UNA NUOVA VITA | Alex Wyse

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"Ciao ma, ciao Sergio, sono entrata" 

appena vedo le loro facce commento così, sono molto fieri, lo so, ma non me lo dimostrano 

"oh amore, come tuo fratello" 

commenta mamma 

"sei come lui, uguale" 

risponde Sergio, il compagno di mamma 

"oh per favore potete smetterla di paragonarmi a Michele? non é che ogni cosa che faccio, la faccio perché l'ha fatta lui prima". 

Non sopporto quando i miei genitori fanno così, mi hanno sempre paragonata a lui che era l'unico a farmi stare bene.

Noto che la porta della camera si apre e entra Matt, fa per andarsene ma gli dico di rimanere 

"ora devo andare ci sentiamo domani" 

commento fredda e distaccata 

"ciao amore, facci sapere" 

chiudo la chiamata prima che sia troppo tardi.

"Ti prego non parliamone" 

scongiuro Matt, 

"non ti preoccupare, di la erano tutti preoccupati per te, anche Luca, e ho pensato di venire" 

che carino 

"sei stato molto dolce. Mi hanno fatto male le parole di Inder, ma ora non ci voglio pensare, vado a dormire" mi posa le labbra sulla fronte e mi rimbocca le coperte, "

non dormire subito, c'era qualcuno che voleva salutarti" dice prendendomi il telefono e andando via.

Dalla porta entra Alex, dovevo aspettarmelo.

"ehi piccolina, posso?" 

chiede indicando il bordo del letto e io con la mano lo invito a sedersi più avanti, ed é così che fa. 

"cosa succede?" 

riprende lui dal silenzio 

"non mi va di parlare Ale...x", 

dico molto gentilmente e temporeggiando sulla x del suo nome d'arte. 

"sono molto bravo a stare in silenzio, ah chiamami tranquillamente Ale" 

é dolcissimo, potrei impazzire, non me lo aspettavo da lui, così, così.... ecco malinconico. 

"Ale" 

pronuncio dopo minuti di silenzio in cui i nostri sguardi non si sono staccati ne anche per un secondo. 

"dimmi" 

senza dire parola alzo la coperta e lui si sdraia vicino a me, senza chiedere permesso, una volta che ha sistemato le coperte, lo abbraccio. Si trova spiazzato, ma dopo pochissimo ricambia.

"Ti do fastidio?" 

chiedo gentilmente e con un filo di voce 

"ma no Lara tranquilla, io ci sono se hai bisogno, voglio essere tuo amico. nonostante oggi sia il primo giorno, ne avevi bisogno e io sono qua" 

se dice un'altra volta una cosa del genere potrei sprofondare. 

"Grazie Ale, sei molto gentile", 

"non ti preoccupare, ora vado così ti lascio dormire, sei molto stanca" 

sgattaiola fuori dal letto senza alzare le coperte, me le sistema e quando sta per varcare la soglia 

"Buonanotte Ale",