OTTAVO CAPITOLO - EMILY POV - Una buona notte diversa

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NOTE: 

Buonasera a tutti!! Aggiungo un altro capitolo alla mia storia, che piano, piano prende forma e che spero che vi stia appassionando. Qualcosa si smuove in questo capitolo, impariamo a conoscere un po' di più Sue e il loro modo di relazionarsi. Spero possa piacervi, buona lettura, Giulia 

Non sapevo più che pesci prendere, ero in un turbinio di emozioni che non conoscevo. Pensavo di essere stata innamorata nella mia vita, ma quello che mi stava succedendo con Sue andava oltre. Ero in preda a tratti emozionali che non mi rappresentavano, non ero più io, e questo mi faceva sentire spaesata. Mi faceva sentire diversa, ed era tutto così bello che non sapevo come fare a rinunciarci. Rimasi a guardarla per tutta la sera, dopo quell'incontro infuocato.

Ero ancora arrabbiata per quello scambio che aveva avuto con Austin? Forse. Ma ero troppo presa dalla sua bellezza, dal suo modo di fare così elegante, da quel sorriso pieno e quelle guance rosse. Da lontano, attorniata da amici ricchi, la osservavo avere a che fare con qualsiasi persona, di qualsiasi età.

La vecchietta, tornata dal bagno, mi guardò diverse volte, prima di avvicinarsi a me con fare guardingo.

"Si sente meglio ora?"

Mi faceva ridere che mi stava dando del lei, ma la cosa nonostante tutto mi piacque e non glielo feci notare.

"Meglio, faceva troppo caldo in bagno"

La guardai sogghignando. Era una donna di altri tempi, raffinata ma avrei potuto anche immaginarla a casa, con un sacco di gatti e un modo di fare da nonnina che ti preparava i biscotti. Presi un sorso del vino bianco che tenevo stretto in mano, ma non avevo nessuna intenzione di ubriacarmi. Lei evitò di rispondere alla mia affermazione, e la vidi posare lo sguardo su Sue.

"Allora, quella signorina ti fa un bel effetto eh?"

Sbarrai gli occhi, sorpresa da quella domanda sorniona. Mi girai, stupita.

"Non pensi che solo perché sono decrepita non capisca le cose, sa" disse, con un sorriso offeso sulle labbra. Si aggiustò i capelli grigi, con delicatezza.

"Forse ha capito male.."

Cercai di non dare a vedere l'imbarazzo e spostai lo sguardo sul mio gruppo di amici che avevo davanti.


"No, ho capito benissimo .. non se la lasci scappare" aggiunse, prima di scomparire in mezzo alle persone.

Incredibile, era così palese? Era così palese l'effetto che mi faceva Sue? Se lo fosse stato veramente, mi chiedevo se anche Austin se ne fosse accorto. Lo osservai, mentre dal ridere finiva per spruzzare champagne sulla sua stessa giacca. No, non doveva essersene accorto.

Mi concentrai di nuovo su Sue, che in quel momento mi guardò. Le sorrisi, con un imbarazzo e una timidezza che non faceva parte di me, e tentai di non ritornare alla scena del bagno, altrimenti avrei dovuto buttarmi direttamente il vino sul viso .. e miei non avrebbero sicuramente approvato.

La serata passò velocemente, e così com'era iniziata, finì con ringraziamenti e alcune falsità, ma si sapeva che quello faceva parte dell'opera.

Aspettai i miei genitori, e nel mentre uscii sull'uscio. Avevo perso di vista Sue nel frangente dei saluti.

"Prima mi baci, e poi dici che tra di noi non c'è niente?"

La voce di mio fratello mi arrivò, precisa e ferita.

"Mi dispiace Austin, mi sono fatta prendere dal momento. Sei un bravo ragazzo, lo sai che ti adoro, ma tra di noi non potrà mai esserci niente"

E quella era la voce di Sue. Cercai di capire da dove provenissero, e li trovai in piedi, sul lato destro dell'edificio, entrambi con delle espressioni scontente sul volto. Nonostante l'argomento, e nonostante il rifiuto da parte di Sue, riuscivo a provare gelosia, e nel frattempo dispiacere per mio fratello.

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