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Il mattino dopo mi ero svegliata con calma, visto che non sarei dovuta andare a lavorare, mi alzo e subito apro le finestre della mia camera, mi affaccio un po' con gli occhi chiusi a caso delle mie vertigini e inspiro la bellissima aria della mia città.. mi sarebbe mancata in questi giorni, ma dovevo risolvere anzi chiarire al più presto questa situazione; poi mi ero spostata nelle altre stanze dove apro il resto delle finestre facendo entrare la bellissima luce e aria fresca.
Decido di fare una bella colazione abbondante come mio solito, preparo una bella spremuta d'arancia, dei toast con rigorosamente il mio salame, non ero mai stata un amante del prosciutto cotto e quindi quando facevo i toast erano solo salame e formaggio; poi mi preparo un ginseng e con molta calma mentre guardo una serie su Netflix faccio colazione.
Il tempo passava lentamente, avevo finito di fare colazione verso le 9:30 e con la musica alta a farmi compagnia avevo iniziato a fare le pulizie, volevo lasciare casa ordinata e pulita, non ci avevo messo moltissimo visto che non era molto grande, poi dopo mi ero concessa un generoso bagno, li mi perdevo e ci stavo tutto il giorno a volte, ma non oggi.. infatti dopo una mezz'ora massimo ero uscita, mi ero messa dell'intimo in pizzo blu notte, un jeans chiaro strappato, una maglietta a maniche lunghe ma che lasciava scoperte le spalle, poi avevo messo ai piedi le mie amate All Star blu, guardo l'orologio e si erano fatte già le 11, mi trucco molto velocemente e prendendo la borsa infilandoci il telefono ero uscita di casa, non avevo voglia di cucinare cosi sarei uscita a comprare qualcosa da mangiare di sfizioso e sopratutto molto veloce cosi da non perdere molto tempo visto che alle 14 sarei partita per Milano.
Alla fine mi ero ritrovata a mangiare al Mc un menù che era in offerta, mi ero intrattenuta con una vecchia compagnia di scuola fino alle 12:20 poi l'avevo salutata e con la macchina avevo fatto un giro veloce per la città, dopodiché ero tornata a casa, avevo preso le ultime cose tra cui valigia con dentro tutto l'occorrente e li metto in auto, alle 12:30 ero già per strada per avviarmi all'aeroporto che sarei arrivata un'ora più tardi e già il cuore mi batteva come non mai, ero molto agitata.
Un'ora più tardi ero finalmente arrivata all'aeroporto, avevo parcheggiato l'auto nei parcheggi a pagamento, avevo pagato per due settimane intere e poi prendendo la valigia o meglio la piccola borsa che mi ero portata mi avvio dentro l'aeroporto, fortunatamente avevo già fatto il check-in quindi non dovevo perdere altro tempo per farlo, mi avvio ai controlli che passo in uno schiocco di dita e poi mi avvio verso il gate dove aspetto che lo aprano e finalmente li si che tutta la tensione sarebbe andata via e l'avrei scaricata per bene, ormai non mancava moltissimo all'orario di partenza e infatti pochissimi minuti dopo apre il gate, mi alzo dalla sedia dove mi ero momentaneamente seduta e mi avvio a passare l'ultimo dei controlli.. dopo una decina di minuti ho passato anche il gate e sono salita sull'aereo, ho cercato il mio posto il 20f e mi sono accomodata aspettando che arrivasse qualcun altro a sedersi vicino a me ma nessuno arriva e fino alla fine nessuno si era seduto di fianco a me, quindi metto la borsa sul sedile accanto al mio e poco dopo sento l'aereo iniziare a muoversi, metto gli auricolari nelle orecchie e faccio partire la riproduzione casuale.
Sento una mano sulla spalla scuotermi e svegliarmi delicatamente, apro gli occhi e trovo davanti a me un hostess che mi dice che siamo arrivati, la ringrazio e le sorrido per poi togliere gli auricolari dalle orecchie, le metto in tasca ai jeans, metto il telefono nell'altra tasca e poi prendendo la borsa e scendo dall'aereo per poi dirigermi fuori dall'aeroporto dove mi avrebbe aspettato la mia macchina, avevo preso una macchina piccolina ma non tanto una 500L rossa molto bella, infatti non appena metto piede fuori dall'edificio trovo un ragazzo aspettarmi affianco alla macchina, subito mi porge le chiavi
"Ecco a lei signorina"dice sorridendomi e appunto porgendomi le chiavi dell'auto
"Oh grazie mille, molto gentile" sorrido a mia volta e prendo delicatamente le chiavi dalle sue mani, apro l'auto e metto nel sedile del passeggero affianco al mio la borsa
"Prego signorina, faccia buon viaggio e mi raccomando vada piano"conclude il giovane ragazzo preoccupandosi ed essendo molto ma molto premuroso
"Certo grazie mille e buona giornata" esclamo sorridendo di nuovo per poi mettermi sull'auto e una volta messa la cintura parto per le strade di Milano stando molto attenta perché si sapevo guidare molto bene, ma era pur sempre una città nuova e non sapevo dove andassi.. infatti poco prima di uscire dall'interno del parcheggio dell'aeroporto imposto il navigatore con la via del mio hotel e poi una volta più sicura parto per la mia meta.
Come avevo già detto non ero molto pratica di Milano visto che non era la mia città, però mi stavo già abituando al clima, era molto diverso dalla mia Sicilia sempre calda e splendente, era molto ma molto trafficata e un sacco di altre cose che stavo notando giustamente essere molto diverse, ma tutto sommato non mi dispiaceva affatto Milano, non mi sarebbe dispiaciuto abitarci soprattutto adesso che stavo per trovare parte della mia famiglia qui e chissà se dopo sarebbe stato cosi facile andarsene da qui; dopo un'ora di strada ero arrivata al mio hotel, ero entrata nei parcheggi e mi ero posteggiata, mi ero un attimo abbandonata contro il sedile dell'auto, ero talmente andata cosi veloce che non mi ero fermata a prendere fiato neanche un minuto, mi rilasso contro lo schienale del sedile e dopo aver recuperato un po' di forze, prendo la borsa, tolgo le chiavi dal quadro e scendo, chiudo l'auto e mi avvio verso il maestoso edificio, subito vado verso la hall dove trovo una ragazza sorridente sorridermi
"Salve signorina, come posso esserle utile?"domanda con tono molto dolce e gentile, facendomi una tenerezza assurda
"Salve, si avevo bisogno della chiave della stanza 2094" rispondo con tale gentilezza e le sorrido, forse il primo vero sorriso che facevo a qualcuno
"Certo! Gliela do subito"sorride sprizzante e girandosi guarda un attimo fino ad adocchiare la mia, la prende e me la porge
"Ecco a lei, spero che il suo soggiorno qui sia molto bello e soprattutto che non le manchi nulla, per qualsiasi cosa noi siamo a sua completa disposizione" esclama con una dolcezza infinita
"Grazie mille, sono molto sicura che la permanenza qui mi piacerà molto e certo se avrò bisogno non esiterò a chiamarvi" sorrido soddisfatta
"Buona serata e benvenuta"conclude sorridendo
"Grazie mille e buona serata anche a te" concludo per poi sorridere prendere la mia chiave e dirigermi verso l'ascensore, se non fossi stata stanca avrei fatto le scale, ma dopo la giornata di oggi proprio no, quando arriva l'ascensore entro al suo interno e schiaccio il piano 4, metto una mano nella tasca e vedo chi mi ha cercata, qualche collega, i miei zii e i miei cugini e sorrido vedendo quanto amore hanno i miei zii e cugini nei miei confronti, rispondo molto tranquillamente ai messaggi e mi accorgo che sono le 20, cavolo il tempo è passato davvero un sacco in fretta, senza che me ne accorgessi e resto stupita.. finalmente arriva al mio piano, esco e vado verso la porta della mia camera che trovo poco dopo essere uscita dall'ascensore, apro la porta con la chiave magnetica e quando apro la porta resto davvero un sacco stupita ma in senso buono, entro e chiudo la porta alle mie spalle, lascio la borsa sul letto e mi guardo intorno.
