Numi del cielo.
No, loro non c'entrano.
Sono i botti dei fuochi d'artificio che continuano a farmi sobbalzare.
Calma, Sophie, sarà il trentesimo che senti, smettila di saltare.
Respiri. Devo fare dei respiri profondi.
E riesco quasi a perdermi nei colori nel cielo. Il blu mescolato a tutte quelle luci rosse, oro, argento, verdi e azzurre e alle stelle.
È davvero... Oh, Dio un ragno!
Reprimo un urlo, prima di scoprire che erano i capelli di Luke che mi solleticavano il collo. Oh.
-Volevo chiederti una cosa- comincia.
Chissà perché non mi piace come suona.
-Sai, il patto...- ecco -È ancora valido?-Sinceramente non so cosa rispondere. Nel senso che lui può ancora chiedermi di tutto? O se mi piace ancora Ashton?
-Tu cosa dici?-
Mi guarda negli occhi e i rumori cominciano ad ovattarsi, non sono più botti, quelli che sento, ma colpi attutiti. Dato che quando mi guarda, il tempo rallenta. Come Crono, controlla il tempo, il ritmo del mio cuore in questo caso.
-Se tu fossi ancora innamorata di Ashton, potrei continuare ad usarti come assistente-
Faccio una smorfia alla parola usarti. Ma lo lascio continuare.
-Sei... Ashton, ti piace ancora?- lo vedo mordersi il labbro e serrare i pugni.
Scuoto la testa -No-
Che domanda stupida! Dopo che ci baciamo e quando sto così bene con lui, mi chiede se Ashton è ancora tra i miei pensieri. Ma questi sono già stracolmi di Luke.
-Quindi, se ti chiedessi di uscire con me domani sera, tu potresti dire anche di no- constata.
Annuisco. Lo guardo.
Lui mi guarda.
Cominciamo a ridere.
-Si- dico, dopo aver ripreso fiato.
-Si?-
-Uscirei con te-
Noto che comincia a rilassarsi -Oh bene- sorride ancora.---
Oh, Dio. Non mi ha neanche detto dove andremo. Spero sia un ristorante, perché ho fame, ho saltato la cena. Che stupida idea.
Beh, che sia una situazione elegante o informale, le Vans ci stanno sempre. Quindi le scarpe sono decise, manca il resto.Dove sono Ashlee e Alex quando servono?
-Sophie!-
Sussulto, sentendo Ashton chiamarmi da dietro la porta. Sto per abbassare la maniglia, ma mi accorgo di non avere praticamente niente addosso. Con uno scatto, raggiungo il letto, sul quale si trova una pila di vestiti più alta di me e infilo la prima cosa che capita.
-Avanti-
Il riccio entra con un sorriso in volto.
-Oh, speravo non fossi ancora vestita-
Spalanco la bocca e per un po' non spicco parola, non trovando una battuta adatta.
-Sei entrato qui solo per...-
-No.- mi interrompe -Volevo chiederti una cosa-
Oh ecco. Ci siamo: ha scoperto che ho usato una sua bandana e non l'ho rimessa nel cassetto.
Mi preparo al peggio. Qualunque cosa succeda, non devo tradirmi.
-Tu sai...-
-Scusa, non volevo usarla-
Fanculo all'autocontrollo.
-Cosa?- inclina la testa di lato, confuso.
Mi schiarisco la voce -Niente-
Non sembra convinto, ma sono certa che non voglia approfondire.
-Tu sai se Emily è fidanzata?-
Emily. La troia che ci prova con Luke, sapendo che è fidanzato. Con me.
-Cosa ne so io- sbuffo.
Sembra deluso. Spero non gli interessi quella sgualdrina.
Insomma, lui è mio amico, mi paga da mangiare, ci tengo ad Ashton! Non voglio che si innamori di Emily. Sembro un'egoista, ma quella ragazza non mi piace per niente.
-Beh grazie- fa per uscire, ma si volta e indica il mio letto -Quel vestito dovrebbe andare- e finalmente esce.Ashton aveva ragione. Il vestito è stupendo, chissà perché non l'avevo visto prima. La gonna è color pesca, il corpetto nero ed è davvero comodo.
Non avrei mai pensato di dire una cosa del genere su un vestito, dato che gli unici indumenti che uso sono pantaloni, jeans e magliette. L'unica cosa che mi infastidisce è l'aria fresca (che, tra l'altro, passa pure sotto il vestito). Spero che non mi venga il raffreddore.
Luke ha scelto un ristorante non lontano da qui; decidiamo di prendere un taxi e di spartire la tariffa della corsa.
-Sai, - comincia quando partiamo -non vedevo l'ora di portarti fuori a cena-
Strano, dato che mangiamo allo stesso tavolo ogni giorno.
-Intendi in modo da farmi mettere un vestito?-
-Intendo in modo da vederti nella versione femminile-
Gli tiro un pugno sul braccio, non molto forte, facendolo ridere.
Stronzo, non perde mai un'occasione per prendermi in giro.
Io posso essere femminile.
Tipo quella volta, quando mi hanno chiesto se preferissi guardare Michael e Luke giocare ai videogames o guardare una partita di calcio con Calum. Ho scelto la seconda, ma sembra meno da ragazzo, no?
Okay, sto sparando stronzate. Ma, capitemi, Luke Hemmings è seduto a neanche dieci centimetri da me.Solo il ristorante emana un'atmosfera di lusso. Sembra che la facciata sussurri "Qui spenderai tutti i tuoi risparmi. Vuoi farti un panino?".
E mi sento un po' in imbarazzo, sembro una barbona.
Luke deve essere una specie di medium, perché mi guarda, sorride e dice:-Sei bellissima-
Imbarazzata, mi limito a sorridere.
Finalmente entriamo. Probabilmente Luke aveva prenotato il posto mesi fa, se non anni, perché il locale è super affollato.
Circa dieci minuti dopo esserci seduti, arriva un cameriere a portarci qualcosa da bere.
-Avete già deciso?- al cenno positivo di Luke, tira fuori un taccuino e una penna.
Mi dispiace per tutti i cibi deliziosi che ho visto sul menù, ma uno mi ha colpito. Come sempre. La pizza margherita.
Anche Luke segue il mio esempio e ne prende una ai peperoni.
Sono sicura che sarà la serata più bella della mia vita. La serata perfetta.hai
Lo so: sembrava che fossi morta, ma hey, ho scoperto di avere una vita! I miracoli esistono.
Ed è per questo che aggiorno ora. E anche perché andrò in montagna la prossima settimana e vedo il ragazzo che mi piace, quindi sarò modalità stalker e scriverò al massimo la sera.
Okay, la smetto con la parte "NOBODY CARES" e boh, amo fly away, quindi seguo la canzone e volo via.
Love ya all xx
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It's A Secret || Luke Hemmings
Fanfiction-Credo di aver scoperto un tuo piccolo segreto...- -No, non penso proprio- -A no? Quindi se dico ad Ashton che ti piace...- Luke-SonoUnoStronzoColCiuffoAltoComeLHimalaya-Hemmings, vaffanculo. -Non oserai...- dico a denti stretti. -E invece oso- sor...