Lo spettro del palcoscenico

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SCIENZIATO PAZZO SPERIMENTA SU SE STESSO LA SUA INVENZIONE E MUORE.

Dopo il suo tentativo fallito di sperimentare il siero chimico che avrebbe tramutato tutto il genere umano in Spiderman, appena due settimane fa, Norman Osborne ritenta e questa volta a farne i conti è la sua stessa vita.
La scorsa notte, nei laboratori della Oscorp, è avvenuto qualcosa di davvero spaventoso. Lo scienziato ed imprenditore in persona ha provato su di sé il siero e sia lui che un suo fidato collega, hanno perso la vita per i gas chimici che si sono liberati nel laboratorio. Si dice che qualcun'altro anche fosse lì perché il corpo di Norman Osborne non è stato ritrovato. Solo il suo fidato collega, domani, avrà il suo degno funerale, insieme a tutti i suoi cari.

Che il bene superiore e la scienza abbiano tolto la vita all'imprenditore più stimato e allo scienziato più brillante d'America è ormai certo. Ma che fine avrà fatto il corpo senza vita di Norman Osborne?
Il figlio non si dà pace e ha assoldato una squadra speciale dell'FBI che possa cercarlo e ritrovarlo per lui.

Ma quello che ci domandiamo tutti è: Spider-Man farà qualcosa per aiutare Harry Osborne nella ricerca del padre disperso o rimarrà nell'ombra per qualche altro mese?

-Ti hanno preso per un inviato di "Chi l'ha visto"!- si lamenta Zayn posando malamente il giornale sul tavolo del caffè in cui stanno facendo colazione.
Louis alza le spalle, indifferente alla cosa.
-Lo fanno sempre. Sarà sempre in parte anche colpa mia, questo non riescono a capire tutte le persone che vorrebbero essere me. Quel Norman Osborne ha fatto un favore a tutti non trasformando un'altro umano in Spiderman.- risponde bevendo il suo caffè caldo.
-Si ma mi fa incazzare lo stesso!- protesta Zayn che quando legge certe cose sui giornali se la prende più di quanto abbia mai fatto Louis in tutta la sua vita.
-Pensa al nostro lavoro, quello ci fa essere più pensierosi di tutto il resto.
-Giá.. ma non abbiamo casi al momento di cui occuparci.
-Tu ne hai uno! Devi vivisezionare quel furetto, o lo hai già dimenticato?- lo prende in giro Louis.
Zayn si fa ancora più nervoso e lo minaccia con il giornale appena ripiegato.
-Sta attento a te Louis! La cena al covo la preparo io la maggior parte delle volte.
-Vuoi avvelenarmi?- ride l'altro.
-Non è escluso che io non lo faccia. Non vorrei lasciare New York con un supereroe in meno, visto che ha già perso uno scienziato brillante.- e detto ciò abbassa il giornale mentre Louis ridacchia.
-Piuttosto- riprende Zayn dopo un po' -tu ed Harry come ve la cavate insieme?- chiede l'amico.
-Che intendi?
-Beh, lo sai. All'inizio non lo volevi!
-Non lo voglio ancora Zayn. Sono fermo sulla mia idea, sarebbe stato molto più prudente lavorare da soli.
-Ma?
-Ma Harry è capace ed è brillante. Mi aiuta averlo vicino nei casi.
-E siete tornati a parlarvi?
-E tu che ne sai?- chiede stupito Louis, il quale conosce bene l'amico e sa che Zayn non si interessa molto a certi pettegolezzi.

Ha a che fare con cadaveri e morte tutti i giorni. Per lui la vita ha tutto un'altro sapore.

-Me lo ha detto Liam.
-E a lui chi lo ha detto?- poi però si corregge subito. -Certo.. Harry. Alle volte dimentico che quei due sono migliori amici..
-Quindi?
-Quindi parliamo il giusto ma solo di lavoro.
-E lui ha smesso di farti "la corte", diciamo cosi?
Louis lo guarda con un sopracciglio alzato.
-Liam questo non te lo ha detto?
-Si ma voglio sentirlo dire da te. Sei tu il mio migliore amico, no?
Louis sospira.
-No. Non ha smesso. Anzi.. ma almeno non fa più allusioni.
-E allora che fa?
-Mi guarda, di nascosto, in maniera esplicita.. fa lo stesso. Sai cosa? Alle volte penso anche di sognarmele certe cose. È solo che ogni cosa che fa ora la leggo nella maniera maliziosa in cui si è posto finora. Non lo so..
Zayn annuisce.
-Però è carino.
-È bello Zayn! Chiamiamo le cose con il loro nome.
-E allora?
-Allora cosa?- chiede Louis confuso.
-E allora qual'è il problema. È bello, lavori bene con lui, andate d'accordo. Una possibilità potresti dargliela.
Louis lo guarda allibito.
-Secondo te non volevo un partner perché non volevo mettere in pericolo una persona e mi faccio un fidanzato? Zayn ma come ragioni?
Zayn sorride.
-Mi sembra giusto.- poi controlla l'orologio e: -Andiamo a lavoro. È tardi.

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