7. Affetto

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Ero nervosa per l'incontro con Russell ma devo dire che non ne avevo alcun motivo

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Ero nervosa per l'incontro con Russell ma devo dire che non ne avevo alcun motivo. Avrei dovuto aspettarmi che Ax e Axel fossero la stessa persona non appena ci siamo scambiati la mano perché ho provato le stesse sensazioni. L'unica cosa positiva è che non sono attratta da due uomini sposati ma solo da uno...
Perché l'unico uomo che ha attirato la mia attenzione deve essere già sistemato?

Comunque, oggi è sabato e sto aspettando Erica per cena.
Appena finito di apparecchiare sento il campanello e la signorina non è assolutamente abbigliata per una serata comoda e tranquilla sul divano come d'altronde lo sono io.

ARI: Erica sai che potevi venire in pigiama vero?

ERICA: Oh assolutamente no perché dopo cena usciamo e andiamo a divertirci. Amica non hai nemmeno trent'anni e non ti diverti nemmeno un po'

ARI: Non ho il tempo di farlo...

ERICA: Al posto di stare con me qui sul divano usciamo e ci divertiamo

ARI: Non è che l'idea di una discoteca mi alletti particolarmente... odio stare in mezzo alla folla, la musica ad alto volume, i posti troppo chiusi e non sono assolutamente paziente. So già che soffocherei.

ERICA: Il mio cliente mi ha invitato a passare una serata nel suo locale per ringraziarmi e quindi non solo abbiamo un invito e saltiamo la fila ma abbiamo anche un privè tutto per noi e quindi niente calca. Dai che per una volta puoi lasciarti andare. Non vuoi festeggiare l'affare milionario che hai firmato con Russell?

ARI: Prima e ultima volta che mi convinci...

Finito di cenare vado a farmi una rapida doccia mentre Erica cerca qualcosa nel mio armadio. Quando esco la vedo che ancora non ha trovato nulla

ARI: Non hai trovato nulla?

ERICA: Hai solo abbigliamento da ufficio... ma non hai nulla per la discoteca.

ARI: Non ci sono mai andata per divertimento ma solo per affari...

Prendo un jeans nero con un top dello stesso colore con uno scollo a cuore. Solitamente uso questo completo con un blazer colorato ma secondo Erica non era un'opzione plausibile quindi andrò con le spalle scoperte...
Per dare un po' di colore ho messo delle decolleté argentate e ho preso una pochette dello stesso colore.

Ora che siamo pronte prendiamo la sua macchina e andiamo verso il locale più conosciuto e affollato della città.

Appena arriviamo, Erica mostra il nostro invito e il bodyguard ci fa subito entrare. Entrati dentro sembra di stare in un mondo parallelo fatto di luci e ombre. Sembra che in mezzo alla pista ci sia un unico corpo dalle mille braccia che si muovono a ritmo di musica.

Come previsto mi sento già soffocare ed Erica accorgendosene mi trascina al piano di sopra dove ci accomodiamo su dei divanetti. Da qui vediamo tutta la pista ma loro non vedono noi in più la musica non è troppo alta grazie al fatto che le casse sono sotto di noi.

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