Fireworks

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C'è una sola ciambella sul tavolo.
Non vedo nessuno, quindi mi avvicino lentamente, senza fare rumore. Quei ragazzi hanno le orecchie più sviluppate dei lupi.
Controllo che non sia una trappola, cercando fili trasparenti intorno al tavolo, sotto di esso e, quando alzo la testa, la ciambella è sparita e Michael si trova davanti a me. Sta masticando e qualche briciola gli è rimasta intorno alla bocca.
-Perché mi odi così tanto?- alzo le mani al cielo.
-Ma io non ti odio. Ti voglio bene- sussurra Michael, stile bambino timido.
Torno in salotto, sconsolata, e trovo Luke che parla con Emily. Mi viene voglia di picchiare quella bionda finta e magari anche lui, solo per togliermi lo sfizio.
-Soph- Luke si alza e viene verso di me.
-Andiamo da qualche parte?- chiede.
Mi dimentico l'immagine di Luke e Emily vicini quasi subito. Da qualche parte? Adesso? Solo lui ed io?
-Hai qualche idea?-
Si morde il labbro e mi prende il polso -A dopo, ragazzi- urla e, senza aspettare la risposta, usciamo.
Questo ragazzo non ha capito niente. Avrei dovuto almeno cambiare i jeans, hanno una macchia di caffè sulla coscia.
-Ho una grande, fantastica, strabiliante idea-
Aspetto che la spieghi.
-Guarda- indica il palo davanti a noi.
-Non è acceso, magari si è bruciata la lampada...-
-Non la luce, guarda proprio il palo-
Un manifesto colorato è affisso su di esso. La scritta in rosso Luna Park spicca come fuoco.
Ah.
-Oh, oggi è l'ultimo giorno- questo significa...
-Fuochi d'artificio!- esulta Luke sorridendo.
Accidenti.
-Già. Bello- mi abbandono ad una risatina isterica.
Non sono per niente credibile, ma lui è troppo felice per badarci.
-Andiamo?- mi porge la mano, con la quale intreccio le mie dita.
Non voglio che una stupida fobia rovini questa giornata. Sarà stupendo perché avrò Luke accanto.

-Cazzominchia, Luke perché le montagne russe?- borbotto da circa dieci minuti, aspettando che la fila si muova. Intanto la mia ansia si moltiplica ogni secondo di più.
-Dai, Sophie, sarà divertente-
Prego di non vomitare, quando prendiamo posto sulla macchina del terrore.
Mi copro gli occhi con le mani -Dimmi quando finisce-
Luke sposta delicatamente le dita dai miei occhi. -Guarda me. Usami come punto fisso- dice puntando i suoi occhi azzurrissimi nei miei.
E sembrava così facile quando non sentivo la terra muoversi sotto di me. Luke guarda davanti a sé, ridendo e urlando, a volte si volta e mi sorride, io non smetto di guardare lui. Prendo un grande respiro, socchiudo gli occhi e mi giro, in modo da guardare dritto davanti a me, poi apro le palpebre e il vento mi fa lacrimare, ma non mi importa. Sembra di essere su un'altalena, quando arrivi talmente in alto che, scendendo, senti un vuoto nella pancia, un misto di strano dolore e affascinante stordimento. Un po' come quando sto con Luke.
Alla fine, mi sono pentita di non averlo mai fatto prima.
-Adesso cosa facciamo? Che ne dici di ques...no, quello!- mi guardo in giro, trovando sempre più attrazioni invitanti.
-Che cos'è?- ridacchia Lucas.
Scuoto le spalle -Scopriamolo-
La giostra è un insieme di sedili a forma di navicella spaziale che seguono un percorso fatto di su e giù, su e giù. Sempre più veloce.
Mi sento davvero euforica e sicura di poter provare tutto, anche questo.
-Dopo prendiamo lo zucchero filato- annuncia Luke.
-Come vuoi- lo trascino verso la giostra.
-Ho paura di schiacciarti- dico, quando ci sediamo.
Testa di limonata ride -Al massimo io schiaccio te-
Oh, è una sfida?
Cerco di spingere verso di lui il mio busto, ma resta immobile (a parte lo stomaco, a causa della risata).
-Okay, d'accordo-
Anche questa volta mi diverto un mondo, infatti rido solamente.
Ad un certo punto mi accorgo di stare stringendo la mano di Luke; sorrido, lui non se n'è ancora accorto.
La fossetta è quasi più tenera della sua risata. Vorrei imbottigliare questo momento, sigillarlo per poi tirarlo fuori quando vorrò ridere, ricordarmi di lui e dei suoi sorrisi, della risata stridula ma dolce, della fossetta più pronunciata da una parte, dei suoi occhi azzurri che lacrimano per il vento e perché non smette di ridere, dei suoi capelli scompigliati dal vento, probabilmente diventerà Tarzan quando finiremo la corsa.

Sento come se mille fuochi artificiali scoppiassero nel mio stomaco. Sono ancora piena di energie, forse a causa dell'adrenalina non ancora smaltita del tutto. Vorrei provare altre mille giostre, sembrano tutte così allettanti e i colori dei neon si mischiano come in una tavolozza troppo piena.
-Luke! Proviamo...-
Ma lui mi interrompe, posando le sue labbra sulle mie -Ora ci sono i fuochi- sussurra. I suoi occhi brillano divertiti.
Lo seguo fino ad un muretto, Luke riesce a sedercisi sopra con un salto, io resto ferma dove sono. Vorrei raggiungerlo, così provo ad issarmi sul muro, ma non ci arrivo.
-Credo di avere il culo basso, non arrivo a sedermi-
Luke ride; sento le sue mani sulla mia vita e una sensazione di vuoto allo stomaco quando mi solleva da terra. Oh, Dio. È Hulk.
Mi ritrovo accanto a lui, Luke ha posato il braccio sinistro sulla mia vita, siamo vicinissimi. Appoggio la testa sulla sua spalla.
-Mi piace qui- dico in un sussurro.
Siamo solo noi. Si sentono le urla dei ragazzi sulle giostre, risate, ma sembrano tutte lontane.
-Lo amo- risponde -Te-
Aggrotto le sopracciglia.
-Lo amo te?-
-Lo amo,- pausa -te. Amo te- scrolla le spalle.
Sorrido e lo bacio, perché le parole sarebbero superflue. Ho solo voglia di stare con lui, così, di baciarlo, di sentire il suo profumo, di vedere il suo sorriso, i suoi occhi... Ho solo voglia di lui.

HAI :-)

Bene, finalmente ho aggiornato. Scusate. Pensavo che la mia estate fosse una noia mortale (e in teoria lo è) ma non credevo di avere così poco tempo per scrivere. A forza di uscire e andarmene in luoghi fuori dal mondo e dalla rete internet.
Comunque,
Siamo al capitolo 20 e la storia è quasi finita.
Be' spero che questa ff continui a piacervi fino alla fine e...bon, vi saluto
Love you all xx

It's A Secret || Luke HemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora