11. Obbligo o piacere?

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"I believe, I believe you could love me
But you're lost on the road to misery
And what I gave to you
I could never get back!"

I know you - Skylar Grey


La sera era stata indetta festa in casa, non perché servisse davvero, ma perché l'idea di stare male per la notte prima non piaceva a nessuno. La giornata era passata lentamente. Tessa aveva fatto da infermiera insieme a Clary e qualche altro volontario occasionale. Draco si era prodigato esclusivamente per la Granger che, di certo, una seconda festa non l'avrebbe retta.

-Non dobbiamo andarci.- Le aveva ricordato, Draco. Lui per prima volva farne a meno.

-Ma io voglio andarci.- Replico la strega, sbattendo le palpebre.

-E da quando sei un'anima festaiola?

-Da questo preciso momento.- Hermione sorrise, alzandosi dal letto e vagando per la camera da letto. Sentiva il bisogno di fare qualcosa, di muoversi.

-Granger.- Lui si lasciò sfuggire un sospiro. Aveva appena smesso di vomitare tutto l'alcol della sera prima.

-Non bevo, Malfoy; non bevo, okay?- Lo rassicurò scocciata da tutta quella preoccupazione.

Il ragazzo sospirò, si fidava di lei ma sapeva che, per quanto decisa, avrebbe ceduto vedendo tutti gli altri bere.

-Se stai male di nuovo...- Era una minaccia.

-Non succederà, Malfoy, basta.- Roteò gli occhi guardandolo.

-Fai come ti pare, Granger.- Era testarda come sempre e non aveva né la forza e né la voglia di fermarla.

-L'avrei fatto comunque.- Gli comunicò, aprendo l'armadio.

-Lo so, lo so.- Sbuffò lui, uscendo dalla camera.

***


Scendendo, Draco sentì che era in corso una delle solite partite di Obbligo o verità. A seconda delle voci si potevano intuire una decina di persone. Aveva leggermente paura di cosa sarebbe potuto succedere una volta varcata la soglia del salone. Sapeva di cosa fossero capaci e sapeva anche che, se qualcuno sopravviveva ad una notte di festa, alla seconda non sarebbe resistito. Cori di risate e bottiglie vuote tintinnanti risuonavano nell'atrio mentre Draco Malfoy decise di affidarsi alla sorte sperando che non succedesse nulla di scandaloso.

Hermione scese poco dopo e venne quasi aggredita dall'onda di ragazzi e ragazze. Draco la guardò cercando di farle capire che capiva e incoraggiava. Dopo essersi seduta accanto al biondo le venne velocemente spiegato quali obblighi e quali domande erano state fatte. Li osservò preoccupata ma nonostante tutto si sentiva felice di sentirsi a casa, tranquilla e accettata. Non ebbe grandi prove da eseguire e neanche pericolose verità da svelare su di sé; più il tempo passava e più le provocazioni diventavano man mano sempre più pessime o provocative. L'atmosfera di fine luglio stava diventando ancora più calda e l'aria difficile da respirare.

-Togliti un indumento intimo.- La voce di Will risuonò provocatoria.

-Will!- Protestò Tessa, indignata.

-Will.- L'ammonì Jem invano.

-Con molto piacere.- Johanna sorrise e si sfilo velocemente il reggiseno lanciandolo sul divano. Poco dopo delle forti braccia la trascinarono via, probabilmente decise a non farla dormire quella sera.

-Quello chi è?- Domandò Hermione, senza capire.

-Sarà il suo nuovo ragazzo, per quanto ne sappiamo, ormai ne cambia uno ogni due per tre.- Clary scrollò le spalle, guardando l'altra cacciatrice del gruppo: Isabelle.

***


Dopo aver fatto si che tutti si fossero baciati più persone, la maggior parte dei partecipanti si addormentò o cercò di tornare in camera. Draco aveva passato il tempo a giocare distrattamente, costantemente preoccupato, tanto da prendere la sua ragazza per mano in modo da non farla avvicinare a bibite che avrebbero potuto farla stare male. Gli altri avevano notato il suo comportamento ma non ci avevano più fatto caso: avevano continuato il loro gioco. Hermione si era addormentata in braccio a Draco che l'aveva poi portata in camera e messa a letto. Per quanto gli sembrasse strano lo sentiva anche in parte naturale, come se fosse sempre dovuto essere così. L'aveva spogliata e coperta col fresco lenzuolo, lasciandole un dolce bacio sulle labbra, prima di scendere di nuovo. La verità era che non aveva bevuto per prendersi cura di lei ma ne aveva un'assurda voglia.

Poche ore dopo era rimasto un numero ristretto di persone nel cerchio. Draco guardava i suoi compagni divertito, Alec era stato abbandonato da Magnus, il suo compagno, e sorrideva felicemente attorniato da bottiglie come anche Will. Tessa aveva bevuto ma non così tanto da perdere i sensi.

-Draco, bacia Alec.- Si lasciò sfuggire ridacchiando.

Draco guardò il ragazzo incerto, confuso. Aveva voluto farlo ma non ne aveva mai avuto il coraggio, e ora che c'era Hermione non ne aveva motivo. Ma d'altronde era ubriaco, come tutti gli altri, e non poteva penare molto allungo, aggiungendo che era un semplice obbligo non era una cosa così brutta. Nonostante i sentimenti contrastanti decise di farlo così lo baciò.

***


Verso mattina erano rimaste solo due persone in salone, sul divano. Solo quando Jace, un altro cacciatore come Izzy, passò per un bicchiere d'acqua i due furono fermati. Non sapevano cosa fosse successo, non ricordavano come si erano spostati, forse non capivano neanche cosa stessero facendo.

-Ci pensate a cosa state combinando?!

-Cosa stiamo combinando?- Chiese una voce impastata.

-Sì! Cazzo, Alec ti rendi conto di cosa stai facendo? Con chi sei?

-Io? Dov'è Magnus?- Chiese semplicemente lui, ignorando la domanda dell'amico.

-Devo saperlo io?! Alec vai a dormire. E spera che non vi abbia visti.- Sbottò scuotendo la testa, infastidito da tutta quella situazione.

-O...okay.- Il ragazzo si alzò barcollando e raggiunse la propria camera con difficoltà.

Jace guardò con disprezzo il biondo rimasto lì.

-Se si lasciano a causa tua ti faccio diventare nero.- Disse prima di lasciare la stanza, percorrendola a grandi falcate.

Draco lo guardò perplesso e raggiunse la propria camera dove si lasciò cadere nel grande letto. Non si era reso conto di cosa aveva fatto, la mattina, non avrebbe ricordato. Non si sarebbero accorti di nulla, non avrebbero saputo nulla, non avrebbero ricordato nulla, Jace non avrebbe detto nulla; se non fosse stato che degli occhi di gatto avevano visto tutto.

Difficile Ma Non Impossibile - DramioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora