Capitolo 10

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Numero Parole: 894


È possibile non accorgersi di essere innamorati?

Me lo chiedevo ripetutamente mentre correvo sulla strada segnata dal passaggio di Ginro.

Perché solamente con l'arrivo di Ayano mi ero accorta di ciò che provavo per Senku?

Siamo creature di diversi colori, che mutano ad ogni occhio che ci guarda. Una stessa persona è vista in un modo dalla propria madre e in un altro da un proprio amico.

Non ho mai capito chi fossi realmente, perché ogni mio gesto assumeva una sfumatura diversa a seconda di chi lo osservava.

Essere circondata da persone mi metteva a disagio, essendo che non capivo mai che tonalità avessi assunto nella mente di chi mi stava vicino.

Questo mio dilemma non fece altro che avvicinarmi sempre di più alla solitudine.

Quando per Suika ero un'eroina, per Magma non ero altro che un'insulsa ragazzina. Mio padre mi considerava senza talento, mentre Jasper sosteneva avessi tantissime potenzialità. Agl'occhi delle sorelle sfavillanti ero una ragazza timida, al contrario di Chrome che mi riteneva fin troppo esuberante.

Cos'ero alla fine dei conti? Intrepida o stupida? Inutile o valida? Riservata o vivace? Se stavo per i fatti miei nulla di tutto questo importava. Per la solitudine non ero niente e l'essere incolore mi dava immenso conforto.

Schiacciata sotto un pesante tronco, con l'animo a terra per essere stata battuta dall'uomo capellone, chiesi al mio salvatore dai capelli verdi:

"Ti sembro debole, vero?"

"Dipende a cosa ti riferisci." Mi rispose lui senza alzare la testa dal bambù che stava intagliando.

"Che intendi?"

"Che se ti paragono alla forza di Tsukasa allora sì, sei debole; ma se ti rapporto alla mia di forza, allora sei la persona più abile a combattere di questo mondo. Solo messi in paragone dimostriamo di essere un qualcosa, presi singolarmente siamo tutto e siamo niente." Disse secco, ancora concentrato sul suo lavoro.

Da quel giorno Senku divenne l'eccezione per me. Mi donava la buona compagnia di un amico e l'indifferenza della solitudine. Non me n'ero mai accorta, perché non mi ero mai interrogata, ma le mie giornate si ridefinirono sotto una nuova luce. Non bramavo più le fredde braccia dell'isolamento dal mondo, ma la sua vicinanza, le sue parole e i suoi sguardi.

Senku si era trasformato del mio rifugio dalle etichette. Mi aveva resa indipendente da esse, ma dipendente da lui. Se non ci fosse stato sarei tornata ad essere la Kohaku che fuggiva dalla sua identità.

Quell'asservimento era divenuto desiderio senza che me ne accorgessi.

Desideravo diventare l'unica per lui, come lui lo era per me e un solo posto nel cuore di una persona ha uno spazio solo per uno. La realizzazione del mio obiettivo fu messa alla prova dall'arrivo di Ayano.

Ayano, come me, voleva vestirsi delle attenzioni che solo un'amante può ricevere. Se me le avesse rubate, non sarei mai potuta diventare un pezzo unico agl'occhi di Senku.

Quando l'aspra gelosia prese a scorrere nelle mie vene, di quest'ultimo fatto io nemmeno ne ero consapevole. Non sapevo di essere innamorata, né a cosa stessi auspicando, poiché il sentimento nuovo che Senku mi aveva regalato non aveva trovato alcuna corrispondenza dentro di me. Non ero mai stata innamorata prima di allora e pensavo che quella mia emozione riservata a lui fosse gratitudine o semplice affetto.

L'arrivo dell'invidia mi aiutò ad escludere quelle due opzioni, poiché ella non ci andava d'accordo.

L'invidia mi scosse ad interrogarmi sul perché risiedesse dentro di me. E solo risalendo alla sua causa, capii cosa provavo realmente.

Quindi è possibile non rendersi conto di essere innamorati? No, ma è possibile fraintendere del tutto l'amore.

L'amore è incolore, proprio come le persone. Può assumere tutti i toni, ma non può essere definito in nessuno di essi.

Mentre il terreno si spogliava di vegetazione e le rocce sotto le mie suole si ingiallivano, tre teste fecero capolino dalla cima di una depressione del suolo. L'energia che passo dopo passo stava svanendo dal mio corpo, tronò ad impregnare la mia carne e le mie ossa, spingendomi a balzare come un lupo sulla preda.

Abbandonata ogni forma di razionalità che mi avrebbe impedito di fare quel che feci, mi fiondai fra le braccia di Senku.

Abbandonata ogni forma di razionalità che mi avrebbe impedito di fare quel che feci, mi fiondai fra le braccia di Senku

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Lo sentii vacillare e poi stringermi di rimando. Il suo era un abbraccio forte, nonostante il tremore che gli attanagliava gl'arti. Due lacrime, cariche di tutto lo stress della giornata, scivolarono lungo le mie guance e si fusero con il sudore del suo collo.

Ripresa coscienza di me e delle mie azioni mi staccai, mi ripulii il viso con il dorso della mano e, come per rendere meno evidente il mandante del mio gesto, mi voltai verso Chrome e strinsi fra le braccia pure lui.

Intravidi Ayano alla mia destra, immobilizzata. Stava così ferma che pareva esser ritornata una statua.

I resti del sorriso vivace che l'avevano illuminata durante tutto il tragitto erano ancora ben visibili sul suo viso, ma la luce nei suoi occhi era cambiata. Il chiaro bagliore curioso era stato sostituito da un ardente luccichio ricolmo di rabbia. Le pieghe del suo volto costruivano ancora un'espressione serena, ma le sue iridi dorate bruciavano d'ira.

Mi concessi il gusto della soddisfazione del vederla cedere alle sue emozioni e sentii il peso del dubbio abbandonarmi. Avevo finalmente confermato le mie teorie una volta per tutte.

Ayano Matsuda era veramente innamorata di Senku e il suo sguardo era una dichiarazione di guerra.


\\ spazio autrice \\

Cosa ne pensate? Nei prossimi capitoli le tensioni fra le due innamorate si faranno più evidenti.

L'immagine a metà capitolo l'ho presa direttamente dal manga (per chi se lo chiedesse, è di un capitolo molto avanti, che non è stato ancora animato). 

La volta scorsa ho detto che sarei rimasta sulle 500/600 parole, ma ne ho scritte 900... la coerenza non è il mio forte.

La parte 11 sarà pubblicata sabato prossimo, il 19/02/2022. 

Un bacio

- Anthyllis 


𝑺𝒕𝒐𝒏𝒆 𝑯𝒆𝒂𝒓𝒕𝒔 | Dr.StoneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora