15. Tradimenti

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"I won't give up on us
Even if the skies get rough
I'm giving you all my love
I'm still looking up"

I won't give up - Jason Mraz

Pensare non l'aveva portata molto lontana. Il cuore le diceva che doveva andare avanti, che doveva perdonare, che doveva amare e perdonare. La mente le diceva che lo avrebbe rifatto, che avrebbe continuato e che lei avrebbe solo sofferto. Dentro di sé sapeva che la mente aveva ragione, sapeva che avrebbe sofferto, molto, sapeva che probabilmente si sarebbe bruciata da sola, ne era consapevole. Sapeva, però, anche che aveva sempre seguito la mente, che non aveva quasi mai seguito il proprio cuore. Sapeva che doveva fare anche esperienze dolorose, sapeva che, se avrebbe rinunciato ora, non avrebbe mai avuto ciò che più desiderava da molto, moltissimo tempo.

Se ami vale la pena combattere, vale la pena soffrire. Se ami vale la pena farsi male.

Fu così che decise che sarebbe stato suo. Avrebbe lottato fino ad averlo o fino a perderlo del tutto, ma, finche' c'era anche una sola possibilità, avrebbe lottato.

Per lui. Per lei. Per il suo cuore e il suo amore.

***


Draco aveva ricevuto una dura lezione: non tutto si cancella con un bel gesto, non tutto sparisce. Sapeva di aver fatto una grandissima cazzata. Sapeva che, l'aveva ferita ma soprattutto, l'aveva allontanata da sé. Avrebbe voluto sbattere la testa al muro ma il suo enorme ego e la sua gigantesca autostima gli impedivano di farsi male e rovinare il bel viso. Aveva passato il resto della giornata parzialmente solo, aveva parlato un po' con gli altri, aveva, in breve, riassunto tutto e si era sentito discorsi più o meno convincenti su quanto avesse sbagliato.

Il problema di quando non sai cos'è l'amore è questo: non ti rendi bene conto di quando si possa fare del male, quanto profondamente si possa ferire qualcuno.

Lui però poteva immaginarlo, poteva capire dalle espressioni degli altri che non aveva fatto bene e si sentiva in colpa, sentiva la sua mancanza, per la prima volta in vita sua sentiva qualcosa di diverso dall'odio e dal disprezzo.

***


Alec lo guardava da lontano, il suo nano. Sorrise a quel pensiero. Il biondo era più basso di lui e questo gli faceva venir voglia di stringerlo a sé e di affondare il volto nei suoi capelli. Aveva provato ad avvicinarsi a lui ma alla fine si era sempre tirato indietro perché aveva paura di peggiorare la situazione; paura di compromettere tutto in modo da non poterlo più avvicinare.

Aveva pensato di consolarlo ma si era reso conto che non avrebbe potuto far finta di dispiacersi, lui lo voleva e ora era solo. Avrebbe anche potuto mentire ma a quale scopo? Sentirsi in colpa ancora di più? Aveva preferito tenersi a distanza aspettando il momento in cui si fossero calmate le acque per fare il suo passo. Non sapeva che le acque non si sarebbero affatto calmate.

***


Will si tormentava le mani entrando in biblioteca e sbattendo la porta. Si lasciò cadere stancamente sul divanetto contenendo a stento la rabbia e, solo dopo, si accorse di una piccola figura riccioluta accanto a sé. Dimenticò immediatamente il motivo del suo turbamento. Lei stava guardando in basso stringendo le ginocchia al petto. Lo sguardo perso che fissava il vuoto.

Difficile Ma Non Impossibile - DramioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora