9. Possibilità

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Mi ero promessa che avrei cercato di allontanarmi da Axel e mi sono ritrovata a parlare con lui per più di un'ora

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Mi ero promessa che avrei cercato di allontanarmi da Axel e mi sono ritrovata a parlare con lui per più di un'ora. L'effetto che quell'uomo mi fa è inspiegabile. Ha ragione nel dire che ho cercato di evitarlo in tutti i modi dopo il nostro ultimo incontro ma non avevo altra possibilità. Non rovinerò la sua famiglia solo perché sono attratta da lui e poi tra me e la madre di suo figlio non ci sarebbe competizione: deve per forza scegliere lei.

Ho smesso di andare alla grotta perché sapevo che lui era lì. Ogni sera, se devo essere sincera, andavo e lui era lì. Vorrei tanto avere una possibilità, una sola ma so che devo togliermelo dalla testa.

A complicare di più le cose sono i miei genitori che hanno richiesto la mia presenza per il gala di beneficenza che ospiteranno il mese prossimo. Non che a loro importi e se venissero a sapere che spendo una fetta relativamente ampia del mio patrimonio per fare del bene veramente sarebbero troppo delusi da me, più di quanto lo sono già. Per fortuna le loro chiamate sono rare e con il solo scopo di informarmi che la mia presenza è richiesta per l'immagine della famiglia. Sfortunatamente ho ricevuto una di queste telefonate durante la settimana scorsa e il mio umore non ha fatto altro che peggiorare da allora. A volte vorrei cambiare numero e non farmi più trovare da loro ma ogni volta qualcosa mi frena anche se non ho ancora compreso cosa.
Mia madre ha avuto la decenza di lasciare alla sua segretaria l'ingrato compito di informarmi dei dettagli. La signora Lancaster è stata molto gentile a dire la verità però il fatto che i dettagli mi siano stati detti nello stesso modo in cui sono stati ricevuti da tutti gli altri invitati mi ha leggermente fatto rimanere male. La cosa non mi sorprende ma ogni volta mi ferisce.

Mentre sto ancora fantasticando su Ax per distrarmi dai pensieri sulla mia famiglia sento il mio telefono squillare. Con mia sorpresa è di nuovo mia madre: due volte in una settimana, sarà morto qualcuno...

LEILA: Ariella mi aspetto il meglio di te alla festa. Ti presenterò il tuo fidanzato. Ti ho inviato l'abito e la mia sarta anche se spero che tu abbia le stesse misure dell'anno scorso...

Detto queste mette giù il telefono senza nemmeno darmi il tempo di rispondere. Sono stanca di questo suo comportamento e non voglio tollerare altro disprezzo. Tralasciano il commento non molto carino sulle misure... che non mi ha afflitto perché sono felice con il mio corpo ma avrebbe potuto farlo se fossi stata sensibile e lei non mi conosce affatto, non posso permettere a loro di scegliere il mio "fidanzato". Non voglio nessuno dei loro soci o figli di tali in mezzo ai piedi. Non voglio dire che sono tutti cattivi perché...beh Ax... ma voglio scegliere io se avere un uomo al mio fianco.

Con il sole ormai tramontato e le luci della città che iniziano ad accendersi sento bussare alla porta del mio ufficio. Pensavo che la mia segretaria se ne fosse già andata e anzi addirittura pensavo di essere rimasta sola... Dalla porta entra Erica che subito si accomoda sulla sedia di fronte alla mia scrivania e si toglie i tacchi.

ERICA: Mi stanno uccidendo...

ARIA: Sei stata in piedi tutto il giorno?

ERICA: Si e sono sfinita. Tu come mai ancora qui?

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