Quel mattino mi ero alzata meno dolorante delle altre, "Marco"non ci era andato giù molto pensante quella sera perché era andato a cena con degli amici.
Io quando era tornato lo avevo sentito, ma avevo fatto finta di dormire per evitare le lamentele come al solito.
Mi sono lavata e asciugata, ho deciso di mettere un vestito nero con degli schizzi rossi e dei tacchi neri.
Mi ero truccata come al mio solito e poi avevo lasciato aperta apposta la zip del vestito, mi ero messa sopra il capotto ed ero uscita senza svegliare Marco.
Con la musica sparata a tutto volume e i finestrini aperti faccio la mia entrata a Milanello, sotto gli occhi stupiti di alcuni dei ragazzi.
Scendo dall'auto dopo aver spento e chiuso tutto incamminandomi verso l'edificio, nel passare faccio l'occhiolino a Rafa e Olivier che mi stavano guardando e poi sotto lo sguardo attento anche di Theo vado nel mio ufficio.
Li trovo Alice che stava già lavorando sul suo pezzo, le sorrido e mi metto anche io al lavoro.
Cerco il foglio dove avevo scritto tutti i miei sfoghi ma non lo trovo, vado in panico e lo cerco discretamente con calma.
Più passano i minuti più non lo trovo e mille dubbi invadono la mia mente, chissà chi lo ha trovato o in mano di chi è andato a finire.. spero soltanto che chiunque lo abbia mi aiuti.
Tolgo il cappotto e quando vedo il vestito cadermi sulle spalle e mi ricordo di farmelo chiudere
"Ali ascolta, posso chiederti gentilmente se mi chiudi la zip? Non sono riuscita a chiuderla" esclamo girandomi di spalle
"Certo che ti aiuto, eccomi qua" la bionda si avvicina e vedo che perde tempo a chiudere la cerniera, segno che i lividi che tappezzavano la mia schiena erano stati visti "Ecco fatto" conclude per sorridermi
"Grazie mille, sai stamani ero di fretta e non riesco proprio ad arrivare con le braccia a chiuderla" sorrido anche io per girarmi
"E ci sta alcune sono proprio brutte da chiudere. Ieri sera tutto bene poi?"domanda guardando attentamente ogni mia mossa
"Si si, ieri sera abbiamo mangiato una pizza e ci siamo visti un film, poi l'abbiamo finito spostandoci in camera.. sai il sonno era sceso e cosi poco dopo non abbiamo neanche fatto in tempo a finirlo" mento spudoratamente ma non sapevo che altra scusa inventare
"Buono dai, alla fine le serate cosi sono le più semplici ma anche le più belle davvero. Che film era?"chiede cauta mentre prende a riscrivere sul suo pc
"Mmh era un film d'azione con un attore che ha fatto anche una serie tv, Dylan O'brien non so se conosci" rispondo mettendomi anche io in fretta a scrivere
"Ah si si conosco, se mi dai il titolo lo guardo pure io, mi piacciono i film d'azione"fa la linguaccia e io sorriso scuotendo la testa
"Si certo, American lo danno tranquillamente su Netflix anche, infatti noi lo abbiamo guardato li" le faccio l'occhiolino e poco dopo cala il silenzio continuando il nostro lavoro.
Durante quella mattinata mi assento un attimo per andare al bagno, si è quello che dico ad Alice, ma in realtà vado a controllare nei posti dove avevo lasciato i bigliettini se ci fossero ancora.
Quando arrivo nei vari posti non c'è più nessuna traccia di essi, sono come spariti o volatilizzati.
Spero tanto in cuor mio che qualcuno li abbia trovati e che presto mi tiri fuori da questo incubo.. non ne posso veramente più ormai è passato quasi un mese da quando il tutto è iniziato.
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Tryin' not to love you|| Theo Hernández
FanfictionViola ha 22 anni, è di origine siciliane e vive nella sua amata Sicilia con lei, non ha mai saputo nulla del padre, la madre non gliene parlava molto spesso e lei la rispettava, immaginava solo quanto dolore potesse aver provato la madre e a lei sta...