Capitolo 47

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Darcy's POV

Mi rialzai tenendo saldamente fra le mie braccia il corpo stremato di Isabella pieno di quella che definirei "contentezza" e lanciai un'occhiata alla mia protetta che giaceva piena di lividi e vergogna per la sconfitta, di cui ero estremamente felice. Non mi sarà nemmeno necessario punirla dato che si era umiliata in pubblico
Saltai al disopra della recinsione e mi incamminai al di fuori della stanza, andando fra i corridoi del monastero, seguito dall'orda dei vampiri.
Isabella era una vera e propria guerriera, il suo spirito combattivo, la sua agilità felina, la furia omicida che ha preso possesso di lei negli ultimi minuti del combattimento, mi aveva causato la più grossa eccitazione della mia vita.

Quando ero grato di indossare sempre abiti lunghi e scuri perché quella di prima era un'erezione impossibile a nascondere. Forse avevo sottovalutato ancora la mia piccola iele. Quella ragazzina umana nascondeva una tale forza in sé ineguale a quella di nessuno e ha dovuto raggiungere il baratro per tirarla fuori.


Stanca Isabella poggiò la testa contro il mio petto guardando nel vuoto con occhi persi. Probabilmente stava realizzando di aver ceduto all'ira, come da mio piano dopo tutto, o si stava domandando di aver fatto la scelta giusta. Il non poter leggere nella sua mente era un qualcosa di estremamente fastidioso, detestavo non sapere soprattutto quando si trattava di lei ma questa qualità mi intrigava a scoprire sempre più cose di lei.
Prima di uscire dal monastero iniziai a sentire rumori di "topi" correre di qui e di là e mi fermai all'ingresso per nulla sorpreso della loro presenza.
I cacciatori uscirono dalle ombre, puntandoci le armi d'argento contro. Tre dei miei uomini estrassero le spade e si lanciarono contro i nostri nemici ma perirono ancor prima di avvicinarsi per colpa di tre proiettili d'argento. Alzai lo sguardo in direzione degli spari e riconobbi uno dei compagni di Isabella, il "rapace" dai capelli rossi, armato di fucile da cecchino, Jan Cretu se non erravo.

Merda se si è liberato lui, allora anche Mejer e la Volkova si erano liberati!

Poco dopo, difatti, questi emersero al suo fianco, tutti e tre con volto e i capelli scoperti e armi in mano. Furbamente dovevano aver chiamato rinforzi, e nonostante Mejer era stato dichiarato un traditore, i cacciatori erano accorsi in gran numero. Tutti loro ci guardavano con occhi privi di qualsiasi sentimento ma che in realtà celavano la loro paura di cui mi nutrivo. Avrebbero attaccato a breve ma la mia vera domanda era: avrebbero attaccato anche la loro amata compagna? Il rosso caricò un altro colpo puntando verso di me, e subito mise il dito sul grilletto.

«Nicolae»

Chiamai il protetto che in un istante cacciò il fucile a pompa da dietro la schiena e sparò all'unisono col rosso. Jan Cretu sparava sempre colpi di una precisione impeccabile, mentre Nicolae non era per nulla preciso, i suoi colpi erano micidiali ed a breve distanza. I cacciatori saltarono giù sfoderando subito le armi contro di noi e dall'ingresso principale sbucò la figura slanciata di Lisa Racoviță affiancata dalla figlia e diversi cacciatori.

«Empi demoni, questa è la casa di Dio e voi avete osato profanarlo con morte e distruzione. Arrendetevi, siete circondati e nel nostro territorio.»

«La casa di Dio dici? E dov'era lui mentre ci cibavamo dei vostri compagni hm?» dissi sfrontato

«Che Dio li abbia in gloria, il loro compito sulla terra era terminato. Uccideteli ora e portatemi la testa di quella traditrice lì»

«Sta mentendo! Non ho tradito nessuno, mi ha incastrata la contessa!» urlò Isabella ritrovando vita stupendomi ancora.

«Lurida traditrice, ti sei venduta a loro e sei diventata la sgualdrina di Victor Vukovich, Caterina lo ha visto coi suoi occhi non mentire!»

Isabella puntò gli occhi blu sui suoi amici che non abbassarono le armi contro di lei ne proferirono parola per aiutarla. La loro non esitazione la ferì dentro e i suoi occhi si fecero lucidi. Un moto di fastidio mi fece storcere la bocca e mandai ordini mentali a Gheorghe, Dimitri, Milos e Iulian di schierarsi ai miei fianchi.

Hunters: Black EmpireDove le storie prendono vita. Scoprilo ora