4. Confessioni

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L'altra sera ero molto stressato e quindi decisi di farmi una passeggiata per conciliarmi il sonno

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L'altra sera ero molto stressato e quindi decisi di farmi una passeggiata per conciliarmi il sonno. L'incontro che ho avuto è stata sorprendete perché non riesco a togliermi dalla testa Aria. L'obiettivo della passeggiata non è ovviamente riuscito perché anche se parlare con la sconosciuta mi ha aiutato, ho passato l'intera notte a pensare a lei.

L'unica fonte di luce che avevo a disposizione era quella della luna che trapelava tra le rocce e quindi non ho un'immagine nitida del suo aspetto. So per certo che ha una voce melodiosa e il suo profumo era divino. Abbiamo passato ore a parlare ma è come se il tempo non fosse passato perché sono stato troppo bene con lei. Ero completamente a mio agio e non è stato difficile confidarmi  nonostante io sia un tipo solitamente molto riservato. Le sue parole e il suo modo di parlare mi hanno ammaliato completamente. Non avrei voluto separarmi dalla sua presenza.

So solo il suo nome e che abita dall'altra parte della scogliera. Sto cercando di frenarmi dall'andare a suonare al suo campanello. Ma anche se andassi cosa potrei dirle? E soprattutto cosa potrei offrirle? Sono un uomo sposato con un figlio e zero tempo libero. Questa donna però mi ha stregato e non ho la minima idea di come abbia fatto. Come è possibile che senta questa forte attrazione verso di lei? Non ho mai provato nulla di simile e figuriamoci nei confronti di qualcuno che a malapena conosco e che anzi non conosco affatto.

Mentre il mio monologo interiore continua senza sosta mi siedo nel mio studio di casa per sbrigare alcune carte. Verso metà mattinata sento bussare alla porta. Odio essere disturbato quando lavoro e spero per chiunque sia alla porta che sia qualcosa di importante.

A mia sorpresa dalla porta entra mio figlio Clay con dei fogli e i suoi colori.

CLAY: Buongiorno papà

Ha il sorriso più bello del mondo ed è capace a sciogliermi completamente. Come ho fatto a dimenticarmene?

AXEL: Buongiorno a te piccolo. Hai bisogno di qualcosa?

Ho capito cosa vuole e sinceramente mi si sta riscaldando il cuore.

CLAY: So che stai lavorando e nonna Alice mi ha detto di non disturbarti ma volevo colorare qui. Sono stata bravo l'altro giorno...

Non solo è stato bravo ma mi ha reso felice passare con lui il pomeriggio quindi mi alzo e dopo avergli posato un bacio tra i capelli metto una sedia vicino alla mia e tolgo delle carte per fargli spazio.

CLAY: Grazie papà ti voglio bene

Sentire le sue piccole braccia stringermi a lui per poco non mi ha fatto commuovere. Amo mio figlio e non mi pentirò mai abbastanza per averlo trascurato per tutto questo tempo. All'inizio eravamo inseparabili e non potevo passare più di due ore senza vederlo ma poi le cose sono cambiate. Mio padre ha lasciato tutto nelle mie mani, Chanel si è allontanata e ho iniziato a sentirmi perso chiudendomi poi in me stesso.

Ad un tratto mi accorgo di star fissando Clay che sorride mentre sta disegnando quella che sembra una nave dei pirati

CLAY: Tutto ok papà?

La mia curaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora