"GIORNO 38
È difficile da spiegare.
..."- Respiro solo se tu, Jennifer Niven
___________________________________________La tensione si sentiva, arrivava sino alle viscere. Il cuore di Will non smetteva di battere, la sua testa di pensare a cosa rispondere e le sue mani di sudare.
<<Okay... Cosa vuoi che ti suoni?>>.
Ci pensò ma non seppe bene cosa risponderle.
<<Non cose troppo difficili, è piccola, si romperebbe già questa notte>>.
<<Allora... Andiamo con la nostra canzone?>> azzardò.
Nives arrossì, tuttavia, non se ne vergognò e non ebbe problemi a farlo notare.
<<Come fai?>>, si girò, guardandolo in viso.
Facendo la stessa cosa, Will, aveva avuto modo di sentire il suo profumo più da vicino e la guardò negli occhi.
<<Cosa? A fare cosa?>>.
<<Ad essere così... Così... Brillante? Ti sminuisci sempre, eppure...>>.
Lui rise, riprendendosi dalla situazione e interrompendo il mood di disagio che si era creato.
<<Niv, c'è una cosa che odio fare: parlare di me. Solo perché quando l'ho fatto, mi hanno detto di stare zitto. Ma non preoccuparti, amo ascoltare te>>.
La ragazza si sentì tremendamente in colpa per aver parlato e fatto una domanda, probabilmente, inappropriata.
La realtà è che non lo fosse, semplicemente Will aveva dato una risposta espansiva: cose che non si dicono.
Quando era triste, da piccolo, sua madre aveva inventato un gioco stupido chiamato "confidenziale e segreto". Quando si sentiva triste, lo aiutava a sfogarsi. Le cose sono andate avanti così per un po', fino a che Will non ha più avuto bisogno di questo per comunicarle cose importanti.
Lei, infondo, non gli avrebbe mai parlato dello strano rapporto con la madre perché non lo reputava importante.
Stare con Will le faceva bene.
Avrebbe tanto voluto parlare di problemi con lui, dei suoi dubbi, delle cose che non capiva, dei sensi di colpa, dell'ansia, della paura, della voglia di sparire in mezzo alla folla, delle lacune improvvise, della strana sensazione di sentirsi pesante, del suo essere paranoica, del suo non venire mai giustificata, delle aspettative, delle insicurezze che provenivano solo da sé stessa, dalle domande a cui non sapeva dare risposta, del suo modo inusuale di vivere le situazioni sociali, dei problemi di cui la psicologa aveva detto essersi scocciata a risolvere -o, almeno, così aveva capito-, di tutto ciò ch non aveva mai detto a nessuno. Aveva voglia di farsi conoscere.
🍫🍫🍫
25 dicembre, ore 5:29
Silenziosamente, Will si affrettò a prendere una coperta perché a causa di una mosca che gli era passata affianco, s'era svegliato.
Notò di essere vicino a Nives, che utilizzava come cuscino le sue stesse mani. Si erano addormentati con la pianola aperta, di fronte a loro, e Will voleva coprirla con un pleid: di sicuro, le stava facendo freddo.
Dopo averlo fatto, decise di andare a dormire nel letto che -in teoria- avrebbe dovuto essere di Nives.
Sapeva che non se la sarebbe presa, se fosse rimasto con lei. Non gli andava di invadere gli spazi della ragazza.
Tuttavia, mentre stava per sorpassare la porta, si sentì stringere il polso. <<Dove vai?>>.
Gli occhi ancora chiusi, le labbra gonfie e i segni rossi sulla faccia a causa del viso poggiato per troppo tempo sulle mani, gli fece pensare a quanta tenerezza gli facesse.
Era Nives che con voce assonnata, l'aveva fermato. <<Vado a dormire>>, rispose mentre si libera va dalla stretta e si dirigeva verso la porta.
<<Puoi anche rest->>.
<<Si, va bene>>.
Anche se nervoso, si sistemò sul materasso e coprì entrambi con la coperta.
Quella notte, avrebbe dovuto fare attenzione a non russare.
🍫🍫🍫
La sirena dell otto era suonata e a sentirla era stata solo Nives che, purtroppo, era abituata a dormire poche ore a notte. Dopotutto, Will, il giorno prima le aveva anche detto che si sarebbero dovuti svegliare presto ma non ne conosceva il motivo. Pensò, per pochi secondi, che avrebbe dovuto svegliarlo.
Solo che guardandolo, le sembrava di vedere quei piccoli marchingegni del suo cervello in pausa per un attimo.
Pertanto decise, razionalmente, di lasciarlo stare e andarsi a sistemare nel bagno della camera che le aveva mostrato.
Uscì, facendo attenzione a non dimenticare nulla, soprattutto per evitare di svegliarlo con il suo 'via, vai'.
Aprì silenziosamente la porta e corse verso la stanza.
La tristezza la prevase: mentre la timidezza, quella che chiamava così perchè l'altro nome era pesante, andava via, lei aveva sempre più voglia di tornare a prima."Cosa mi stai combinando, Will?"
🍫🍫🍫
<<Buongiorno, Nives. Dormito bene?>>.
La ragazza fece un cenno affermativo con la testa.<<Mamma, hai visto Nives? L'ho pers- Ah, eccoti! Perché non mi hai svegliato?>>.
<<Pensavo che volessi dormire di più>> mentì.
<<Meh, su, mangiate: ci sono dei toast al cioccolato sul cucinino>>, affermò affrettata la made che subito dopo continuò:<<So che è il giorno di Natale, perciò auguri, ma mi dispiace comunicarvi che rimarrete da soli tutta la giornata>>.
Nives non seppe se esserne felice o spaventarsi: faceva freddo, non si poteva uscire. "Non possiamo restare a casa, è noioso, Che cosa vorrà fare? Giocheremo a Monopoly per tutto il giorno?", pensò.
<<I piccoli li porto con me, la nonna li vuole vedere. Sai Nives, quella stupida e tradizionalista suocera che ho non ha una grande considerazione di codesto elemento>>.
Mentre mangiava, il ragazzo si portò una mano alla fronte, vergognandosi.
<<Non è colpa mia se quella donna ha problemi a parlare della parità di genere>>.
Nives sorrise e lo guardò: chi altro avrebbe dato una risposta del genere e aperto una discussione così? Ovviamente, Will.
<<È sempre tua nonna e non ricominciare. Non ho tempo di litigare>>.
La madre uscì e i due ragazzini continuarono a mangiare, parlando del più e del meno, per capire cosa fare durante il resto della giornata.
SPAZIO AUTORE
La storia inizia a farsi più pesante e io spero solo di non stare trattando argomenti troppo forti in maniera inadeguata.
È passato un anno da quando ho iniziato a scrivere questa fanfiction. Il mio amore per Will e Nives è sempre lo stesso.
Ma da quei tempi, fino a qualche mesetto fa, stavo vivendo al massimo uno dei periodi più belli della mia vita. Purtroppo adesso non lo è. Spero di riuscire ad essere più attiva e di concludere la storia senza lasciarvi in sospeso.
Vi auguro un buon inizio delle attività scolastiche!!!🤍Io continuo a scrivere e a tenermi in allenamento, spero di poter tornare nel migliore dei modi!
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EPHEMERAL // Will Poulter
Fanfic[SOSPESA - QUASI FINITA] Vivere il mondo dall'esterno, sentirsi diversi, troppo monotoni per questa generazione. Con desideri grandi, aspirazioni a sogni irrealizzabili, la vita viene governata dalle paranoie e l'empatia la rende più difficile. Wil...