First Impression

Il piccolo principe

And in this moment, I swear, we were infinite.

"Zio Harry passò pochi guai per aver usato la magia quando ancora non era maggiorenne, se l'è sempre cavata con queste cose al Ministero. Arrivati dai Dursley ancora non poteva fare magie, ma vostro padre si e fu un'estate memorabile per tutti e due. Bene, ora sapete tutto quello che dovete sapere sui vostri genitori, così che saprete il motivo se qualcuno a Hogwarst vi guarderà male. Ora su, piccole pesti, a nanna che domani inizia la scuola."

Ma Scorpius Severus Black e sua sorella gemella Ninfadora Diana , non volevano andare a letto. Gemelli, ma non potevano essere più diversi, almeno di aspetto fisico. Tutti e due alti Ninfadora era flessuosa come un giunco, e gli occhi della madre contrastavano con il biondo slavato dei lunghi ricci, mentre Scorpius era il suo contrario, i capelli castani e gli occhi ghiaccio del padre. Di carattere erano uguali: intelligenti e curiosi, con la passione per il Quidditch e una vena di pesante sarcasmo ereditata dal padre, a Hogwarts si sarebbero fatti riconoscere subito, e non solo per il loro cognome, anche se tutti sapevano che Draco Lucius Malfoy aveva rinnegato il cognome della sua famiglia, e ora era un Black. Lui, che era stato Mangiamorte, era felicemente sposato con Hermione Jane Granger, una Sanguesporco, ma la strega più brillante che Hogwarst abbia visto da molto tempo.

"Vogliamo sapere quello che successe il settimo anno!" implorò Ninfadora guardando la madre con i suoi occhi grandi e imploranti..

"assolutamente no, piccola incantatrice." si intromise Draco sorridendo "domani vi dovete svegliare presto."

Le due pesti si guardarono, guardarono il viso fermo dei genitori e poi capitolarono. Per nulla dispiaciuti, anzi elettrizzati sia dal racconto sia dal fatto che il giorno dopo sarebbero arrivati a Hogwarst, corsero verso camera loro, per poi fermarsi come se si fossero dimenticati qualcosa.

"Mamma, e se finiamo a Serpeverde?" chiese Scorpius.

"Ehi, io ero Serpeverde, e anche l'uomo di cui porti il nome Severus!" Draco si finse offeso "ma non preoccupatevi, potete scegliere."

"Davvero?" urlarono i gemelli in coro, speranzosi.

"Zio Harry ha fatto così, dai su, a letto."

E Scoprius e Ninfadora ubbidirono.

"Domani pomerigio sono di servizio." bofonchiò Draco.

"Il terribile Draco Malfoy è un Auror, e il primo Auror con il Marchio Nero." lo prese in giro Hermione.

"Anche il miglior Auror, insieme a Potter. Io e Harry siamo la squadra migliore, e lui è anche il capo dipartimento."

"Anche questo sembra irreale. Tu che chiami Harry per nome e, addirittura, ci lavori insieme?" sorrise accarezzando la guancia sinistra di Draco, lungo la quale spiccava una brutta cicatrice, che Hermione amava più di tutto, perché le ricordava l'amore di Draco per lei.

"Zitta donna. Pensi che saranno abbastanza forti per vincere le malelingue?"

"Ehi, Black, sono figli miei e tuoi, certo che sono forti. Mando un gufo a Harry e Ron per domani mattina."

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Hermione era diventata una donna bellissima. Quella mattina, per accompagnare i figli al treno e poi andare a lavorare, aveva scelto un vestito lungo fino al ginocchio rosso fuoco, che contrastava tanto con il completo verde del marito. I lineamenti delicati del viso esaltati da poco trucco elegante e un paio di pendenti d'argento, regalo di nozze di Narcissa, insieme ai tacchi alti, le conferivano un aspetto da principessa, anche se poco avrebbe potuto fare il vestito senza lo sguardo e il temperamente della fiera Grifondoro, che intimidivano e ammaliavano chiunque. Era cresciuta la piccola Hermione, aveva imparato a essere femminile, e la vita l'aveva resa forte, era quella donna su un milione che faceva impallidire tutte le altre e vicina a un altero Draco, formavano una coppia quasi regale. Sembravano distanti, in verità lei era rimasta la ragazza semplice di un tempo, con il carattere solare e la passione per i libri, e lui, nonostante la sua superbia, era molto più affabile di un tempo.