Hermione quella notte rimase a parlare con Ginny. Non sapeva più che pensare: Malfoy era ancora indisponente con lei, eppure in quei pochi momenti in cui parlava del libro, sentiva qualcosa che li accomunava, qualcosa di tanto interessante quanto spaventoso. In fondo, chi non aveva mai avuto una cotta segreta per il cattivo ragazzo? Hermione non era stata da meno, un mese di due anni prima. Un mese e basta, poi il suo cervello si era ripreso l'orgoglio, aveva capito che lei doveva essere trattata bene. In quel momento però, si era trovata a pensare di nuovo a quanto fosse veramente affascinante Malfoy... magari una sera, per divertimento, per non pensare, per far ingelosire Ron... no, non era una sgualdrina e mai lo sarebbe stata. Continuò quindi a parlare con la Weasley, come un fiume in piena.
"... e poi ha detto quella frase! Quella frase che Darcy dice a quella gattamorta di Miss Bingley che non fa altro che andargli dietro! Ha detto che pensava ai begli occhi. Ma quando gli ho chiesto chi era la dama lui è andato via! E oggi! Insultare cosi Ron a Hogsmeade! Mi sono cosi arrabbiata che non volevo neanche scendere a cena! Non lo posso vedere!"
"Stasera non c'era a cena" rispose la rossa "è la seconda volta. Strano... poi non è da lui parlare citando un libro babbano."
"Oh non mi interessa, è un presuntuoso lurido figlio di Mangiamorte! E Pansy, quella oca! Oh Draco è mio, oh hai gli stivali sporchi di fango!" gracchiò Hermione imitando alla perfezione la voce della Serpeverde "oh ti arriva un cazzotto in faccia - avrei voluto dirgli. Idiota. E Draco non aiutava guardando il vuoto!"
"Draco?"
Da quando in qua Hermione chiama Malfoy per nome?"Malfoy dico."
Ginny era già partita in quarta, la stava guardando con gli occhi dolci, facendo una perfetta imitazione di una ragazzina innamorata. Qualcuno avrebbe dovuto farle fare un corso di teatro, pensò Hermione.
"Ma è intelligente. Sa sostenere una conversazione con te. Anche se vi insultate." replicò la Weasley. "Oh beh, Hermione, poteva andarti peggio, in fondo è solo il figlio di un Mangiamorte!"
"Gli stai dando ragione Weasley? E stai insinuando che... no." Hermione la colpì in faccia con un cuscino, sbuffando.
"Sto solo dicendo che mi sembra strano e che tu mi sembri strana. Lui però non è più quello di prima, non del tutto, non ti avrebbe mai rivolto la parola prima."
"Mhh si si... cioè no, è sempre lo stesso Malfoy idiota di cinque anni fa! Ti prego cambiamo argomento. Tu e Dean?"
"Lo lascio."
"Quando ti deciderai a fidanzarti con qualcuno che ti piace veramente?" chiese Hermione, guardando l'amica in modo significativo.
"Quando qualcuno che mi piace veramente si innamorerà di me." sospirò Ginny.
"Magari lo ha già fatto..." rispose Hermione stendendosi sul letto e facendo rimanere l'amica senza parole. Poi iniziò a pensare.
Draco - cioè - Malfoy, che accettava il libro, che citava il libro, e che vedeva più volte al giorno. Ci aveva parlato, per un attimo anche senza insultarlo. Era intelligente, sveglio e piacevole. Poi si rese conto di quello che stava pensando. Ci mancava solo il suo subconscio a fare l'avvocato del diavolo con le sue idee, quelle che aveva sempre avuto, quelle che le dicevano chi erano i buoni e chi i cattivi, senza essersi mai chiesta se potessero esistere in mezzo tante scale di grigi.
Draco non dormiva, e i pensieri dentro la sua testa non gli potevano essere più sgraditi.
Perché quando la sfioro quasi tremo, per aver paura di rompere una creatura tanto delicata e forte? pensò, per poi inorridire. Fantastico ora era anche poeta! Era come sbattere la testa contro il muro, solo che se avesse sbattuto la testa contro il muro, avrebbe sempre potuto smettere. (n.d.r. si ringrazia Jace *il cognome non lo metto perché è spoiler* per la citazione)
Basta Draco basta! Fa qualcosa!
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First Impression
Fanfiction"Orgoglio e Pregiudizio è la storia di come ci si provi a capire l'un l'altro" J. Wright Una Dramione un po' diversa, che nasce da un libro babbano, un libro da mezzosangue. E' per Draco, per quello che sarebbe potuto essere. PS: non so perché ogni...