha Sasuke e Senju Arisa.." disse Iruka e a quei nomi i ragazzini si alzarono per poi dirigersi in un'altra stanza, dove sarebbe arrivato di li a poco il loro nuovo maestro. Nessuno dei tre era d'accordo a rimanere in quel gruppo, ma non ci si poteva far niente.

Parli del diavolo..proprio le persone che Arisa non voleva per nessuna ragione

I ragazzi si sedettero ai lati opposti e non incrociavano i reciproci sguardi neanche per sbaglio. Sentì dire da Naruto che lui non voleva stare in questo team con Sasuke, bensì in quello con Sakura, un'altra nostra compagna. L'altro invece si limitò solo a salutare in modo freddo. Evidentemente ci sarebbe voluto molto prima che i tre trovassero dell'intesa e della fiducia reciproca

Arisa si sedette sulle scrivania a giocherellare con il lembo della maglietta, in modo da perdere tempo. Vide con la coda dell'occhio il ragazzo dai capelli biondi e il sorriso malandrino prendere un cancellino pieno di polvere del gesso e incastrarlo nelle porta

"Naruto smettila, avrà la sue ragioni per essere in ritardo" lo rimproverò la ragazza avendo sentito la ragione per cui il ragazzo aveva architettato questo scherzetto idiota. In risposta ottenne una linguaccia, che ragazzino immaturo

"Tanto un uomo di livello jonin non potrebbe mai cadere in una trappola così banale" controbattè L'ultimo sopravvissuto del suo clan, Uchiha Sasuke. La prima impressione che da alle ragazze è quella di essere irresistibile e bellissimo, per i ragazzi è una seccatura e per gli adulti è un eccellente aspirante ninja.

Arisa ha avuto una cotta per lui un po' di tempo prima perché lui l'aveva difesa volontariamente da dei bulli,  però è terminata subito fortunatamente. Non era proprio il suo tipo..

Qualche minuto dopo la porta si spalancò e i genin restarono con il fiato sospeso. Il loro maestro entrò e il cancellino cadde perfettamente sulla sua testa. A malincuore Naruto e Arisa si fecero scappare delle risate, mentre Sasuke borbottò qualcosa di incomprensibile

"Uhm...direi che la prima impressione di voi è stata a dir poco pessima. Su andiamo fuori e non ci perdiamo in chiacchiere" disse la voce bassa di un uomo sui venticinque anni, con dei capelli bianchi sparati in aria e un tono di voce annoiato. Tre quarti del suo viso non si vedevano per via del coprifronte appoggiato su un occhio e una maschera che oscurava la bocca e il naso

I tre ragazzi lo seguirono e Arisa capitò per qualche minuto vicino al corvino. Non lo aveva per bene inquadrato, sembrava vivere in un mondo pieno di odio e non lasciava che nessuno entri nel suo cuore. Lo sterminio del suo clan evidentemente l'ha inflitto così tanto dall'interno che probabilmente la sete di vendetta crescerà a dismisura dentro di lui

"Bene, direi di partire con il presentarci. Io sono Hatake Kakashi, non vi dirò i miei obiettivi e non penso vi interessino le cose che amo e odio.." venne interroga dalla voce squillante di Naruto

"Ma ci ha detto praticamente solo il suo nome!" Protestò giustamente e Kakashi alzò le spalle, non avrebbe detto altro

A salvare la situazione fu Arisa " io sono Senju Arisa e anche io ho alcuni interessi, come ad esempio dormire. Il mio obiettivo è trovare i miei genitori, ammesso che siano vivi, così da dargli una bella lezione per avermi abbandonata" disse con tono serio e arrabbiato incrociò le braccia al petto

Anche la sua presentazione non era chissà che, ma non ci si poteva aspettare di spifferare tutti i propri segreti davanti a persone non molto simpatiche e sconosciute

"Io sono Uzumaki Naruto, amo il ramen e odio il tempo che ci impiega per essere preparato. Il mio sogno nel cassetto è diventare Hokage" si indicò con il pollice mentre faceva un sorriso egocentrico

"Non puoi diventare Hokage se non riesci neanche ad eseguirà la tecnica di moltiplicazione del corpo" tuonò Arisa, fermamente convinta che quel ragazzo fosse tutto fumo e niente arrosto

"Stai zitta, neanche tu potrai cercare i tuoi genitori in queste condizioni" esclamò il biondo squadrandola. Si avvicinarono così tanto che Arisa decise di dargli un pugno fortissimo pur di rovinargli quel sorriso da idiota

"HAH?! Come ti permetti, non m'interessa se sei una donna, adesso vedi come le prend.." venne però fermato da Sasuke, che sicuramente non ne poteva più di sentire le voce squillante dei due ragazzi

"Tsk, testa quadra" borbottò e nel mentre Kakashi li guardava quasi divertito, senza azzardarsi ad interromperli. Non parlò più nessuno per qualche minuto e i litiganti avevano la testa girata dalle parti opposte, con le braccia conserte e l'aria seccata.

Si presentò anche l'Uchiha, con degli inquietanti desideri e propositi per il futuro

"Bene direi che può bastare per oggi. Da domani inizieremo con una esercitazione tra noi, niente di speciale. Mi raccomando di portare tutta l'attrezzatura da ninja e, vi do un consiglio, non fate colazione o potreste vomitare" prima di andarsene però, Arisa lo fermò

"Ma non possiamo direttamente iniziare con delle missioni, ne abbiamo fatte tantissime di esercitazioni all'accademia" e tutti sembravano d'accordo sull'idea della ragazza

"Be' quella di domani sarà..diversa, ma non vi dirò nient'altro o potreste spaventarvi" detto questo, si volatilizzò in una nube di fumo

Da quella spaventosa affermazione cominciarono le avventure del team 7

Bliss || Naruto UzumakiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora