Colpa delle Stelle

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I giorni di Pasqua sono per me moooolto pieni di cose da fare (e sono anche indietrissimo con i compiti... dannato latino!) ma spero di farmi perdonare con questo capitolo, che rivelerà molte cose e nel quale ci sarà un bel colpo di scena che complicherà la vita ai nostri Draco ed Hermione (si, più di Luke)

Non potremmo mai amarci... siamo sbagliati... io non sarò con te... devi spiegare troppe cose... sparisci per sempre.

Per sempre.

La forza di quell'affermazione colpì Draco come non mai mentre correva verso l'ufficio di Silente, spingendo malamente chiunque si trovasse lungo il suo cammino, anche della sua stessa Casa.

"Sorbetto al limone"  quasi urlò respirando forte per riprendere fiato prima di ricominciare a correre per le scale.

"Signor Malfoy riprenda fiato." sorrise pacato Silente accomodandosi sulla sedia e appoggiando i gomiti al tavolo come un bambino curioso.

"E' importante."

Il fatto che ora stavano dalla stessa parte non l'avrebbe convinto a trattare meglio quell'uomo.

"Se si riferisce alla signorina Astoria, si lo è."

"Come...?"

"Signor Malfoy, io so tutto quello che succede in questo castello, i signori Potter e Weasley, e la signorina Granger hanno smesso di fare domande al riguardo dal terzo anno."

"Io non sono il Trio d'Oro."

"No, non lo è. Lei è un cosiddetto pentito. La signorina Astoria sta avvisando via gufo Lucius in questo momento, mentre il professor Piton è a farle i bagali."

Perfetto, non valeva nulla e Silente glielo stava ricordando, Draco si chiese dove esattamente aveva sbagliato.

"Dove dovrei andare?"

"Dove tuo padre non oserebbe mai andare a cercare, in un luogo che i Mangiamorte non riescono nemmeno a pensare, in una casa che, per il mondo magico, non esiste." sorrise soddisfatto Silente.

"Grimmauld Place?"

"Londra babbana. Precisamente dai signori Granger."

Draco cadde letteralmente per terra.

"Porco Merlino, no!"

Non avrebbe condiviso la casa con dei luridi babbani, mai! Poi con i genitori di Hermione sarebbe stato anche peggio, una convivenza forzata con la tensione alle stelle.

"Non usi certe parole nel mio ufficio, signor Malfoy. Nessuno ti verrà a cercare nella Londra babbana a casa di due babbani genitori di una Sanguesporco. E' la soluzione migliore. La signorina Granger verrà con lei per la prima settimana, in modo che si possa ambentare, poi farà ritorno ad Hogwarts. Le invieremo le lezioni attraverso un pensatoio che sarà a casa dei signori Granger, chiaro signor Malfoy? Lei è già stata avvisata, come i suoi genitori, vi Smaterializzerete con me tra cinque minuti esatti. Ora, per farle capire, lei è in pericolo di vita signor Malfoy, glielo dico chiaramente: se la trovano, lei è morto.."

Draco si mise seduto, stremato da quella conversazione e finalmente cosciente del pericolo imminente. Sarebbe stato tra i babbani, senza magia, con niente da fare.

La porta si aprì, rivelando Piton con le sue valigie e Hermione.

"Come mai questa eleganza?" chiese Malfoy indicando la ragazza, che abbassò lo sguardo sul suo semplice vestito a fiori abbinato alle ballerine bianche. Bella.

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