Ariella

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Ariella... il mio nome una delle poche cose che i miei genitori hanno fatto e che mi piace. La famiglia Carter è sempre stata une delle più potenti degli USA ma le cose non potevano andare sempre bene quindi ecco che si ritrova con una donna come unica erede. Sono cresciuta in una prigione dorata che di dorata aveva solo le pareti perché per me è stato un incubo. Mio padre credo che abbia scambiato con me sì e no dieci parole in tutta la mia vita e mia madre beh non posso definirla tale perché non mi ha mai cresciuto. Vedevo i miei genitori solo agli eventi importanti. Sono cresciuta con uno stuolo di tutori e babysitter e di loro non ricordo assolutamente nulla perché venivano cambiati non appena mi legavo troppo a loro perché secondo mia madre non è una cosa da famiglia per bene legare con la servitù... L'unica che però era immune a questo trattamento era la governante, zia Alice. No lei non è mia zia ma io la chiamavo così. Faceva la rigida davanti ai miei genitori e sembrava che fosse una governante inglese del novecento ma quando eravamo sole era tutt'altro. Mi ha insegnato a cucinare i dolci, ad essere gentile, ad amare le piante e ad aiutare le persone.

Tornando ai miei genitori, loro hanno provato ad avere un figlio maschio ma ahimè sono rimasti solo con me. Mi hanno cresciuto per essere la perfetta moglie trofeo di qualche uomo ricco ma figuriamoci se li davo retta. A soli 20 anni ho finito il college dopo una laurea in economia. Sono andata via di casa e da San Francisco mi sono spostata più a sud e mi sono stanziata a Los Angeles che devo dire è perfetta per me. Dopo la laurea i miei genitori mi hanno aperto un conto in cui hanno messo i soldi che volevano che usassi per viaggiare. Io però li ho spesi per iniziare il mio business. Ho iniziato con poco investendo in piccole imprese e locali della zona sino ad arrivare a guadagnare una certa somma per il mio grande progetto: uno studio di marketing e finanza. Al momento lavorano nel mio marchio duecento persone.

Dietro alla mia maschera di donna di acciaio ho un cuore e senza molta pubblicità mi occupo di una fondazione benefica, Ella Foundation. Nessuno, a parte la mia migliore amica e pochi altri, conoscono la sua fondatrice che sarei io e ancora meno sanno che a gestirla ci penso io personalmente. Creare una fondazione che si occupa di aiutare le persone poco fortunate era uno dei miei sogni da bambina ma è sempre stato un mio segreto perché so che i miei genitori non mi avrebbero mai sostenuto. So che loro fanno beneficenza ma il loro scopo non è certamente senza lucro. Ho dovuto lavorare duramente per permettermi una fondazione di tale portata ma ne è valsa la pena.

Adesso ho 28 anni e non credevo che sarei potuta arrivare a questo punto. Sono sempre stata una lavoratrice accanita e siccome gli affari stavano andando bene ho deciso di ampliare i miei investimenti e adesso possiedo locali in tutta la West Cost, una catena di alberghi in tutti gli USA, una compagnia aerea e sono azionista di altre aziende sparse un po' per il globo.

Per quanto riguarda la mia vita sentimentale, beh non esiste. Ho avuto qualche flirt qui e là e qualche "amico" con cui scaricavo la tensione ma mai niente di serio.

A Los Angeles ho conosciuta Erica, ci siamo conosciute in uno dei miei locali mentre era alquanto ubriaca dopo che aveva scoperto che il fidanzato la tradiva. Abbiamo legato quasi subito ed è raro perché solitamente non lego molto con le persone e preferisco starmene sola ma lei mi ha colpito. Siamo simili ma allo stesso tempo opposte ed è questo che ci rende un duo perfetto. Lei è un avvocato straordinario e oltre ad essere il mio avvocato personale mi ha aiutato a mettere in piedi la mia fondazione e non potrei esserle più grata.

Per quanto riguarda la mia vita non vivo nel lusso come facevano i miei genitori e non esagero nel mostrare la mia ricchezza. Posso permettermi di soddisfare i miei capricci senza guardare il cartellino e questa è vera ricchezza. Senza esagerare ho comprato una villa sull'oceano con una piccola spiaggia privata. La casa non è molto grande ma è perfetta per me e se volessi avere qualche persona in più. Sono quattro camere da letto al piano superiore mentre a quello inferiore ho un enorme soggiorno che si affaccia sull'oceano e una cucina openspace. Il tutto è completo dal mio studio, una piccola palestra e una piscina interna. La casa è ben illuminata perché è praticamente tutta vetrate. Insomma, ho la fortuna di poter vivere vicino ad uno spettacolo simile e mi ostruisco la vista con dei mattoni? Anche no.

Ho scelto questa casa perché adoro passeggiare sulla spiaggia e sentire solo il suono delle onde dell'oceano. Potrei passare ore a fissare l'orizzonte: è come se calmasse la tempesta che porto dentro. All'inizio avevo preso in affitto un attico vicino al mio ufficio, per evitare il traffico mattutino, ma quando ho guadagnato abbastanza mi sono comprata una villa che si affaccia al gigante blu. Lì c'è la mia pace e lì adoro stare...

Per quanto riguarda i miei genitori invece, li vedo poco, solitamente solo al gala di inizio anno e ne sono grata. I miei risultati sono sotto gli occhi di tutti, almeno quelli che voglio far vedere, ma loro sono preoccupati per altro. Per loro devo trovarmi un uomo a cui mio padre lascerà l'azienda di famiglia... perché io non sono abbastanza ovviamente infatti non ho creato un impero da sola...

Il loro comportamento non mi ferisce più di tanto tanto come detto otto anni fa sono andata via di casa e mi sono fatta una nuova vita lontana dall'arretratezza dei miei genitori e non potevo fare scelta migliore.

La mia curaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora