"Oh scusami, ma era necessario", uscii dal bagno con la mia solita stampella , quel riccio era ancora lì appoggiato ai lavelli con gli specchi alle sue spalle mentre fissava il vuoto.
Quando sentì la mia voce alzò di scatto la testa sulla mia figura , mi squadrò leggermente mentre parlavo , "sta tranquillo conosco le necessità", mi disse facendo una risata e continuando a guardare i suoi piedi, "beh visto che mi sto annoiando a morte e sei la mia unica compagnia, che ne diresti di fare una camminata?", gli chiesi con non preoccupazione, insomma, era lì , praticamente uno sconosciuto , non sapevo neanche se facesse parte dei ricoveri , ma sinceramente non avevo nulla da perdere.
Lui mi guardò con in espressione abbastanza complessa , un sopracciglio alzato mentre si iniziò ad aggiustare la sua bandana verde incastrata tra i suoi ricci , "diciamo che in genere non avverto inviti da sconosciuti , ma visto che non so per quando dovrò restare qui , avverto volentieri", disse quasi con aria di superiorità , mah , mi piaceva il suo carattere.
"Dopo di te", gli feci segno con il braccio senza stampella verso la porta aspettando che passasse , quindi anche lui era ricoverato, potevo anche disse il motivo , ma preferivo fare le cose con gradi.
Mi aspettò all'uscita , mi girai con qualche secondo di ritardo dal previsto visto che il mio equilibrio non fosse dei migliori , però dai ero un calciatore , se non il migliore, non un giocoliere di turno equilibrista.
"Sta tranquillo faccio io", mi disse precedendomi nel chiudere la porta, odiavo il fatto di essere aiutato, Louis Tomlinson che viene aiutato, non suonerà mai bene quella frase.
"Se vuoi ti offro qualcosa", gli dissi quando iniziammo a camminare in quei stretti corridoi bianchi con infermieri da ogni lato , "mh solo se alla prossima offro io", controbatté , oh beh, forse i miei intuiti su cosa ci fosse di problematico in quel ragazzo erano sbagliate , "va bene riccio, non mi lamenterei", gli dissi per poi scoppiare entrambi a ridere, 'ricciol' da dove fiaccolo mi era uscito fuori , beh d'altronde non sapevo il suo nome, avrebbe potuto avere sedici anni se non quindici.
"Beh non so se sei del territorio ma non ho la minima idea di dove dovremmo andare", gli confermato, lui girò la testa e alzò una parte del labbro per poi fare una mezza risata, era divertente sentirlo ridere.
"Fidati-", ma si interruppe guardandomi negli occhi, "Louis, mi chiamo Louis", gli dissi così da poter finire la frase , "sai Louis esco ed entrò da questo ospedale da due anni e penso di sapere le vie a memoria", mi confermò , beh la mia curiosità era a mille però non volevo sembrare scorbutico nello stesso momento , tenevo al primo impatto delle persone su di me.
"Quindi cosa mi proponi riccio?" in tutto questo mi stavo fissando di lui e delle sue fantastiche scorciatoie visto che ci trovammo in uno sgabuzzino, ma non volevo neanche approfondire la questione.
"Louis sta tranquillo , non ho mai ucciso nessuno"
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Waiting for fate
Fiksi PenggemarDove Louis Tomlinson , capitano della squadra di calcio del Doncaster , si trova a giocare la semifinale del suo penultimo anno di scuola. Ma come sempre nella sua vita qualcosa andrà storto e si ritroverà chiuso in una struttura ma non sarà solo, e...