33. Impressioni

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"All we had is gone now
tell them I was happy
and my heart is broken
all my scars are open
tell them what I hoped would be
impossible, impossible"

Impossible - Shontelle

Hermione stava progettando di fare visita ai propri genitori da alcuni giorni, avvertiva quel bisogno di amore incondizionato che solo i genitori sanno dare. Voleva tanto stringerli fra le braccia, farsi carezzare i capelli e raccontare loro ciò che aveva vissuto. Poteva sembrare da egoisti, raccontare tutto, ma ormai era il passato; si sarebbero preoccupati ma era già tutti finito, quasi tutti finito. Avrebbe voluto tanto chiedere a Draco di accompagnarla, far conoscere anche lui ai genitori, raccontare loro della loro storia, tralasciando alcuni dettagli sconvenienti. Voleva raccontare il suo ultimo anno di vita, raccontare come aveva combattuto, dire loro quanto fosse fiera di ciò che aveva realizzato, rassicurarli sul fatto che aveva completato gli studi dell'ultimo anno di scuola da casa. Era certa che sarebbero stati felici di vederla, di ascoltarla, di consigliarla. Guardava l'armadio aperto, i vestiti perfettamente impilati, seguendo la gradazione dei colori. Doveva decidere il più presto possibile se andare o meno, non voleva rimandare all'infinito. Si alzò decisa e spolverò le valigie, dopo averle riprese da sotto il letto. Avrebbe fatto i bagagli, poi avrebbe avvertito Draco, chiedendogli di accompagnarla. Era sicura di sentire sue lamentele, probabilmente avrebbe detto che non serviva, che non aveva senso, che, forse, era troppo presto per incontrare i suoi. Troppo presto? Si conoscevano da anni, stavano insieme da mesi, mesi discontinui ma pur sempre mesi. Infilò nella valigia i vestiti primaverili, aveva controllato il meteo e non era rimasta sorpresa di vedere un'altra stagione. Lei vedeva l'autunno avanzare, le foglie ingiallire e l'erba perdere la sua lucentezza, le sembra tutto così triste. Come se tutto stesse morendo. Lei no, lei stava ricominciando a vivere.

***


-Non ti permetto di lasciarmi così! Non dopo tutti i casini che abbiamo fatto!

-Alec, ti prego, cerca di capire.- Provò l'ex mangiamorte.

-No, non cerco di capire un emerito cazzo!- Gli urlò contro, tirando un altro pugno al sacco da box.

Draco sospirò, cercando di soffocare il senso di colpa. Aveva finalmente scelto, non era stato facile ma l'aveva fatto, perché però doveva sempre ferire qualcun altro? Sapeva di aver fatto un disastro più grande di quella casa, ma non era giusto voler andare avanti? Lo aveva già fatto, con i mangiamorte: sapeva di aver sbagliato, era riuscito ad andare avanti, aveva un marchio che, ogni tanto, faceva male in modo da ricordargli cosa aveva fatto, cosa era stato. Si rendeva conto di ciò che era: un comune ragazzo di diciotto anni, troppi sbagli fatti, ancora tanti da fare. Guardò il ragazzo che sfogava la rabbia con la lotta corpo a corpo, sperando di poter discutere e chiarire la situazione. Non aveva mai voluto ferirlo. Aveva voluto usarlo, si, all'inizio, ma poi tutto era cambiato; gli aveva dato tutto di sé, almeno del suo corpo. Con il cuore ci aveva provato, ci era anche quasi riuscito, ma non del tutto. Non era riuscito a dedicarsi completamente a lui, ogni volta che erano insieme, inevitabilmente, si chiedeva cosa facesse lei. Non era giusto nei suoi confronti.

-Meriti qualcuno che ti sappia amare, Alec.- Il cacciatore si voltò, di scatto, gli occhi lucidi e le guance arrossate.

-Quindi tu non mi hai mai amato?- Chiese con un filo di voce, incredulo.

Difficile Ma Non Impossibile - DramioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora