Capitolo 51 - parte I

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Isabella's POV

Maximilian Darcy, un uomo fatto di ombre e misteri di cui sento la presenza anche quando non c'è.

Passò quasi un mese dall'ultima volta che vidi Maximilian. Sembrava sparito nel nulla a nessuno, nemmeno a Milos, a cui chiedevo sempre, aveva sue notizie. Non me ne sarei dovuta preoccupare ma non riuscivo che non pensarlo durante il giorno. Dopo l'ultima volta, sentivo di essergli più vicina. Maximilian era diventato un po' un mio chiodo fisso da quando ero entrata in questo castello dove mi ero resa conto di essere prigioniera della solitudine.

Da quanti giorni ero ormai in questo castello? Non me lo ricordavo nemmeno più.


Tutte le reclute mi schernivano e i miei "coinquilini" si erano dimostrati gentili e disponibili almeno all'inizio per poi iniziare a mancare sempre più spesso. A parte Maximilian non vedevo nessun'altro, mi evitavano tutti come la peste, come il solito fra l'altro. Maximilian era l'unico rimasto al mio fianco. Ogni singola sera la passavamo insieme a cenare a parlare di libri, a passeggiare per il casello, parlando del più del meno ma anche a fare attività molto piacevoli e impegnative dal punto di vista fisico. Per quanto la sua fame di sesso fosse insaziabile, Maximilian portò sempre rispetto per la mia decisione, concedendomi tempo e spazi per me necessari prima di arrivare a quel punto. Giorno dopo giorno scoprivo lati di lui che mi affascinavano. Era incredibilmente colto, spesso mi raccontava episodi del suo passato a dir poco incredibili, tanto ad iniziare dai suoi viaggi oltre oceano. Aveva visitato le Americhe, le Indie, l'impero del Nord e l'Africa ma soprattutto mi faceva sentire leggera, non ricordavo nemmeno da quanto tempo non provavo una sensazione tale, ed era sufficiente stare con lui per farmi stare meglio...


Quel pomeriggio, dopo gli allenamenti, decisi di darmi alla scoperta delle altre stanze dell'ala rossa nostra e di Maximilian. Misi un semplice vestito azzurro e bianco, con uno scialle di pizzo sulle spalle e sistemai i capelli in una treccia veloce. Sapevo che fra le tante vi era anche una libreria, a detta di Iulian. Non ci misi molto a trovarla e rimasi sorpresa dalla ricchezza di quella libreria che poteva far piangere la piccola libreria nell'ufficio di mio padre. C'erano un'infinità di libri disposti fra gli scaffali. All'ingresso della biblioteca vi erano poltrone imbottite davanti ad un camino acceso e un lungo tavolo di mogano dove ci si poteva studiare in tranquillità.
Sul tavolo vi era un gran numero di libri impilati ordinatamente e fra di queste c'era un libro aperto dalle pagine ingiallite. Incuriosita, feci il giro del tavolo e presi ad osservare il libro abbandonato da chissà chi, e come mio solito, ci buttai l'occhio sulle scritte.
Era un libro di storia che raccontava della fondazione dell'Impero Nero, che altro non era l'appellativo con cui tutto il mondo chiamava l'impero dei Vukovich.


«Di ritorno dalla feroce battaglia di cui fu l'unico superstite, il voivode Victor Vukovich si rifugiò in una caverna nascosta agli occhi del mondo, scoprendo al suo interno una miniera di carbone. Riconoscendo il materiale, ne prese alcune pietre per poter accendere del fuoco e rigenerare la vita in sé. Quando il carbone venne consumato dalle fiamme, il giovane principe si accorse che al loro posto erano comparse delle rocce lucenti. Rompendo gli altri sassi che aveva preso, scoprii che all'interno dei carboni di esse c'erano pepite d'oro, e così realizzò di aver trovato una miniera piena di tonnellate di oro. Ritornerò a casa con due sacchi pieni delle pietre nere come prova della sua parola e convinse il principe reggente, suo padre, a mandare i loro uomini per recuperare tutto l'oro possibile, per poter finanziare gli eserciti e far rivivere il regno. Oltre che quella, ne vennero trovate altre miniere con oro, diamanti e rubini nascoste nella fitta rete di miniere di carbone che si trovavano nel loro regno. Grazie a quel carbone la famiglia imperiale poté prosperare e debellare il male Ottomano che si propagava in Europa a macchia d'olio, ponendo fine a secoli di lotte e guerre. E così venne fondato l'Impero nero.

Hunters: Black EmpireDove le storie prendono vita. Scoprilo ora