"HARRY HARRY CAZZO", penso fu tutto quello che sentì Harry mentre mi svenne tra le mie braccia, "CAZZO CAZZO", lo presi e lo feci stendere nel mio letto.
I suoi occhi chiusi, il suo viso pallido , i ricci, quella bandana verde a circondargli quei capelli castani.
Appoggiai entrambi i piedi a terra, la gamba mi iniziò a pulsare, cazzo.
Iniziai a picchiettare sulla sua docile guancia reinserita all'interno della mascella facendo notare tutti i suoi lineamenti.
Sudavo, il dolore alla gamba fu sempre più frequente, lo presi per le spalle iniziando a muoverlo frequentemente ma lui nulla.
Alzai lo sguardo, l'allarme.....
Premetti quel pulsante per poi ritornare sul riccio."Ti prego ti prego, svegliati", sentii un groppo alla gola e gli occhi formicolare, ma non fu l'unica cosa che sentii, la porta spalancarsi, tre interrompere, solito camice.
Ed infine un ultimo uomo, si avvicinò a me precedendo le altre colleghe, mi prese di peso dalle spalle, cosa cazzo stava succedendo, mi dimenai, "Cazzo lasciami, Harry", gli gridai sperando in una riposta.
"Ragazzo ascoltami, sta calmo non li faranno nulla", il mio respiro era irrequieto.
"HARRY CAZZO SVEGLIATI", ansia, era tutto quello che sentivo e percepivo.
Mi arresi tra le braccia di quell'uomo, non era la persona giusta a confortarmi.
"Sta tranquillo lo faranno riprendere", mi disse nel momento in cui portarono il corpo inerme del castano vita da quella stanza sopra un misero lettino.
Io restai semplicemente immobile, mi sentivo lontano da tutto, dai miei amici, da mia madre, da Harry.....
"Ragazzo non andare di matto, si riprenderà", mi picchiettò sulla schiena il grande uomo lasciando la presa sul mio corpo, poi, uscì.
Rimasi da solo, nessuno a capire le mie sofferenze, ma quali sofferenze, beh quelle interne che nessuno nota, ma quando cerchi di farle uscire fuori per chiedere aiuto, nessuno vede, tutti improvvisamente diventano cechi ma non muti per dire i loro inutili problemi indegni di essere detti.
Infondo Harry si sentiva in questo modo, perso, io lo stavo vivendo in cinque minuti ma lui l'aveva vissuto per cinque di anni.
Dovevo andare avanti, infondo la mia barca seguiva il vento e non la rotta, il vento giusto stava arrivando ed io ero ancora senza barca, beh se non si ha qualcosa si conquista.
"Porca puttana"
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Waiting for fate
Fiksi PenggemarDove Louis Tomlinson , capitano della squadra di calcio del Doncaster , si trova a giocare la semifinale del suo penultimo anno di scuola. Ma come sempre nella sua vita qualcosa andrà storto e si ritroverà chiuso in una struttura ma non sarà solo, e...