Sue POV - E' già successo

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Note

Ciao a tutti! Spero che questo capitolo possa piacervi, siamo dal punto di vista di Sue e le cose si stanno piano piano scoprendo. Buona lettura a tutti, Giulia 


SUE POV

Cominciavo a sentirmi stufa, stufa di nascondermi, stufa di non poter dire a tutti che stavo con Emily. Non comprendevo esattamente i motivi per il quale lei continuasse a volerlo tenere segreto, anche se lei mi spiegava che lo stava facendo per non far soffrire suo fratello.

Era chiaro e limpido che ci fosse qualcosa di più. L'ultima notte passata insieme era stata meravigliosa, e se quella condivisione mi aveva fatta sentire viva e amata, tutto rimaneva come al punto di partenza.

Ma io volevo di più. Volevo uscire senza nascondermi, in una New York enorme. Volevo andare a casa sua senza nessun sotterfugio e tantomeno non poter dire a nessuno quello che stava succedendo.

Sentivo dentro di me che ciò che provavo per Emily superava tutte le altre relazioni che avevo avuto. Perlopiù con ragazzi, ma nulla cambiava il fatto che il pugno allo stomaco e la voglia di vederla era completamente diversa.

E questo mi faceva stare ancora peggio. Non volevo risultare pesante, ma io avevo altre intenzioni con lei, e nascondermi non era certo il modo migliore di compierle.

La questione editoria, in più, mi stava mettendo abbastanza sotto stress nonostante avessi quasi tutto pronto. Si stava per avvicinare Natale, ed era uno dei miei periodi preferiti. L'avevo sempre passato a Londra, con i miei parenti, ma quest'anno loro avrebbero raggiunto noi.

New York si stava riempiendo di luci, di profumo di cioccolata calda e i negozi erano addobbati ad hoc per l'evento. Ero in totale adorazione. Viaggiavo per le strade di Manhattan un po' tra le nuvole e non vedevo l'ora che arrivasse sera per godermi lo spettacolo di luci e soprattutto Central Park in gran stile.

"Ci siamo quasi quindi?"

Ero dal commercialista a firmare gli ultimi fogli, e poi sarei stata libera di aprire la mia casa editrice. Ero entusiasta e avevo una paura pazzesca. Ma sapevo di essere una privilegiata, perché non tutti riuscivano ad arrivare dov'ero io, e quello mi spingeva ancora di più a dare il 100% di me stessa e a cercare di farcela con solo le mie forze.

Il commercialista chiuse tutti i fogli firmati e mi sorrise.

"Adesso devi solo aspettare che arrivi la JK Rowling di New York"

"Magariii" e mi alzai dalla sedia, non prima di avere mandato un messaggio ad Emily.

Fatto :) -

Mi alzai, lui mi accompagnò alla porta, presi l'ascensore e scesi, emozionata.

Quando si aprì la porta, ad aspettarmi ci trovai Emily. Il cuore cominciò a battermi talmente forte che sentii le vertigini: mi aveva fatto una sorpresa. Lì mi resi conto di essere totalmente presa da lei. La abbracciai, contenta e lei rise piano.

"Anche io sono contenta di vederti" mi disse, stringendomi.

"Come mai sei qui?" Le chiesi, una volta sciolto l'abbraccio, tentando di ricompormi.

"Ho pensato che volessi festeggiare con un sushi"

Era quasi ora di pranzo ed effettivamente il mio stomaco cominciava a sentire il bisogno di cibo.

"Assolutamente sì!" Le confermai, e ci incamminammo su strada.

Parlammo un po' di tutto durante il tragitto, mentre ci recavamo al Sushi in cui Emily andava sempre. Ci sedemmo e ordinammo, affamate.

Easy on meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora