26. Dimenticare

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"It's been a long day without you my friend
And I'll tell you all about it when I see you again
We've come a long way from where we began
Oh I'll tell you all about it when I see you again
When I see you again"

See you again - Wiz Khalifa & Charlie Puth

Will ed Hermione avevano deciso di aver esagerato la sera prima nello stesso istante in cui avevano aperto gli occhi. Non sentivano nemmeno il bisogno di parlarne, entrambi sapevano che non era una cosa possibile. Erano amici, nulla di più.

-Ti ha friendzonato.- Concluse Jace, dopo aver sentito il riassunto di cosa era successo.

-No, non lo ha fatto, non sono mai stato innamorato di lei.- Ripeté Will.

-Certo, quindi tu hai friendzonato lei.

-No, lei non mi ha mai amato.- Sospirò roteando gli occhi.

-Come liquidi in fretta il vostro amore, nonnino.

-Jace, basta.- Lo fulminò con lo sguardo.

-Lo pensano tutti, io esprimo solo i loro pensieri.- Il ragazzo scrollò le spalle.

-Vai ad esprimere un po' di odio verso le anatre piuttosto.

-Subito!- Esclamo entusiasta, alzandosi con fare divertito.

***

Draco aveva deciso che se non poteva prendere una decisione in merito alle persone che lo circondavano poteva farlo in merito alla sua persona. Aveva immaginato come sarebbe stato dimenticare tutto, cancellare ogni cosa e andare avanti. Poi era nato il dubbio: cancellare da dove? Da quando aveva cominciato a legare i rapporti con la mezzosangue o da quando si era avvicinato al ragazzo dagli occhi blu? Non poteva tagliare fuori solo uno dei due, ne era consapevole. O tutti o nessuno. La forza gli era però mancata quando si era guardato allo specchio con la bacchetta in mano. Come poteva semplicemente rimuovere parte della sua vita? Una parte che, seppur così piccola, lo aveva cambiato così tanto. Non poteva semplicemente cancellare e perdere tutto ciò che aveva provato, tutti i suoi sentimenti e le sue emozioni, non poteva semplicemente passare la spugna sopra ciò che era diventato per regredire a ciò che era all'inizio: niente sentimenti, niente pensieri. Era diverso e lo sapeva, per quanto facesse male era qualcosa di cui era fiero. Aveva fatto casini ma li aveva fatti con la propria testa senza ascoltare altri e senza dover seguire una strada già predestinata. Poteva, però, far finta che quella parte di lui non fosse mai esistita, poteva far credere agli altri che non ricordava nulla e nascondere ciò che sentiva nella parte più cupa del suo animo. Poteva fingere di aver dimenticato. Se loro avrebbero pensato di essere dimenticati avrebbero smesso di soffrire, facendosi una ragione dell'accaduto e smettendo di soffrire. Avrebbero preso il loro tempo e sarebbero andati avanti, avrebbero avuto la vita che meritavano e nessuno avrebbe più saputo nulla. Sperava solo che, come immaginava, non provassero entrambi e partire da zero con lui. Doveva trovare il modo di allontanarli, doveva riuscire a tirare fuori quel suo essere crudele che lo aveva reso famoso. La Granger non doveva avvicinarsi a lui di nuovo, non doveva farsi male di nuovo.

Difficile Ma Non Impossibile - DramioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora