Capitolo 18

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Oggi è Halloween, e come ogni anno io e Carla lo festeggeremo in una discoteca a divertirci.

Subito dopo cena abbiamo iniziato a prepararci e dopo essermi lavata ed essermi passata la crema su tutto il corpo ancora in accappatoio inizio a sistemarmi i capelli e poi il trucco.

Mi avvicino alla cabina armadio facendo cadere ai miei piedi ciò che fino a pochi secondi prima mi copriva e infilo il vestito scelto per questa sera. È un semplice tubino che però non risulta per nulla semplice per via di tutti i brillantini argentati che lo coprono.

Come scarpe indosso dei tacchi del medesimo colore ed essendo che stranamente è rimasto un po' di tempo metto in ordine il casino che ho appena fatto in camera e in bagno.

Non appena Carla mi chiama per andare metto il profumo, prendo una borsetta rosa in cui metto il portafogli e il cellulare e la raggiungo fuori dall'appartamento.

«Sei bellissima. Ander questa sera resterà senza fiato sicuramente, invece Polo vorrà ucciderti» Scherza la bionda mentre si aprono le porte dell'ascensore.
«Ci sono anche loro?» Non so perché lo chiedo, è così scontata la risposta.
«Sì» annuisce la mia amica.

Appena il taxi ci porta a destinazione lo paghiamo e ci affrettiamo a scendere.
Per fortuna non c'è fila ora, così entriamo subito e raggiungiamo gli altri che per mia fortuna sono al bancone del bar.

«Un Quattro bianchi al Maracujá» rispondo al barista che mi ha chiesto cosa volessi da bere.
«Già bevi sorellina?» dice scherzosamente mio fratello.
«Certo che si, anche perché se devo sopportare a voi due che vi limonate tutta la sera ci vuole!» scherzo anch'io riferendomi a lui e alla mia amica.

Appena il cocktail arriva lo scolo e ne ordino subito un altro.
Questa sera voglio decisamente divertirmi.

                                     ~•~

Sarà circa un'ora e mezza che sto ballando al centro della pista. I miei piedi stanno decisamente chiedendo pietà e un po' di riposo, così decido di andare in zona fumatori, che sarebbe poi un giardino, a prendere un po' d'aria e sedermi un po'.'

Appena trovo un posto per sedermi mi accendo una sigaretta e la mia attenzione viene attirata da una coppia che litiga rumorosamente. Sta parlando solo la ragazza attualmente, e mi sembra proprio di conoscere la sua voce.

«Hai dormito con lei e dovrei stare calma? Tu sei un pazzo! Mi spieghi cosa ti passa per la testa?»

Bene, la voce da gallina di Alexis è davvero inconfondibile, e a quanto pare ha saputo che io o qualsiasi altra ragazza abbia dormito con il suo ragazzo.

Ad un certo punto me la trovo davanti di spalle andare verso l'entrata del locale, così mi volto e vedo Ander con la testa tra le mani, così vado da lui, non so nemmeno io perché.

«Hei, come va?» gli domando attirando l'attenzione a me.
«Hei ciao, ho appena litigato con Alexis ma sto bene, passerà.» mi risponde lui, e a sentire ciò che ha appena detto addizionato a ciò che mi ha detto al mio compleanno mi viene voglia di tirargli un pugno, ma decido di trattenermi dal farlo e girare i tacchi per andarmene.

«Sei bellissima, come sempre d'altronde» mi sussurra al collo facendomi venire brividi ovunque.
«Dillo alla tua ragazza, non a me, magari sistemate le cose» gli consiglio abbastanza infastidita.
«È incazzata perché ha saputo che abbiamo dormito insieme. Lei in fondo sa che non la amo e che amo ancora te, per questo ce l'ha così tanto con te, Emma.»

Essere ubriaca e dover capire un altro ubriaco cercare di fare discorsi sensati è molto difficile per me.

«Se mi ami perché stai con lei?» mi volto verso di lui adesso, curiosa come non mai e senza filtri.
«Perché tu non vuoi stare con me e io ho bisogno di una distrazione per non cadere nel baratro» confessa in fine e io non so che pensare, la situazione in cui siamo entrambi non aiuta.

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