-Ve lo ripeto: Bernard è l'uomo migliore che esista. Non è vero che mi ha tradita. Non stava con nessuna delle due.
-Ha confessato.
-Si sa che in condizioni di forte pressione si dicono cose non vere.
-Signora Charlesworth..
-Non sono stata io ad uccidere Elaine ed Alma. Erano mie dipendenti e per quanto alle volte ci fossero delle incomprensioni, non abbiamo mai davvero litigato!- afferma sull'orlo delle lacrime Regina.
Louis quasi le crede.Sembra sincera ma comunque sia lei non è da escludere dai sospettati.
-Lei era nella redazione quando Alma è morta.- riprende Harry dopo ore di interrogatorio -Magari aveva scoperto della relazione clandestina del suo compagno con Elaine e Alma.
La donna scuote la testa ancora ed ancora, singhiozzando.
-No, ve lo ripeto. Ero a casa la seconda volta, con le mie amiche. Possono testimoniare.
-I veleni agiscono anche dopo ore. Potrebbe averlo messo durante le ore di lavoro.Regina, a quell'ennesima accusa, cede.
Sospira distrutta e china il capo, asciugandosi le lacrime dal viso.
-Non sono stata io ma arrestatemi se pensate il contrario. Preferisco rimanere in cella con Bernard che qui da sola, con voi che mi tartassate in questo modo.
Harry sa che Regina non può essere incriminata. L'alibi per la serata del secondo omicidio è stato confermato e anche se potrebbe essere stata lei, magari in combutta con il marito, non ci sono prove sufficienti per dare una sentenza.
Così Harry guarda Louis, il quale annuisce subito capendo.
-Può andare..- mormora Harry a quel punto.
Regina Charlesworth impiega qualche minuto ad andarsene ma quando lo fa, lascia i due poliziotti da soli.
-Che ne pensi?- chiede Harry a quel punto.
-Che abbiamo due colpevoli possibili ma nessuna prova certa della colpevolezza almeno di uno dei due. Non abbiamo niente.- afferma alzandosi.La spalla gli fa molto meno male quel giorno.
La ferita ormai si è chiusa e pizzica leggermente ora ma il prurito è niente in confronto al dolore del giorno precedente.
Va molto meglio ora!-Torniamo a lavoro. Dobbiamo trovare una prova che ci lasci concludere questo caso.- mormora Louis avviandosi verso il suo ufficio.
Harry tiene il passo ed intanto riflette.Louis ha ragione.
Non hanno comunque prove anche se Bernard sembra essere il colpevole. Tutto è contro lui.
Anche Regina non scherza in quanto ad accuse ma almeno ha un buon alibi.Una volta di sopra, Louis si siede sulla sua sedia e stende la schiena, rilassandosi per quanto può.
Harry fa lo stesso e lo osserva quando il telefono dell'ufficio suona e, sempre ad occhi chiusi, Louis protende un braccio ed afferra la cornetta.
-Pronto.. si Randall.. bene. C'è altro?- un momento di pausa. L'espressione sul viso di Louis cambia improvvisamente e si fa rigido sulla sedia, mentre riapre gli occhi.
Harry capisce subito che qualcosa non va.
Louis sospira e si massaggia la fronte.
-Avvisa che andiamo subito.- e detto ciò riaggancia.
-Che succede?- chiede Harry preoccupato mentre Louis si alza ed afferra le sue cose velocemente.
-C'è stato un'altro omicidio collegato alla redazione.
-Quando?- chiede sconvolto il riccio.
-Questa mattina.Harry è rimasto senza parole.
Se è accaduto quella mattina ne Bernard ne Regina possono essere coinvolti nell'omicidio.
Erano lì con loro, sotto interrogatorio entrambi anche se in tempi diversi.-Magari hanno un complice.- tenta Harry mentre entrambi scendono le scale della Centrale.
-Forse ma la verità è che dobbiamo ricominciare comunque da capo ora. Siamo al punto di partenza.- ammette suo malgrado Louis, l'insoddisfazione di nuovo nei suoi occhi.
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Spiderman
FanfictionSalve ragazzi! Scrivo questo articolo per potervi avvertire. New York non è più quella di un tempo. Non si sta più tranquilli come una volta, i bambini non possono più giocare per strada senza avere paura e le feste in casa sono più sicure con la pr...