Capitolo 24

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TW: Ci sono scene esplicite di violenza fisica e di natura sessuale

I vampiri presero a sparpagliarsi per i corridoi, spingendosi in maniera caotica. Riuscivo a respirare a fatica e vedevo a mala pena per via della maschera. Degli spari assordanti si sentirono per tutto il corridoio e i proiettili iniziarono a volare sopra le nostre teste. Mejer non fi fece prendere dal panico. Mi spinse dentro un corridoio, estraendo due grosse pistole da sotto il mantello.

«Le nostre strade si dividono qui signorina Gardner. Abbassate il cane prima di sparare»

Lo guardai afflitta non sapendo cosa fare o dove andare. La mia mente stava andando in bianco, non avrei mai pensato di affrontare una situazione simile. I proiettili colpirono il muro vicino alla sua testa e lo tirai via prima che un proiettile lo colpisse in pieno. Si complimentò della mia reattività con lo sguardo inspirò profondamente serrando l'impugnatura sulle armi.

«Ricordatevi di riportarmi la pistola una volta fuori di qui»

«Ne uscirete vivo?»

«Ci potete conta, andate ora. Via!»

Lasciai uscire un grazie flebile dalle labbra, prima di abbandonarlo e correre al di fuori di quell'inferno sotterraneo.

Mi trovo in un labirinto sotto un labirinto in pratica. Come mi dovrei orientare ora?

Mi sarei dovuta affidare esclusivamente al mio intuito se volevo uscirne viva. Imboccai un corridoio dopo un altro, seguendo le voci delle persone che correvano via. Non appena sentì il vento scontarsi col mio viso capii di essere uscita. Spinsi la parete smuovendola fino ad avere aprirla completamente. Mi ritrovai sempre dentro al labirinto, ma in un punto vicino al palazzo. Gettai via la maschera e il mantello e anche se non ce la facevo più a correre, scappai appena sentii le voci delle guardie avvicinarsi. Corsi in direzione del palazzo a fatica e con quella gonna a mongolfiera era ancora più dura.

«Ehi tu ferma li!»

Qualcuno mi afferrò per il braccio, buttandomi violentemente poi a terra. Era uno delle guardie imperiali, alto e con una orribile cicatrice all'occhio sinistro che attraversava metà faccia. Entrambi gli occhi erano cerchiati e il volto non proprio giovane era pallido come la morte.

«Per la miseria come puzzi mocciosa. Voi snob dell'alta società non dovreste lavarvi i culi in quell'acqua di rose di merda? Ti lavi almeno la passera?»

Indietreggiai con i gomiti nel tentativo di alzarmi quando poi lui si accovacciò tirandomi per la caviglia. I l suo occhio sano, di color notte, mi fissava con un luccichio sadico quanto il suo sorriso.

«Puzzi ma sei graziosa, ti andrebbe di fare un giretto con me? Non mordo mica»

Mi prese anche per l'altra caviglia e iniziai a scalciare per liberarmi. Prese a ridere quando la guardia vampiro venne scaraventata lontana da me. Un ringhio animalesco squarciò la notte e una figura vestita di nero mi si parò davanti. Mi alzai trovando Milos che fissava l'uomo come un animale inferocito. Mi lanciò un'occhiata con quei suoi enormi occhi che avevano cambiato colore, ma avevo che come se a guardarmi non fosse lui. Mi fissava senza dire nulla ma la sensazione non cambiava. Non potevo sbagliarmi, era l'imperatore che mi stava guardando. Il maggiordomo si voltò e in un batter di ciglio fu sopra all'uomo intento a colpirlo con brutalità, senza alcun contegno. Non riuscivo a muovermi o a distogliere lo sguardo dalle mani insanguinate e il corpo immobile dell'uomo. Le mani mi tremavano così come i denti. Mi ridestai quando una mano sentile mi accarezzò la spalla e al mio fianco sbucò la figura della principessa Halena.

«Ora basta è sufficiente Milos» disse lei con voce ferma.

Il maggiordomo si fermò all'istante, rialzandosi e guardando la principessa e me con occhi folli. Sgranati che non erano suoi. La faccia era sporca di sangue ma ciò non sembrava importargli. Non parlava, non si muoveva. Pochi secondi fa era indemoniato e ora era tranquillo. Milos chiuse semplicemente gli occhi e fece un inchino obbedendo alla principessa. Quest'ultima si rivolse poi a me, guardandomi teneramente con i suoi cristalli verdi.

Hunters: Black EmpireDove le storie prendono vita. Scoprilo ora