ᴄᴀᴘɪᴛᴏʟᴏ 17

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Dopo aver finito il mio bagno mi sedetti vicino alla finestra a fissare il cielo che man mano si faceva sempre più scuro, rimasi lì quasi due ore, non riuscì ad arrivare a nessun fine.
Iniziai a pensare che fosse inutile.
Senza dilungarmi troppo tornai nel mio letto e mi misi a leggere un libro come al mio solito, e mi addormentai con le sopracciglia aggrottate e il libro in mano.

-

Passarono sei giorni seccanti e sporiferi, a pensarci quel biondino non si era fatto piu' vedere, ma forse era meglio cosi, sono stata con Theodore e mi ha detto che era stato lui a portarmi nello stato di non riuscire nemmeno a ricordare. Non sapevo se credergli sinceramente, qua un po' tutti sparlavano di tutti, quindi ho fatto finta di credergli, per quanto fosse crudele e mi odiasse, non penso sarebbe arrivato a tal punto da uccidermi per poco. Ma forse avrei dovuto aspettare e chiederlo direttamente a lui.

Ormai mancavano solo 2 giorni e io sarei tornata alla mia solita vita monotona con libri e studio, o quasi. Solitamente nei periodi dopo natale facevano molte feste fino alla fine dell'anno, visto l'avvicinamento dei mesi caldi, forse questo sarebbe stato l'anno in cui sarebbe successo qualcosa di singolare e sbalorditivo.

Andai in sala grande con Theodore ci sedemmo e iniziammo a mangiare, dopo poco arrivò il mio gufo e lasciò una lettera cadere nella mia colazione, il solito stolto.

Senza badare a lui aprii la lettera;

"Ciao y/n, come stai?

Ti volevo dire che domani torno insieme a Blaise cosi ho la possibilità di stare almeno un giorno insieme a te, inoltre ho molto da raccontarti ma aspetterò a scuola, dirtelo per lettera non mi sembra idoneo.

Baci, Pansy."

Era Pansy, ma c'era d'aspettarselo, chi altro avrebbe dovuto scrivermi?

"Chi è?" chiese Theodore.

"Oh, nessuno di speciale, solo Pansy" dissi rimettendo la lettera nella busta.

"Mh, senti.. Ti andrebbe di fare qualcosa insieme io e te oggi pomeriggio?" chiese.

"Certo, cosa vorresti fare?"

"Ecco, potremmo uscire per una passeggiata e poi andare a Hogsmeade insieme, che ne dici?" mi chiese sorridendo.

Era un appuntamento o qualcosa del genere? Non avevo mai pensato a Theodore come qualcosa di piu di un semplice amico, ma forse era arrivato il momento di uscire con qualche ragazzo e trovare la persona giusta inoltre la cosa di Regulus mi era passata e un po' invidiavo Pansy, aveva già una relazione magnanima.
Perché rifiutarlo? Theodore era un ragazzo davvero amabile e affascinante, quindi, decisi di buttarmi, un'altra volta.

"Ma certo, per che ora ci incontriamo?" chiesi.

"Facciamo per le 15.45" disse per poi alzarsi.

"Io comunque ora vado, ho da fare con un.. Beh un mio amico, a dopo"

"Va bene, a dopo"

Passai la mattinata in giro per la scuola leggendo un libro, ma andai a sbattere rudemente contro qualcuno. Era Luna.

"Oh scusami Y/n, sono la solita incauta, ho sempre la testa tra le nuvole, ti sei fatta male?" disse aiutandomi ad alzarmi.

"Non fa niente, tu stai bene?" chiesi turbata.

"Si non ti preoccupare, che stavi leggendo?" chiese interessata.

"Stavo leggendo le storie di Beda il Bardo, un libro sempliciotto, eppure non l'ho mai letto, anche Hermione a sentirlo si era meravigliata, è stata lei stessa a consigliarlo, ma per un livello come il mio, sembrerebbe un libro per bambini" dissi ridendo.

"Beh, sicuramente non è un libro per quelli della nostra età, ma è intrigante sai" disse guardandosi intorno.

"Se lo dici tu, ti credo Luna"

Passammo molto tempo a parlare, era davvero simpatica, non avevo mai capito perché tutti la trovassero bizzarra, solo perché fosse leggermente diversa nel suo modo di fare non andrebbe emarginata cosi dagli altri. Dopo un po' poi arrivarono le 15 e lei dovette andare.

"Mi dispiace doverti lasciare ora, ma devo andare a cercare la mia roba, tra non molto inizieranno le lezioni e io devo averle assolutamente" disse alzandosi.

"Vuoi una mano?" chiesi.

"Oh no, non fa niente, le troverò da sola, grazie lo stesso"

"Ma chi nasconde la tua roba?"

"La gente, loro lo fanno spesso, si allietano così, ma ormai mi sono abituata"

"Ma è terribile, davvero non vuoi una mano?" chiesi.

"No no tranquilla, ora devo andare, ci vediamo" disse allontanandosi saltellando.

"Ciao"

Vista l'ora decisi di tornare in camera mia e prepararmi a breve avrei dovuto incontrare Theodore, ero molto euforica all'idea, non sapevo esattamente se fosse un appuntamento o no, ma sembrava di si allora decisi di prepararmi precisamente per l'occasione.

Mi truccai leggermente, con un leggero lucidalabbra, un po' di mascara, e l'eye-liner, a me non è mai servito molto mascara in verità, ho sempre avuto le ciglia già lunghe.

Misi una minigonna blu con delle calzamaglie sotto, vista la stagione ancora fredda e rigida, con un maglioncino nero, gli anfibi, e lasciai i capelli sciolti.

Alle 15.45 mi smaterializzai al lago nero, Theodore non era ancora arrivato perciò decisi di sedermi a poca distanza dalla riva aspettandolo. Dopo 10 minuti ancora niente, ma pensai che fosse solo in ritardo, quindi rimasi ancora li ad aspettarlo nonostante il gelo che portava il vento, avevo ormai tutto il viso roseo.

In seguito Theodore si fece vivo dopo mezz'ora di tempo.

"Ma sei forse impazzito? Farmi aspettare così tanto? Pensavo ti fosse successo qualcosa, se mi dai un orario devi anche rispettarlo, che cazzo Nott, stavo pure schiattando dal gelo in questo posto" dissi sbuffando e alzandomi.

"Scusami y/n, sono stato indaffarato e ho finito in ritardo, per farmi condonare appena arriviamo a Hogsmeade avrai una sorpresina" disse per poi prendermi la mano e iniziammo a camminare.

In quel momento il cuore mi batteva come non mai, quasi mi sbottava fuori dal petto, ero diventata ancor piu rossa di quanto già non lo fossi per via del vento. E questo lui sembrò notarlo, difatti si fece scappare una risatina, per poi sedersi sul prato e successivamente mi sedetti vicino a lui.

"Sai non sono mai venuto qua in verità, non mi aveva mai preso molto come posto, ma ora ne capisco il fascino, è molto tranquillo e calmo" disse mettendosi le mani dietro la schiena e guardandomi.

"Io invece vengo spesso qua, mi aiuta a pensare ma soprattutto è il luogo piu tranquillo che io conosca, il mio preferito direi, dopo la biblioteca naturalmente" dissi ridendo.

Mi misi i capelli dietro l'orecchio, mentre il vento varcava i miei capelli lunghi. Dopo pochi secondi mi accorsi che lui mi stava fissando e diventai rossa tutto d'un tratto.

"Che c'è? Ho qualcosa nei capelli per caso? O sulla faccia?" dissi impanicata, ero molto incagliata e a disagio.

"No, solo.. Sei davvero bella, come poche direi." disse sorridendo.

Quelle parole mi toccarono il cuore, di complimenti ne avevo ricevuti molti, ma questo mi sembrò il piu' autentico..

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