Al centro della stanza c'è un letto grande a baldacchino con coperte tra il blu, l'azzurro e il viola, cosi come le pareti dalla stanza, difronte al letto c'è un como grande e sopra una televisione a non so quanti pollici, alla sinistra del letto una cabina armadio grandissima e alla destra del letto una grandissima porta finestra da dove si vede tutta Milano, uscendo fuori c'è un balcone con un tavolo e delle sedie se di vuole fare colazione li, vicino al como grande c'è una porta dove si trova il bagno, con una doccia enorme con la cabina di vetro, una vasca altrettanto gigante e poi lavandino con un bellissimo specchio e sanitari annessi tutto tra i colori del blu, azzurro e viola, mi piace un sacco e penso che ho fatto la scelta migliore del mondo a prendere questa nonostante non l'avessi mai vista.
Sistemo i vestiti nella cabina armadio, accendo la televisione e poi prendo il menù che era stato lasciato li sul como, ordino qualcosa da mangiare e nel fratello mi strucco dandomi una bella rinfrescata, mi metto il mio pigiama preferito ovvero una grandissima e larghissima maglietta a maniche corte e quando arriva il servizio in camera ringrazio il ragazzo per la cena e mi metto a cenare sul letto, sorrido un po' amaramente quando noto che nel film ci sono una mamma e una figlia ed instintivamente penso a me e mamma, qualche lacrima scende ma la scaccio via molto velocemente finendo la mia cena, ovvero una bella pizza super iper mega calorica e una volta finito il tutto metto il carrello con tutto finito fuori, tanto mi avevano detto che sarebbero passati più tardi a ritirare tutto, mi rimetto sul letto s guardo il soffitto sorridendo amaramente e le lacrime scendono di nuovo sulle mie guance

"Ehi mamma.. sono qua, a Milano, sai ho letto la tua lettera, ho letto la cartella quella con il mio nome sopra, ho scoperto tutto e non so dirti come sto, avrei voluto averti qui con me in questo momento, avrei voluto vivere con te questo momento e averti al mio fianco, ma purtroppo hai deciso di lasciarmi da sola.. non so neanche se ho fatte bene a venire qua, non so se è il mio posto, non so niente di niente e sono un sacco terrorizzata, mi sento sola e piccola, mi sento un pesce fuor d'acqua e non so veramente che fare, penso che domani andrò a casa di quell'uomo che dovrebbe essere mio padre.. spero vada tutto bene, tutto come tu hai sognato, ma sinceramente ho una paura che neanche ti puoi immaginare, ho una paura che mi attanaglia le viscere e me le fa contorcere dal nervosismo e mi fa male tutto, ho una paura che se potessi scappare adesso in questo momento stesso, ma penso che te lo devo e me lo devo, penso che si sono qua e sono nel posto giusto e che sto facendo le cose giuste.. mi manchi.. mi manchi un sacco che non so neanche spiegarlo a voce, non so come dirtelo o fartelo capire, ma so che tu capirai.. tu mi capisci e mi capivi sempre e come mi capivi tu non ci riesce nessun'altro, mi manchi da togliermi il fiato e credimi quando ti dico che farei o darei qualsiasi cosa pur di averti qui, ad abbracciarmi, coccolarmi e stringermi tra le tue braccia e dirmi che tutto va bene, che sono forte e passerò anche questa come altri miliardi di cose, di ostacoli e tutto il resto, ma purtroppo mi devo solo accontentare del ricordo.. del tuo ricordo.. e non sai quanto possa davvero fare un male cane e cosa io stia passando qui senza di te.. mi manchi moltissimo, ma sono qui mamma, per te e per me, sono qui per lottare e per scoprire chi sono e per scoprire chi è quell'uomo che ho tanto sognato.. mi manchi mamma e ti voglio davvero un sacco di bene, anzi no ti amo tantissimo e non smetterò mai di farlo" recito queste parole guardando il soffitto, mentre lacrime amare e salate scorrono sul mio viso, mi metto sotto le coperte piangendo come ormai da alcuni mesi a questa parte e mi addormento in mezzo alle lacrime pensando che domani sarebbe stato un altro giorno e che avrei affrontato finalmente quell'uomo che avevo sempre immaginato.

Tryin' not to love you|| Theo HernándezDove le storie prendono vita. Scoprilo ora