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Seconda stella a destra, questo è il cammino
E poi dritto fino al mattino
Poi la strada la trovi da te
Porta all′isola che non c'è

Forse questo ti sembrerà strano
Ma la ragione ti ha un po′ preso la mano
Ed ora sei quasi convinto che
Non può esistere un'isola che non c'è

E a pensarci, che pazzia
È una favola, è solo fantasia
E chi è saggio, chi è maturo lo sa
Non può esistere nella realtà

Son d′accordo con voi, non esiste una terra
Dove non ci son santi né eroi
E se non ci son ladri, se non c′è mai la guerra
Forse è proprio l'isola che non c′è, che non c'è

E non è un′invenzione
E neanche un gioco di parole
Se ci credi ti basta, perché
Poi la strada la trovi da te

In questo punto della canzone ho fatto un giro su me stessa e ho sentito un forte dolore al ginocchio, ma veramente forte, mi fa tanto male.

Seconda stella a destra, questo è il cammino
E poi dritto fino al mattino
Non ti puoi sbagliare, perché
Quella è l′isola che non c′è

E ti prendono in giro se continui a cercarla
Ma non darti per vinto, perché
Chi ci ha già rinunciato e ti ride alle spalle
Forse è ancora più pazzo di te

Ringrazio Emma e tutto il pubblico e torno al posto con calma perché sento ancora il dolore.

"cosa é successo?" 

mi chiede Christian mentre si esibisce Michele, scuoto la testa in risposta, ma so che non mi crede. Ale si gira a guardarmi, anche lui sa che é successo qualcosa, ma continuo a negare. Riesco a incrociare lo sguardo di Maria e le chiedo di uscire, cerco di non farmi notare e appena scendo gli scalini inizio a piangere e zoppicare. Cosa mi é successo? Perché mi fa male? E se tornasse tutto come due anni fa? no non é possibile, ahia fa male, non riesco a camminare. É gonfio, per fortuna i pantaloni sono a zampa quindi non tirano. Non riesco a capire come mi sono potuta fare del male. Cerco in qualche modo di raggiungere il ghiaccio e mi siedo per terra a guardare la puntata dal televisore. Non mi ero resa conto che Alex non fosse più al suo posto fino a quando non me lo sono ritrovata davanti.

"Cosa é successo?" 

indica la gamba 

"non lo so quando ho fatto il giro su me stessa ho sentito dolore", 

"avevo capito che c'era sotto qualcosa, ma pensavo fosse legato alla canzone" 

guardo la gamba e riprendo a piangere.

"amore stai tranquilla, adesso vediamo come va, poi se ti fa tanto male andiamo dal dottore, ma non andrai a casa" 

le sue parole un po' mi rassicurano 

"é passato un po' con il ghiaccio?" 

scuoto la testa in risposta 

"proviamo ad alzarci" 

mi porge le mani e cerco di fare forza sulla gamba sana 

"no ale fa male, fermo, ti prego fammi sedere" 

dico non appena appoggio piede a terra.

"eh mo' come facciamo?", 

"eh boh, ti porto dentro in braccio o chiamo qualcuno che fa la seconda spalla e non appoggi la gamba, poi tieni il ghiaccio", 

"e stiamo qua tutti sto tempo? non voglio risultare arrogante", 

"niente di tutto questo é vero, staremo qua fino a quando non potrai tornare in studio, tra poco dovrebbe esserci anche la pubblicità."

UNA NUOVA VITA | Alex WyseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora