"buco nel petto"

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N.28

Cinque
Cinque:Finitela.

Faccio per andarmene ma vengo bloccato.

Diego:abbiamo notato che tra voi due non va proprio bene.

Li guardo uno per uno.

Cinque:cosa ve lo fa pensare.
Allison:prima dell'apocalisse e durante l'apocalisse, voi...sembravate andare d'accordo.
Diego:E adesso non vi rivolgete nemmeno la parola.
Cinque:non è successo niente, niente che vi riguarda. Lavoravamo insieme e basta.

Sento un rumore di un qualcosa che cade.

Mi giro notando che Klaus, evidentemente ubriaco, aveva fatto cadere un tavolino.

Klaus:c'è puzza di bugia qui.

Alzo gli occhi al cielo.
Mi lasceranno mai in pace?

Klaus:io te lo ho già detto.
Cinque:a me non interessa quello che pensate voi. Non ho bisogno dei vostri consigli inutili su come vivere le mie relazioni.
Diego:l'hai chiamata relazione.
Cinque:Diego non in quel senso...
Allison:Cinque perché devi fare sempre così. Vuoi sempre isolarti dal resto della famiglia come se noi non contassimo niente per te.
Cinque:io non ho detto questo. Il fatto è che sono sempre stato un lupo solitario. Non mi piace che le persone si intromettino nella mia vita. Catherine non mi piace. Lavoravamo insieme e basta. Fine della storia.
Allison:ho visto come la guardi.
Cinque:Allison io-
Allison:Cinque ascoltami bene. Adesso non voglio farti la morale. Sei un adulto, sei più grande di noi. E hai vissuto una vita terribile. Sei stato solo per tutti questi anni. E anche lei.
Tu hai bisogno di una persona che ti capisca, e lei lo può fare. Perché devi sempre crearti una fortezza intorno, non lasciando passare i sentimenti o qualsiasi altra cosa che possa migliorarti. La vita non è fatta di odio, apocalissi e calcoli matematici, Cinque. È molto di più. E adesso che non c'è più bisogno di scappare o fuggire, di combattere, e di uccidere...Vivi la vita che non hai mai potuto vivere.

Abbasso lo sguardo.

Cinque:non potete dirmi come vivere la mia vita.
Diego:non lo stiamo facendo Cinque.
Allison:ti stiamo solo dicendo di non chiuderti in te stesso per una volta.

La guardo.

Cinque:oh cazzate.

Mi teletrasporto. Non posso credere a quello che ho appena sentito.

I-io non mi chiudo in me stesso.

Stavo per tornare in camera quando...la vedo, era come al solito alla finestra.

Dalle sue labbra usciva un fumo bianco dato dalla sigaretta che stava fumando.

Cinque:volpe.

La saluto facendo un cenno con la testa.

Catherine:stronzo.

Ricambia il saluto per poi ritornare a guardare fuori.

Cinque:tutti qui discorsi mi riempiono la testa. Se solo avessero minimamente senso.
Catherine:sarà.

Alza le spalle passandomi la sigaretta.

Cinque:tu credi che abbiano ragione?
Catherine:sul fatto che io e te potremmo essere anime gemelle o roba del genere?

Annuisco distogliendo lo sguardo da lei.

Catherine:non penso proprio.

Sorrido.

Cinque:di tutte le cazzate che ho sentito dire dai miei fratelli, credo che questa sia la più bella.
Catherine:mhh credo di sì.
Cinque:credi?
Catherine:si. Non penso che troverò mai la mia anima gemella. Non so se esiste neanche questa roba.
Cinque:cosa?
Catherine:l'amore, e tutti i vari sentimenti che comporta.
Cinque:wow, se dici così inizierò a pensare che abbiano ragione.

Si mette a ridere e abbassa la testa.

Cinque:anche io la penso così...

Mi guarda e poi appoggia la testa sulla mia spalla.

Mi irrigidisco di colpo.

Che cazzo fa! Non lo so ma questo mi confonde ancora di più.

Catherine:siamo destinati a rimanere per sempre soli?
Cinque:lo abbiamo fatto fino ad adesso ragazzina. Cosa cambia?
Catherine:cambia il fatto che adesso non siamo più soli. Non credi?
Cinque:non credo di capire.
Catherine:l'apocalisse non esiste più. È solo un brutto ricordo. Adesso dopo tutti quegli anni...

Sorride e abbassa la testa. Credo che stesse per piangere.

Catherine:insomma sarebbe bello se finalmente qualcuno riaccendesse la fiamma che c'è in me...

La guardo confusa.

Catherine:E so che anche tu hai qualcosa dentro di te. Qualcosa che fino ad adesso hai nascosto perché hai paura.
Cinque:paura?

Scuoto la testa divertito.
Paura? Io?

Cinque:io non ho paura.
Catherine:Non sto dicendo quel genere di paura Cinque.

Mi guarda mordendosi leggermente il labbro inferiore.

Catherine:ti conosco Cinque...E conosco cosa si prova. Perché anche io le ho provate...le tue stesse emozioni...quando ero lì. Come fai a non confrontarle con quello che provi adesso.

Ci rifletto.
Io non ho paura.
Perché dovrei averne.
Paura di lei?

Alzo lo sguardo verso la ragazza.
Ho paura di quello che ho provato, era così strano, non ho paura di lei.
È vero. Ha ragione...

Cinque:Non ho paura.
Catherine:apri gli occhi per una volta Cinque.

Si alza e fa per andarsene.
La blocco prendendole la mano.
Non so neanche io il perché l'ho fatto.

Cinque:ti prego.

Mi guarda.

Catherine:io l'ho accettato Cinque. Perché tu no. Anche io ho sempre pensato che non sarei mai stata in grado di amare qualcuno. Ma poi ho capito che è impossibile per una persona rimanere nel proprio spazio da sola e senza cercare o sperare che qualcuno finalmente faccia si che la tua solitudine si trasformi in qualcosa. Cinque cazzo svegliati. Perché pensi che tutto questo non sia possibile. O che non sia parte di te. Perché pensi che qua ci sia solo vuoto.

Mi punta il dito sul petto.

Cinque:È tutta una cazzata Catherine. Quella dell'amore, dell'anima gemella e di tutte quelle storie che ti sei messa in testa.
Catherine:perché mi hai baciata allora.

Preso dritto dritto in pieno...
Sapevo che la ragazza aveva mira. A quanto pare non solo fisicamente.

Cinque:perché-...

Sbuffo.

Cinque:questo non c'entra.
Catherine:come fa a non centrare. Certo che centra.
Cinque:è vero, ti ho baciata. E che cosa vorresti dire.
Catherine:tu...non hai provato niente?

Non ho provato niente?
Certo. È stato strano, come se mille farfalle entrassero nel mio stomaco e iniziassero a volare liberamente dentro di me dandomi i brividi da tutte le parti. Ma che vuol dire.

Cinque:Cath...
Catherine:va bene, non mi aspettavo che per te fosse la stessa cosa di certo. Era solo curiosità. Nient'altro. Comunque sia, io non voglio rimanere più sola. E non dovresti neanche tu Cinque...La solitudine potrà anche essere la migliore compagnia, ma mai un buon appiglio a cui aggrapparsi, prima o poi ti accorgerai che lei non ti salverà dal buco che hai nel petto...

Mi guarda un'ultima volta e se ne va.
Rimango alla finestra a discutere tra me e me.

Quella ragazzina. Mi ha incasinato.
Non smetterò mai di ripeterlo.
Mi ha fatto provare sensazioni, sentimenti, che sapevo di non essere ingrado di provare.

Cinque Hargreeves non sa cos'è l'amore.

Ma magari un piccolo spiraglio di quei sentimenti di cui mi parla, esiste...
E lei non so come...è riuscita a trovargli...

Volpe astuta.










Spazio autrice
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𝐘𝐨𝐮𝐫 𝐥𝐨𝐯𝐞 𝐛𝐮𝐫𝐧𝐬 𝐦𝐲 𝐬𝐨𝐮𝐥 - Five Hargreeves story❤️Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora