59

1.6K 59 5
                                    

Sto per mettere piede nella casetta insieme a Carola, abbiamo sistemato due cosette in sala relax prima di rientrare. Non ci siamo esibite, la cosa un po' ci ha dato fastidio, ma sappiamo che é più importante far esibire quelli che non sono ancora arrivati al serale. Tra di noi ancora non c'é Crytical, é da eri che sta maluccio, io non so più che fare con quel ragazzo, si ammala sempre. Durante la puntata hanno ottenuto la maglia del serale John, Sere, Aisha e Albe, sono felice per loro, ma d'altra parte penso a Christian per tutto il tempo della puntata mi ha detto che se ne voleva andare perché non si sentiva capito e io voglio parlargli.

La prima cosa che sento però é la voce di Alex, sta discutendo per l'ennesima volta con Calma e questa volta mi sembra abbastanza incazzato, tanto che lo sbatte fuori dalla cucina. Me ne vado per un attimo in camera a sistemare le mie cose e poi lo raggiungo in camera sua. Lo vedo uscire dal bagno e mi stringe forte a se 

"non va mai bene quello che penso e che dico, non posso esprimere la mia opinione", 

"ah amore stai tranquillo, io so quello che vuoi dire, a volte non vieni compreso, ma non sei tu il problema", 

"vorrei solo essere capito", 

"io ti capisco, non sei per tutti, non pretendere che tutti ti capiscano, non puoi essere capito da tutti", 

"Per fortuna che esisti tu piccola mia" 

do un bacio al mio ragazzo e vado a mangiare, ma dopo ne anche cinque minuti ritorno nella stanza verde. Il ballerino vuole lasciare la casa e con Alex cerco di fargli capire che il suo pensiero é sbagliato. 

"Ne abbiamo già parlato Chri tu meriti di stare qua dentro, sei a casa, non te ne puoi andare così per rabbia". 

Sia io che il ragazzo abbiamo provato ad aiutarlo, é subentrata anche Maria nella conversazione e non so come, ma dopo tanto siamo riusciti a convincere il moro a non fare i bagagli o meglio a non concluderli. É stata una dura impresa, ma siamo gli unici che possono aiutarlo e sono fiera di quello che siamo riusciti a fare. Christian non deve lasciare questo posto magico solo per un momento no, deve stare qua e magari vincerà anche la categoria ballo, chi lo sa? se lo meriterebbe moltissimo. 

Dopo tutti i problemi di questa giornata é il momento di festeggiare il compleanno di Luigi. La festa sorpresa é riuscita, ma ormai ci stiamo abituando a tutte queste feste che stanno un po' perdendo la loro bellezza, c'é da dire però che rimangono uniche per ogni loro particolare.

***

"Siamo convocati in sala due" 

mi dice Luca, facendomi alzare per poi raggiungere gli altri miei compagni. Questa convocazione centrerà con il passo di Anna fatto poco fa ovvero eliminare Gio Montana.

"Buongiorno" 

diciamo in coro 

"ciao ragazzi, Lara siediti pure", 

"grazie mille" 

il dolore al ginocchio sta passando abbastanza in fretta, non vorrei però che sforzando peggiori la situazione. Rudy ha deciso di dare un banco a Gio ma con il patto che lui studi da mattina a sera, costantemente e noi eravamo li anche per dire la nostra. Quando rientro in casetta sento qualcuno che fa i bagagli: Christian. Ieri eravamo riusciti a fermarlo e oggi é tornato in crisi.

"che succede qua?" 

chiedo facendo la vaga 

"me ne vado, non ce la faccio più", 

"non buttare all'aria il tuo sogno solo per delle persone che ti hanno da sempre detto cose cattive, ignora e vai avanti", 

"ma non sono solo le parole, é tutto il contesto che mi fa male... ", 

"e per un briciolo di dolore vuoi lasciare andare tutto all'aria?" 

domando retorica 

"io non ti capisco, sei un talento nato e così, perché per un attimo non ci sei con la testa, prendi tutto e te ne vai? non riesco a capirti, stai vivendo il tuo sogno e lo butti così. Vorrei provare a vedere cosa ti passa nell'anticamera del cervello, perché questa cosa potevo aspettarmela da tutti, ma non da te. Vorrei poterti aiutare, ma se questa mia sclerata non ti ha aiutato non so più che fare, ti lascio fare quello che vuoi." 

Distolgo lo sguardo dal ballerino e mi volto per andare in salotto, ma vengo fermata dalla sua mano che mi trattiene il polso. 

"Vieni qua per favore" 

scuoto la testa in risposta, sono arrabbiata con lui, non deve mettere in discussione il talento che ha, e men che meno deve andar via per degli sciocchi commenti. Non lasciando la presa dal mio polso mi fa girare e mi stringe a se come se fossi la cosa più preziosa che avesse in quel momento. 

"Non é per te, sei l'unica cosa che mi é rimasta, l'unica su cui contare, ma non ce la faccio ad aggrapparmi solo a te, ti tirerei giù con me e non voglio. Perché tu con quel sorriso stai spaccando il mondo e stai facendo vedere a tutti quello che Lara Merlo può fare, nonostante il suo passato travagliato e le dure parole che le sono state riferite. Quindi non sei tu, non é che non ti voglio ascoltare, ma non posso aggrapparmi solo a te e magari ad Alex, non voglio tirarvi nell'oblio con me, tu vedi la luce e io no." 

"Chri, io voglio che tu ti possa aggrappare a me, voglio che tu lo faccia. Lo sai quanto ho sofferto, ma anche tu me lo hai detto, sono il sole e il sole non va mai via, lotta anche quando c'é il temporale, il sole ha tanti raggi e chiunque potrebbe aggrapparsi. Io sono qua per dare la mano e uscire da questo temporale che hai dentro, so che lo puoi fare e io sono qua, sempre."

 Il ragazzo mi stringe ancora a se e dopo qualche altro conforto lo lascio solo a parlare con i suoi genitori e poi con il suo professore.

"Dici che resterà?", 

"non lo so Ale, lo spero vivamente perché merita di stare qua", 

"lo so, lo so, sono d'accordo con te, ma ho paura che il suo timore sia troppo alto e che non riesca a sostenerlo." 

Ammette il ragazzo fermandosi dal tagliare la verdura 

"non hai sentito tutto il nostro discorsone di prima", 

"quando parlavi del sole?" 

annuisco e poi mi rendo conto che lui non era li e non poteva sapere 

"oh ma che origlione, non é una cosa bella ascoltare le conversazioni altrui" 

dico tirandogli una serie di frustatine con lo strofinaccio vedendolo racchiudersi su se stesso e ridere a crepa pelle. 

"Eh la tue parole mi attirano"

 mi abbraccia da dietro facendomi poi roteare verso di lui, lasciando solo qualche centimetro tra le nostre bocche, me le guarda intensamente. 

"Guarda che i pomodori non si tagliano da soli" 

rido di gusto mentre lui fa il finto offeso, ma poi, staccandosi, mi lascia un grosso bacio sulla tempia e riprende il suo lavoro da vero uomo.

***

Spazio Autrice:

eccoci servito un nuovo capitolo, spero vi piaccia. Vi chiedo scusa se non pubblico sull'altra storia, quella su Chri, perché sono concentrata a finire questa, che come avrete capito non manca tanto alla fine.

UNA NUOVA VITA | Alex WyseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora