Dream

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CAPITOLO 4 "Dream"

#SOPHIE

Mi sveglio con un'improvvisa voglia di uscire. Sospiro e mi alzo, mi tasto la fronte: non ho più la febbre. Vorrei ballare la conga, ma non so come si faccia, quindi mi limito ad infilare una felpa e le mie Vans nere. Infilata la prima scarpa, cerco di fare lo stesso con la seconda, ma perdo l'equilibrio e cado in avanti.

-Porca troia!- urlo con la faccia spiaccicata sul pavimento in legno. Sento dei passi avvicinarsi e aprire la porta.

-Ma sei cogliona?- ride Ashton.

Mi siedo e mi massaggio il naso, è già tanto che non stia sanguinando.

-No, sono Sophie. Ahia- Credo di avere un bernoccolo. Tocco appena sopra il naso.

-Miseria banana!- Tolgo la mano. Minchia fa male. Forse il mio secondo nome è davvero cogliona.

-Dove stai andando?- alzo gli occhi verso Ashton, è appoggiato alla porta e sorride, mettendo in mostra entrambe le fossette.

-Ad Atene. Dove vuoi che vada?- Mi alzo e la testa prende a girarmi. Eh no, mi è appena passata la febbre, adesso basta.

-Vuoi venire con me- si schiarisce la voce -Cioè, vorrebbe degnarmi della sua presenza e prendere un gelato con me, modesto cittadino?- Fa un inchino. Sorrido, quando fa così lo adoro.

-Certo, comune mondano- mi avvicino e lo guardo negli occhi. Grande errore. Ora mi ci sono persa. Le sue iridi verdi mi ipnotizzano sempre, ora sta sorridendo e le fossette sono pronunciate. Ma mettere un dito tra quelle pieghe come sarà? Sophie, non osare. Scuoto la testa.

-L'ultimo che arriva fuori è una banana blu!- urlo scendendo le scale.

Sono quasi arrivata alla porta, ma sento una presa stringermi per la vita. Spalanco gli occhi.

-Michia, c'ero quasi!- allungo la mano nell'inutile tentativo di afferrare la maniglia, troppo lontana.

-E non ce la farai!- Ashton mi lascia i fianchi e mi supera, approfittando del mio shok momentaneo.

Aperta la porta, si gira e mi guarda -Oh, accidenti, abbiamo una banana blu in casa-

-Sticazzi, sono un'edizione limitata!- dico ridendo mentre esco.

Non c'è ancora aria di autunno, ma le foglie degli alberi cominciano a schiarirsi. Il parco ha cambiato colore: dal verde smeraldo di pochi giorni fa, ora sembra una tavolozza di un pittore, ricoperto d ogni sfumatura di rosso, arancio e giallo. L'aria è fresca, il sole è pallido, timido dietro le nuvole.

-Sophie?- guardo Ashton, la sua bandana rossa sembra messa apposta per oggi, si intona ai colori del paesaggio.

-Ashton?-

-Cono, coppetta o granita?- oh... Pensavo volesse dirmi qualcosa di più importante, tipo: "prenderemo un gatto! Ma io ne sono allergico, quindi ho optato per un cane." Che pensieri dementi.

-Granita alla menta. Tu che prendi?-

Domanda sbagliata: ora comincierà ad elencare tutti i gusti di gelato che adora, poi passerà ai pro e ai contro del cono e della coppetta e infine alle granite.

-Anch'io- Questo è strano. Avrei giurato che alla fine avrebbe scelto un cono cioccolato e fragola. Scrollo le spalle, deve essere il cambiamento di temperatura degli ultimi giorni. Poco tempo fa faceva talmente caldo che volevo trasferirmi in Alaska, ora preferisco l'Africa.

Ringrazio mentalmente chi ha inventato la granita e il gelato. Anche se fa freddo, io li adoro.  Ho appena finito di rinfrescare il mio palato con il leggero gusto di menta della granita, sono appoggiata con la testa sulla spalla di Ash, seduti sotto un albero nel parco e guardo il cielo.

It's A Secret || Luke HemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora