I fuochi di Valyria

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Questo capitolo è dedicato a te, , come hai visto, perché ascolti sempre tutti i modi in cui vorrei scrivere questa storia (che sono taaanti) e perché ci conosciamo da quando eravamo nella culla:)


Hermione aveva caldo. Lentamente aprì gli occhi e mise a fuoco quello che c'era davanti a lei, la sua camera babbana, i libri e la camicia di Draco. Si alzò spostando una mano che le circondava la vita.

La camicia di Draco... la mano.... Hermione urlò quando sul suo letto da una piazza e mezzo trovò un bellissimo biondo addormentato con la sua maglietta da uomo e il Marchio Nero che spiccava sulla pelle candida come un'accusa.

"Caffè." mugugnò Draco.

"Che ci fai qui? E se i miei lo scoprono? Non siamo più scesi ieri sera! Chissà che penseranno! Noi non abbiamo fatto niente e ci crederanno, tu che ne pensi, Draco? Ora alzati! Allora prima esco io poi esci tu e poi... per la barba di Merlino che casino!"

Draco alzò leggermente la testa, guardò un attimo Hermione e ricadde sul cuscino, riuscendo ad articolare una sola parola.

"Caffè."

"Draco Lucius Malfoy alzati!"

Il biondo si trascinò fuori dal letto e non si prese neanche cura di pettinare l'ammasso aggrovigliato dei suoi capelli biondi.

"Mi sono alzato, non svegliato." precisò, riuscendo con fatica a formulare una frase di senso compiuto scendendo lentamente le scale, seguito a ruota da un'Hermione ansiosa. Il tavolo era apparecchiato ma i genitori di Hermione non c'erano. Draco, senza porsi troppe domande, iniziò a sorseggiare il suo caffè, per poi passare alle uova, pancetta e bacon.

"I miei sono al lavoro, è tardissimo Draco! Sono le nove!"

Il biondo alzò un sopracciglio e si rimise a mangiare.

"Non sto scherzando, e ora passami il caffè!"

"No."

"Come no?"

"Ma ti sei vista? Sei schizzata. Ovvio che non ti do il caffè, diventeresti solamente più schizzata."

Hermione gli fece una linguaccia e Draco si ritrovò a pensare che quella era la più bella sensazione del mondo. Lei, lui, la mattina appena svegliati che facevano colazione insieme, dopo aver dormito vicini. Era questa la quotidianità che desiderava, con una donna come lei accanto che riuscisse a trasformare la noia giornaliera in una bellissima avventura. Velocemente nascose il caffè sotto il tavolo.

"Se mi dai il caffè, ricambio." le disse lei, sorridendo sorniona.

"Oh, e con cosa?" la Serpe rise.

"Vediamo... mhh.. Malfoy. Un bacio.." detto questo iniziò ad avvicinarsi a lui in maniera sensuale, così tanto da far chiedere a Draco se era proprio lei.

"Due baci" e inchiodò la sedia del biondo al muro.

"Tre baci..." e si mise sopra di lui, senza mai staccare il contatto visivo.

Draco le prese la testa tra le mani, stava per impazzire a vederla davanti a lui in quel modo. La baciò con foga, come se volesse fondersi con lei, alzandosi e mandando lei contro il muro. La sua testa esplose quando le toccò i seni e lei sussultò impercettibilmente, abbandonandosi completamente a lui. Lei era fuoco, fuoco vivo che lo divorava, passione senza tregua che non lo faceva dormire la notte, che lo rendeva pazzo, che lo consumava. Era di una forza e una bellezza tremenda, fiera e orgogliosa anche mentre si baciavano. Grifondoro per i coraggiosi, e la scintilla di coraggio, di audacia, di orgoglio, era quella che accendeva tutto ciò che Hermione faceva. Unica, forte, consapevole, sicura mentre interrompeva un attimo il bacio per sfilare la maglia a Draco e poi ammirare il fisico perfetto di quella Serpe che si era presa il suo cuore. Ma Hermione non è solo passione, pennsò Draco mentre la vedeva accarezzargli la linea degli addominali per poi stringerlo a se di nuovo, lei è anche casa. Finalmente aveva trovato un posto in cui stare, ed era bellissimo.

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