23.Cattivi pensieri

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Non ho mai festeggiato il mio compleanno e solitamente passava inosservato come uno dei tanti giorni

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Non ho mai festeggiato il mio compleanno e solitamente passava inosservato come uno dei tanti giorni. I primi anni, Erica ha tentato di convincermi a fare qualcosa ma io non ne ho mai voluto sapere. Ax mi ha sorpreso e oltre a quella piccola festa mi ha regalato un magnifico orologio completamente nero identico al suo. Credo di averlo apprezzato una volta lamentandomi che gli orologi da donna sono spesso colorati e lui deve avermi ascoltata nonostante stessi più blaterando tra me e me

Ormai credo di essere arrivata al punto di essere follemente innamorata di lui e so già che separarmi da Ax mi distruggerà completamente. Non mi sarei mai immaginata che ci saremo legati così rapidamente...

Dopo la festa gli ho aperto il mio cuore anche se ormai stava già dormendo ma spero che il messaggio sia recepito. Io non smetterò mai di amarlo e spero che lui un giorno lo capisca e possa capirmi. La realtà è che non è stata colpa mia, anche se i miei genitori me ne fanno una colpa, ma è solamente successo. Sarebbe potuto succedere a chiunque e invece è toccato a loro. La loro unica preoccupazione non ero ovviamente io ma la reputazione e il destino della famiglia. Mi sono sentita inadeguata e credo di essere ancora nella fase di negazione dalla quale non so quando riuscirò ad uscirne...
Forse un giorno qualcuno lo accetterà e io non mi sentirò più così in colpa e lo accetterò a mia volta ma sino ad allora...
La cosa che fa più male è che sto assaggiando la felicità e cosa sia davvero avere una famiglia ma so che presto mi verrà tolta. Non credo che Ax mi accetterà mai...

Ho iniziato a richiudermi in me stessa e so che non mi farà bene ma non so cos'altro fare. Sono un paio di giorni che cerco di parlare il minimo possibile con Ax e so che lui non ha colpe ma a volte non riesco nemmeno a guardarlo in faccia. Certamente non dopo il discorso di due sere fa quando ha parlato di un futuro insieme e ha usato la parola nostra famiglia...

Questa sera non riesco proprio ad avere la sua presenza vicino a me e quindi gli ho mandato un messaggio dicendo che dopo il lavoro sarei tornata a casa. Esattamente come ieri...
Credo di aver saltato il pranzo... o forse no... non ricordo e non avevo nemmeno voglia di cucinare quindi per cena ho solo addentato una mela.

Verso le dieci sono ancora in giro a vagare per casa senza in realtà una meta. Ero indecisa se andare a dormire o farmi una passeggiata, quindi, sono seduta in giardino a guardare le poche stelle che resistono all'inquinamento luminoso della metropoli.

Ad un tratto sento chiamare il mio nome dalla spiaggia e capisco subito che è Ax.

Apro il cancello che dà sulla spiaggia e in silenzio gli faccio segno di seguirmi. Mi risiedo nello stesso punto dove ero prima mentre lui lo fa nella poltrona di fianco.
Rimaniamo qualche minuto in silenzio

AX: Amore se ho fatto qualcosa che ti ha ferita, dimmelo. Non era mia intenzione farti del male

ARIA: No Ax non hai fatto nulla di male

AX: Allora cosa ti prende? Sono due giorni che non ci vediamo...

ARIA: Avevo bisogno di un po' di tempo

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