Coffee.

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Okay, io ho sempre detto che alle medie, la professoressa Withers avrebbe dovuto lasciarmi entrare nel gruppo di teatro.

Mi sono avvicinata al tavolo delle ragazze, tutte intente a mangiare i pancakes ricoperti di sciroppo. Nessuna di loro si è accorta di me fino a quando, mordendomi il labbro e imprecando mentalmente contro Luke, non mi sono messa a pulire il tavolo accanto, mettendo in "bella mostra il culo" citando il biondo deficiente che, nel mentre, rideva come se fosse un pazzo ubriaco. E probabilmente era così, togliendo ubriaco.

Ora fisso il bigliettino che una delle ragazze mi ha lasciato in mano; sopra c'è il suo numero di telefono.

-Ti bacerei solo per toglierti quell'espressione dal viso- Guardo Luke, inarcando un sopracciglio -e vederne comparire una peggiore- si affretta ad aggiungere

-Ma tu non hai lavorato, oggi?- incrocio le braccia al petto.

Lui scrolla le spalle -Non c'è molta gente-

E quindi devo fare tutto io. Che cazzo lo pagano a fare?

-E non cercare di cambiare argomento.- trattiene una risata -Mi dai il numero della tipa?-

Sbuffo, o forse era un ringhio? Accartoccio il pezzo di carta e lo butto nel cestino.

-No- scrollo le spalle. Se proprio lo vuole, lo raccoglie lui dalla spazzatura.

-Sento una vibrazione di gelosia-

-Cosa sei, un diapason? Questa cosiddetta "vibrazione di gelosia" è in LA, almeno?-

Luke ride, posizionando la lingua tra i denti e marcando la fossetta destra, la sinistra è meno accentuata. Strano, prima non avevo mai guardato la sua espressione mentre ride, così intensamente. Credo di aver appena sprecato sette minuti della mia vita a fissarlo mentre sorride.

-Sophie,- Ashton entra nel bar, facendo suonare la campanella sulla porta. -perché ci sono delle ragazze che ridacchiano e parlano di una cameriera lesbica, sul marciapiede qui fuori?-

Spingo la lingua sulla guancia e la mordo, per evitare di dire qualcosa. Qualunque cosa. Anche "Amo il mango" sarebbe una frase sbagliata da dire.

Ashton inarca un sopracciglio, probabilmente aspettando una risposta.

-Hai intenzione di rispondermi? Puoi rispondere anche tu, Luke-

Oddio no, è sicuro che il biondo sparerebbe una cazzata.

-Amo il mango- affermo.

Almeno ho evitato una catastrofe firmata Luke.

Entrambi i ragazzi mi guardano confusi. E anche le vecchiette dal tavolo.

Beh, non ho detto nessuna bugia, non ho insultato Luke, non ho minacciato di morte Luke, ho solo evitato una domanda che avrebbe potuto mettermi nei guai. Infatti se avessi spiegato ad Ashton perché mi sono comportata così, avrei dovuto spiegargli anche perché faccio ciò che mi dice Luke e sarei arrivata a rivelargli il mio sentimento segreto, ma non più tanto segreto, per lui.

-Mango?-

Ho detto mango, quindi sì.

-Sophie, cosa...?- Luke cerca di parlare, ma lo fermo.

-Sapete, ho sempre immaginato che il mango fosse tutto colorato dentro, invece è arancione! Non lo trovate un grande miracolo della natura?- gesticolo e credo di aver alzato troppo la voce.

Forse dovrei smettere di bere il caffè quando arrivo al lavoro. O almeno potrei evitare di metterci dentro tutto quello zucchero.

-Ha fumato i fiori finti che mettiamo sui tavoli?- sussurra Ashton a Luke, che però è intento a seppellire una risata nel profondo del suo stomaco, quindi non risponde.

It's A Secret || Luke HemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora