Il Mare di Notte

Aria di casa (nostra)

UDA (Leggete i commenti qui accanto per ulteriori chiarimenti.)

- E vuoi spingere un po'? Sto facendo tutto io! -

- Frate ma sto spingendo! -

- Allora non lo stai facendo abbastanza! -

- Guarda che è più difficile stare sotto. -

- Ma che cazzo stai dicendo? Pesa uguale sopra e sotto. - un tonfo. - Ma sij tutt strunz? Mo mi ciaccavi un piede! -

- Mica l'ho fatto apposta! -

- Ma la volete finire di urlare? - giunse, dall'alto, la voce di Mattia in un sussurro concitato.
Christian e Guido si voltarono di scatto per guardare Mattia in cima alle scale con le braccia incrociate al petto, rischiando un'altra volta di far cadere il divano che stavano trasportando.

- Scusa Matti. - mormorò Christian, in contrasto con il tono alto che aveva usato fino a poco prima.

- Io non mi scuso. Il tuo fidanzato mi stava azzoppando. -

- Mo non fare l'esagerato però. -

- Esagerato? Io ci lavoro con queste gambe. -

- Non ha tutti i torti. - ridacchiò il biondo.

- Avresti dovuto assicurartele prima di venire qua. - rispose il moro. Poi, al suo fidanzato: - E tu perché non ci vieni a dare una mano invece di stare lì a sindacare? -

- Oh no, sono fin troppo impegnato a montare il letto. -

- È letteralmente l'ultima cosa che ci serve adesso. -

- E stasera dove dormi coglione? -

- Ma chi m'ha cecat a me. - borbottò Guido, abbandonando il divano al suolo con un suono sordo non appena arrivarono sul pianerottolo.

- Dai che ci ami, siamo i tuoi amici preferiti. - disse Christian mentre Mattia commentava: - Ci siamo trasferiti da meno di un giorno ed i vicini già ci odiano. -

- E manco vi conoscono, pensa un po'. -

- Ma vaffanculo va. - disse Christian ridendo, gettandosi a peso morto sul divano.
Guido fece lo stesso, sollevandogli le gambe per farsi spazio.

Alla fine non erano riusciti ad andare a vivere insieme appena il biondo aveva finito il liceo: a luglio di quell'anno Mattia aveva partecipato per la prima volta ai campionati mondiali di danze latino americane nella categoria senior, e poco dopo il loro inizio Christian aveva ricevuto un contratto di lavoro semestrale dalla Dance Crew di Dubai, la stessa compagnia che aveva dovuto rifiutare due anni prima per poter partecipare ad Amici.

All'inizio non aveva potuto crederci: non solo aveva avuto la fortuna di essere selezionato dai loro talent scout una volta, ma doveva aver lasciato talmente tanto il segno da essere addirittura richiamato, anche dopo aver rifiutato la prima volta.

Poi l'entusiasmo aveva ceduto il posto ad uno strano senso di vuoto che non era riuscito a spiegarsi finché non aveva raccontato a Mattia del suo ultimo successo.
Non che il biondo gli avesse fatto gravare qualcosa, anzi: aveva urlato così forte quando glielo aveva detto, preso dalla gioia, che Christian aveva dovuto abbassare il volume della chiamata per non rischiare di svegliare la sua famiglia.

No, quella sensazione di angoscia si era finalmente palesata senza veli quando Christian aveva capito che, se avesse accettato quell'offerta, avrebbe dovuto trascorrere altri sei mesi a vedere Mattia così felice solo attraverso lo schermo di un telefono.

Fortunatamente, Mattia lo conosceva come le sue tasche e aveva interpretato subito nel modo corretto il suo improvviso malumore, dicendogli senza tante cerimonie che, se anche solo avesse pensato di rifiutare quella proposta, lo avrebbe lasciato.