Muovo nervosamente la gamba sotto il tavolo. Sono sottoposta allo sguardo di Luke da ventisette minuti esatti.
-Sophie, - rabbrividisco. -raccontami del tuo ultimo bacio-
Sorride, ma il sorriso non arriva ai suoi occhi. Glaciali. Deglutisco, cercando di non far vedere quanto sono nervosa, ma probabilmente le mie guance mi tradiscono.
-Poco fa ho baciato una mela, prima di addentarla- ed è vero. E la mela era buona.
-Intendo una persona-
Sobbalzo, forse ho il singhiozzo, un effetto collaterale del nervosismo.
-Con te?- la mia voce si fa più acuta. Cazzofigatette.
Luke si alza da tavola, spostando la sedia e facendo un gran rumore. I suoi occhi, altrimenti azzurri, mandano bagliori infuocati. Sentendomi intimorita, quasi spaventata, mi allontano leggermente dal ripiano su cui ero appoggiata.
-Ti prego, non prendermi per il culo- sibila. E forse ho più paura quando sussurra che quando urla.
Vorrei voltarmi, uscire dalla finestra e buttarmi sotto la prima macchina che passerà.
Non riesco a parlare, non posso mentirgli, anche perché non voglio.
-N-non ero sicura di ciò che stavo facendo- lotto contro il groppo in gola e l'impulso di correre a prendere un peluche e stringerlo forte. -Ti giuro che- singhiozzo -sono stata una- un altro singhiozzo -stupida, cogliona, senza cervello, più di Michael, Calum e Ashton messi insieme-
La sua espressione si addolcisce, ma rimango ancora a debita distanza, per paura di uno scatto improvviso.
-Sì, lo sei-
Faccio una smorfia. Ero sicura che fosse d'accordo, ma sentire che lo pensa davvero è doloroso.
-Ti odio per questo. Ma ti amo, perché mi è impossibile impedirlo a me stesso- e dopo questa frase filosofica, esce dalla stanza.
Spalancando la porta, si sente un tonfo. Mi sporgo per vedere cos'è caduto.
Michael, Calum e Alex sono caduti l'uno sopra l'altro e ora Mike si sta lamentando. Sospiro e metto la testa fra le mani. Ho bisogno di uscire. E di cioccolato.
-Sophie- Ho appena posato la mano sulla maniglia, quando sento Ashton chiamarmi. Emetto un verso soffocato girandomi. Mi sento in colpa, in imbarazzo e incazzata con il mondo, tanto che potrei incontrare un cucciolo e urlargli contro. No okay, ad un cucciolo no.
-Ashton- abbasso la maniglia e comincio ad aprire la porta lentamente. Non ho voglia di parlare con il riccio.
-Dove vai?- si appoggia al muro con una spalla. Non so esattamente da dove esca il pensiero di Ashton in quella posizione, a petto nudo con una rosa in bocca tipo sexy ballerino di tango, comunque trattengo la bava.
-Io esco. Da sola, possibilmente- specifico.
-Oh-
Il senso di colpa mi riempie lo stomaco.
-Cioè, ho bisogno di stare da sola- dico più dolcemente.
Sì, da sola con Luke.
Silenzio, me stessa.
Passeggiando tra le vie tappezzate di volantini, mi fermo a guardarne alcuni. Uno in particolare mi colpisce: la gara di torte che si terrà domani, non lontano da dove abitiamo noi.
Decido che potrebbe essere un'idea per farmi perdonare da Luke, anche se so che non sarà semplice.
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It's A Secret || Luke Hemmings
Fanfiction-Credo di aver scoperto un tuo piccolo segreto...- -No, non penso proprio- -A no? Quindi se dico ad Ashton che ti piace...- Luke-SonoUnoStronzoColCiuffoAltoComeLHimalaya-Hemmings, vaffanculo. -Non oserai...- dico a denti stretti. -E invece oso- sor...